Codice della strada, Codacons: rischio stangata per pochi senza maggiori controlli
I dubbi dell'associazione

Sabato è entrato ufficialmente in vigore il nuovo codice della strada che ha introdotto tante novità. Nel corso del weekend gli italiani hanno dovuto affrontare le nuove disposizioni e sono fioccate anche diverse multe legate proprio alle nuove regole. Non sono mancate le polemiche, sia da parte del mondo politico e sia da parte delle associazioni. C'è chi come il Codacons, per esempio, pur apprezzando alcune delle novità che la riforma ha introdotto, sottolinea che l'inasprimento delle sanzioni si tradurrà in una stangata per pochi se non saranno incrementati i controlli sulle strade.
SERVONO MAGGIORI CONTROLLI
Già perché come evidenzia il presidente del Codacons Carlo Rienzi, qualsiasi nuova regola o inasprimento delle multe rimane lettera morta se sulle strade scarseggiano i controlli da parte delle forze dell'ordine. Insomma, bene le novità contro l’uso dei cellulari alla guida, la guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti e bene pure le novità sull'utilizzo dei monopattini elettrici. Ma senza i necessari controlli, si rischia che tutte le nuove misure non portino gli effetti sperati.
Del resto, il tema dei maggiori controlli sulle strade non è certamente nuovo e, anzi, è stato più volte al centro di discussioni e di polemiche da parte delle forze politiche nel corso del tempo.
L’inasprimento delle sanzioni previsto dal nuovo Codice della strada rischia di trasformarsi in una stangata per pochi, se non sarà accompagnato da un reale incremento dei controlli lungo le strade. Il giro di vite contro l’uso dei cellulari alla guida, la guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti, e i provvedimenti in tema di monopattini rappresentano nell’insieme misure positive ma che rischiano di non produrre gli effetti sperati sul fronte della sicurezza stradale. Questo perché qualsiasi nuova regola o inasprimento delle sanzioni verso i trasgressori resta lettera morta se sulle strade i controlli scarseggiano: basti pensare che secondo gli ultimi dati Istat nel primo semestre del 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023, si registra in Italia un aumento del +0,9% del numero di incidenti stradali con lesioni a persone e dei feriti (+0,5%), mentre le vittime sulle strade salgono addirittura del +4%, con punte del +7,9% proprio sulle strade urbane, quelle che necessiterebbero di maggiore vigilanza.
Da gennaio a oggi gli incassi ottenuti dagli enti locali grazie alle sanzioni per violazioni stradali a carico delle famiglie ammontano complessivamente a circa 1,6 miliardi di euro ma il governo dimentica di varare l’Osservatorio sulle multe stradali (in capo al Mit) introdotto dal decreto legge P.a. bis del 2023 e che sarebbe dovuto entrare in funzione entro novembre 2023, con il compito di realizzare una relazione annuale “contenente in particolare i dati relativi agli incidenti stradali e alla regolarità e trasparenza nell’utilizzo dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie e nell’uso dei dispositivi elettronici di controllo della velocità.