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Idrogeno verde, la California fa partire il primo (di sette) Hydrogen Hub

Lo stato più green della federazione a stelle e strisce ha annunciato l’avvio ai lavori per un Hydrogen Hub da 12,6 miliardi di dollari, cui ne seguiranno altri sette

Idrogeno verde, la California fa partire il primo (di sette) Hydrogen Hub
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Giulia Favetti
Giulia Favetti
Pubblicato il 29 lug 2024

La California, uno degli Stati federali più impegnati nella lotta al cambiamento climatico fra quelli che compongono la federazione a stelle e strisce, sta iniziando a costruire la sua rete di produzione e distribuzione dell’idrogeno verde.

Forte di un’enorme quantità di energia prodotta da fonti rinnovabili, accumulata nei momenti di picco in sistemi di accumulo strategicamente dislocati sul territorio, lo Stato federale ha intenzione di farne buon uso, mettendo in cantiere il primo Hydrogen Hub, cui ne seguiranno altri sette.

HYDROGEN HUB, UN PROGETTO DA OLTRE 12 MLD DI DOLLARI


A ottobre 2023, il Dipartimento federale dell'energia degli Stati Uniti (DOE), l’ente che controlla, approva e finanzia tutti i progetti volti a rafforzare il settore energetico degli USA (in particolare attraverso le Fonti di energia rinnovabile) ha individuato nella California i migliori siti per avviare la costruzione di una rete di produzione e trasporto dell’idrogeno verde, ovvero ottenuto tramite elettrolisi alimentata da FER.

L’iniziativa lanciata dal Dipartimento ha suscitato l’interesse dell’Università della California che ha creato il consorzio ARCHES (Alliance for Renewable Clean Hydrogen Energy Systems) per gestire al meglio il progetto del DOE, disponendo round di finanziamenti fino a 1,2 miliardi di dollari (con la prima tranche – già avviata – da 30 milioni di dollari), che contribuirà a coprire le spese di realizzazione del primo Hydrogen Hub.

Angelina Galiteva, CEO di ARCHES, ha dichiarato:

L'annuncio del Dipartimento dell'Energia di finanziare ARCHES è un passo avanti monumentale negli sforzi dello Stato californiano per raggiungere i suoi obiettivi di qualità dell'aria, clima ed energia, migliorando al contempo la salute e il benessere dei cittadini e creando nuovi posti di lavoro. Siamo grati al DOE per il suo impegno nel costruire un ecosistema e un mercato dell'idrogeno sostenibili e non vediamo l'ora di lavorare con i nostri partner di progetto, le parti interessate e le diverse comunità in tutto lo Stato per rendere questo progetto un successo.


Il sito, il cui costo totale è stato stimato a 12,6 miliardi di dollari (coperto per circa 11,4 miliardi di dollari da investitori pubblici e privati) ha come scopo principale decarbonizzare il settore del trasporto pesante (fra trasporto pubblico, camion e operazioni portuali), ambito in cui i mezzi elettrici non sono ancora un'alternativa al fossile affidabile e praticabile.

L’obiettivo finale è tagliare le emissioni di almeno 2 milioni di tonnellate di CO₂ l’anno (l’equivalente di circa 445 mila auto a benzina in meno) creando oltre 200 mila nuovi posti di lavoro.

Inoltre, secondo le stime del DOE e dell’Università della California, la migliore qualità dell’aria farà risparmiare circa 3 miliardi di dollari all'anno in assistenza sanitaria e costi correlati ai cittadini californiani.

GLI OBIETTIVI GREEN DELLA CALIFORNIA


Come accennato, la California è tra gli Stati federali maggiormente impegnati nella lotta al cambiamento climatico, anche in forza del fatto di essere fra le zone maggiormente colpite dalle ondate di caldo anomalo e da incendi sempre più incontrollati e devastanti.

Non deve pertanto sorprendere che lo Stato sia da diversi decenni in prima linea nella promozione di auto elettriche e nel supporto all’installazione di impianti FER; quello che effettivamente può sembrare un po’ strano, è che gli investimenti nell’idrogeno siano arrivati solo ora.

Tuttavia, a voler indagare un po’ più a fondo, adesso la California dispone di moltissima energia rinnovabile, di cui deve ottimizzare il consumo, per evitare sia picchi improvvisi di produzione (con eventuali danni alla rete), sia che la sovrapproduzione possa portare a prezzi dell’energia in negativo (come accaduto in Germania).

Tutti ottimi motivi per investire nell’idrogeno, che oltre ad essere utilizzato nei trasporti è anche un ottimo sistema di accumulo stagionale dell’energia, ovvero è in grado di stoccare energia per periodi di tempo molto lunghi, risultando per certi versi migliore degli stoccaggi a batteria.

La California vuole raggiungere la neutralità carbonica entro il 2045 e ridurre l'inquinamento atmosferico del 71% e per farlo ha messo sotto la lente i settori Hard to Abate, fra cui rientra quello dei trasporti.

Potenziare la rete di trasporto pubblico è il primo passo, il secondo disporre di flotte ad emissioni zero, sia elettriche (ove possibile) sia a celle combustibili di idrogeno.

Oltre ai sette Hydrogen Hub, il consorzio ARCHES intende sviluppare infrastrutture H2 che comprendano almeno 60 stazioni di rifornimento per i mezzi pesanti alimentati da idrogeno.


Gavin Newsom, Governatore della California, ha affermato:

La California sta rivoluzionando il modo in cui una grande economia mondiale può ripulire le sue industrie più grandi. Utilizzeremo idrogeno pulito e rinnovabile per alimentare i nostri porti e i trasporti pubblici, portando persone e merci dove devono andare, solo senza l'inquinamento atmosferico locale. Grazie all'amministrazione Biden-Harris, la California è entusiasta di essere pioniera di questa iniziativa leader a livello mondiale che mostrerà ad altri stati e paesi cosa è possibile quando si dà priorità all'energia pulita e alla salute pubblica.

[Immagini dell'articolo, credits to: iStock/Industrial Donut Pics]

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