Ponte sullo Stretto, via libera alla rimodulazione dei fondi
Complessivamente, l'opera costerà 11,6 miliardi di euro

Nuovo passo avanti del progetto del Ponte sullo Stretto. La Commissione Bilancio del Senato ha infatti approvato l'emendamento del Governo sulla rimodulazione dei fondi necessari per finanziare questo progetto. Rimodulazione che nei giorni scorsi aveva scatenato non poche polemiche all'interno del mondo politico visto che una parte delle risorse arriverà da fondi stanziati per Sicilia e Calabria destinati, sulla carta, alla realizzazione di altre opere infrastrutturali.
11,6 MILIARDI DI EURO LA SPESA COMPLESSIVA
Viene innanzitutto confermato il costo complessivo dell'opera. Il Ponte sullo Stretto costerà 11,6 miliardi di euro. Tuttavia, adesso, 9,3 miliardi saranno a carico dello Stato. La somma restante e cioè 2,3 miliardi di euro, sarà coperta attraverso il fondo per lo Sviluppo e la Coesione in capo alle regioni. I lavori dovrebbero terminare entro il 2032.
Dunque, più nello specifico, entro quella data i fondi messi direttamente dallo Stato (9.312 milioni di euro) saranno così ripartiti negli anni: 607 milioni di euro nel 2024, 885 milioni di euro nel 2025, 1.150 milioni di euro nel 2026, 440 milioni di euro nel 2027, 1.380 milioni di euro nel 2028, 1.700 milioni di euro nel 2029, 1.430 milioni di euro nel 2030, 1.460 milioni di euro nel 2031 e 260 milioni di euro nel 2032.
Dei 2,3 miliardi di euro che saranno coperti dalle regioni, 718 milioni euro arriveranno grazie a una riduzione del Fondo per lo sviluppo e la coesione sulla quota afferente alle amministrazioni centrali, mentre 1,6 miliardi di euro dalla "riduzione delle risorse del Fondo per lo sviluppo e coesione, periodo di programmazione 2021-2027 e imputata sulle risorse indicate per le Regioni Sicilia e Calabria dalla delibera Cipess".
Questi fondi saranno così ripartiti nel corso dei prossimi anni: 103 milioni di euro nel 2024, 100 milioni di euro nel 2025, 100 milioni di euro nel 2026, 940 milioni di euro nel 2027 e 357 milioni di euro nel 2028/2029. I cantieri dovrebbero aprire nel 2024.
Il testo della Legge di Bilancio arriverà in aula per il dibattito alle 17.00 di mercoledì 20 dicembre, per un primo voto venerdì mattina. Il provvedimento dovrà poi passare alla Camera per il disco verde definitivo previsto nei giorni tra Natale e Capodanno.