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Polestar O2, concept di una roadster elettrica sostenibile e con drone integrato

Dietro ai sedili posteriori c'è un drone per effettuare riprese da condividere sui social network.

Polestar O2, concept di una roadster elettrica sostenibile e con drone integrato
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 2 mar 2022

Polestar ha svelato la sua idea di roadster elettrica attraverso la nuova concept car Polestar O₂. La casa automobilistica la descrive come "una cabrio hardtop che mostra come immaginano un’auto decappottabile in grado di garantire elevate prestazioni e un’esperienza di guida mozzafiato, con tutti i vantaggi della mobilità elettrica". Scopriamo i suoi principali dettagli.

LA VEDREMO SU STRADA?


Il marchio racconta che per progettare il design della nuova rodaster si sono ispirati a quello della Polestar Precept.

La carrozzeria dalle linee ribassate e ampie e un carattere grintoso, il design compatto dell’abitacolo da 2+2 posti, gli sbalzi minimi e il passo lungo riprendono le proporzioni classiche delle auto sportive, rivisitandole però in una chiave decisamente moderna ed elettrica.

Molta attenzione è stata data allo sviluppo dell'aerodinamica. Attraverso una serie di accorgimenti come le prese d’aria integrate che migliorano il flusso d’aria sopra le ruote e ai lati della carrozzeria, e le luci posteriori che deviano il flusso d’aria per ridurre la turbolenza nella parte posteriore del veicolo, è stato possibile migliorare l'efficienza dell'aerodinamica e quindi aumentare l'autonomia.

Il marchio ha progettato la concept car Polestar O₂ per offrire una dinamica di guida divertente e grintosa. Un risultato possibile grazie all'utilizzo della piattaforma in alluminio incollato realizzata su misura, creata a partire da quella sviluppata per la Polestar 5 dal team di ricerca e sviluppo di Polestar nel Regno Unito.

L’elevata qualità e la rigidità della piattaforma in alluminio incollato puntano a garantire una risposta ancora più dinamica. La dinamica di manovra è rigida, grazie anche ad angoli di rollio ridotti e un elevato smorzamento del rollio, mentre la sterzata, agile e diretta, è lineare, con un notevole incremento della coppia sterzante.


Con questa concept car, Polestar ha voluto ribadire ancora una volta il suo impegno per la sostenibilità. Per esempio, le parti morbide presenti nell’abitacolo, ovvero schiume, adesivi, fibre per la maglia in 3D e tessuto non tessuto laminato, sono realizzate esclusivamente in poliestere riciclato. Inoltre, gli interni sono realizzati in gran parte con un nuovo monomateriale termoplastico. Questo significa che per realizzare diverse componenti si è partiti da un unico materiale di base.

Il telaio è realizzato utilizzando diverse classi di alluminio. Ciascuna viene opportunamente etichettata, in modo da garantirne un riciclaggio più efficace e preservarne le caratteristiche. All'interno della vettura, Polestar ha introdotto anche tanta innovazione. Per esempio, il costruttore l'ha dotata di un drone cinematografico autonomo dietro ai sedili posteriori che può essere fatto decollare mentre l'auto è in movimento per registrare sequenze di guida da condividere, poi, sui social network.

Il drone può seguire automaticamente l’auto fino a una velocità di 90 km/h e il conducente può scegliere tra una sequenza suggestiva, perfetta lungo le strade costiere, e una sequenza che si concentra maggiormente sull’azione con un approccio più sportivo. I video possono essere editati e condivisi direttamente dal display centrale da 15 pollici quando l’auto è ferma.

Arriverà mai una versione di serie? Nulla è stato detto al riguardo ma sappiamo bene che nel 2024 debutterà la Polestar 5 che deriva dalla concept car Precept. Dunque, non è escluso che, in futuro, dalla Polestar O₂ possa derivare un qualche modello di serie. Nessuna informazione, infine, su motore, batterie, autonomia e prestazioni.

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