
10 Marzo 2022
08 Febbraio 2022 24
Il 2021 è stato un anno molto complesso per il mercato auto europeo a causa sia degli effetti della pandemia e sia del problema della crisi dei chip. I numeri abbiamo già avuto modo di vederli diverse volte. Secondo ACEA, l'associazione europea dei costruttori di auto, il 2022 andrà meglio grazie ad una stabilizzazione delle forniture dei semiconduttori. Si stima che a livello di Unione Europea ci sarà una crescita del 7,5% pari a 10,5 milioni di auto immatricolate nel corso dell'anno.
Tuttavia, si tratterebbe di un livello ancora inferiore di circa il 20% rispetto al 2019, prima che la pandemia scoppiasse. Alla luce dell'European Chips Act che sarà presentato oggi e che prevede un forte investimento da parte dell'Unione Europea per spingere la produzione di semiconduttori in Europa, ACEA esorta il settore a ridurre la sua dipendenza dai fornitori esteri per evitare che simili situazioni problematiche possano ricapitare in futuro.
L'associazione passa poi ad evidenziare il fatto che le auto a ricarica elettrica (Plug-in ed elettriche) siano cresciute nel 2021, nonostante il momento difficile del mercato automotive. Oggi, quasi una vettura su 5 venduta all'interno dell'Unione Europea è un modello a ricarica elettrica. Oliver Zipse, Presidente e CEO di ACEA de del Gruppo BMW, ha commentato:
Le ottime prestazioni delle auto a ricarica elettrica sono una notizia molto gradita. Tuttavia, non possiamo dimenticare che questo è ancora un mercato piuttosto fragile, che dipende fortemente da misure di sostegno come incentivi all'acquisto e, soprattutto, dalla disponibilità diffusa di infrastrutture di ricarica.
E proprio sul tema dell'infrastruttura di ricarica, ACEA lancia ancora una volta l'allarme. L'associazione evidenzia che attualmente il ritmo di implementazione delle infrastrutture è in ritardo rispetto alla domanda dei consumatori. In effetti, negli ultimi cinque anni, le vendite di auto elettriche sono cresciute quattro volte più velocemente rispetto ai punti di ricarica.
Le vendite di auto elettriche sono aumentate di oltre 10 volte tra il 2017 e il 2021, mentre il numero di caricatori pubblici nell'UE è cresciuto di meno di 2,5 volte nello stesso periodo. Se questa situazione non verrà affrontata con urgenza introducendo obiettivi ambiziosi per tutti gli Stati membri dell'UE, incontreremo molto presto un ostacolo.
Per questo, Zipse ha lanciato un appello all'Unione Europea e ai Governi nazionali di rivedere gli obiettivi presenti all'interno del piano "Alternative Fuels Infrastructure Regulation" (AFIR) per renderli più ambiziosi al fine di arrivare a garantire che l'Unione Europea possa disporre di un'adeguata infrastruttura di ricarica.
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Commenti
Questi invece di mettere più colonnine di benzina, GAS e nafta mettono questa roba. Poi ci si lamenta che l'Italia stia indietro. Vergognaaa!
speriamo! :)
Ai bambini ci pensano le mamme...
Crescere del 7.5% nel 2022.Nel 2020 l'automotive ha patito un -27.9% e nel 2021 -23.9%.Ottimisti.
Non era stato fatto poco tempo fa uno studio secondo cui in Italia il rapporto tra colonnine e auto elettriche presenti nel Paese era migliore di molti altri paesi europei?
Poi mi chiedo: non avrebbe senso mettere una piccola tassa sulla corrente erogata dalle colonnine in modo che gli stessi utilizzatori della rete di ricarica sovvenzionassero l'espansione della rete di ricarica stessa (un po' come sulle bollette della luce per sovvenzionare le rinnovabili)?
Esatto "ad oggi". Domani ci saranno batterie più efficienti e una rete di ricarica più capillare. Perchè nessuna transizione, soprattutto di questa portata, potrebbe essere di massa dall'oggi al domani neanche volendo. Quindi è normale che i primi utilizzatori di un'elettrica sia chi ha la possibilità di ricaricarla in garage (e dal catasto 2020 i box auto risultano essere 17,5 milioni) o al lavoro, quando sta ferma per circa 8 ore.
Appunto per quello i miei vicini parcheggiano in strada una Porsche..non so cos'abbiano in garage. Di certo si potrebbero permettere tutte le EV che vogliono, ma senza poterle ricaricare a casa perdono tutto il senso (soprattutto se le usi poco..la batteria va a terra)
Esatto, peraltro anche avendo un garage con colonnina sarebbe un problema per le famiglie che hanno 2-3 auto
Che poi non dipende neanche sempre dall'essere "plebei".
Un sacco di gente che vive in città avrebbe il potere economico di prendere una EV, magari anche come auto aziendale, ma appunto non avendo il garage ci rinuncia.
Dubito che la situazione cambierà tanto anche fra 10/20 anni, anche con molte colonnine in più
Ma quale svolta green greta gron, con l'attuale crisi energetica che difficilmente si risolverà nel breve termine, l'elettrico è e resterà un lusso per pochi.
appunto, ci sono milioni di condomìni senza parcheggi che affacciano sulla strada pubblica in cui è difficile trovare il solo posto auto. L'auto elettrica è ad oggi per i pochi che hanno la villetta o per chi ha la fortuna di avere un garage, non è per i plebei.
Sono ibride plug-in in serie note anche come elettriche con range extender.
La BMW i3 era disponibile con REx.
credici!
oppure ti fai un bell'allevamento di questi e li alloggi nel furgone...
poi ci attacchi una dinamo e via...
p.s.: come vedi i bianchi rendono molto di più!!!
https://media2.giphy.com/me...
Dipende, quanti parcheggi ha?
Arrivi tardi.
Cerca E-Gap!
Premessa: ho guidato diverse auto elettriche e sono favorevole alla transizione. Sono anche un appassionato di motori, ho diverse auto storiche, ma non sono sicuramente un fissato del brum-brum quotidiano, anche se nel weekend non lo disdegno.
Questo per dire che non parlo per partito preso pro / anti elettrico.
Vivo in una città che conta circa 70mila anime, ma con diversi paesi limitrofi per un totale di circa 200mila persone. Non una metropoli, non un buco.
Ebbene, il totale delle colonnine presenti sul territorio cittadino è pari a, preparatevi... Quattro. Avete capito bene. Quattro.
Ora, anche se io volessi compare un'auto elettrica, un po' per ambientalismo (relativo, visti i KM che percorro), un po' per piacere di guida, dove dovrei caricarla? Dovrei acquistare per forza di cose un garage (manco fosse facile trovarlo), perché altrimenti sarei fregato.
Quindi sì, va bene la transizione verso l'elettrico, ma sarebbe quasi ora di smetterla con gli obblighi: la transazione avverrà nel tempo, in maniera naturale. Sempre più termiche arriveranno a fine vita e sempre più persone decideranno di passare all'elettrico, senza forzature, senza obbligare un operaio padre di famiglia a cambiare un'auto Euro4 con cui magari percorre 4 o 5000 KM all'anno o altre simili oscenità morali, economiche e anche ambientali (meglio mantenere a lungo un'auto che si usa poco piuttosto che rottamarla per produrne una nuova).
Quindi sì, viva l'elettrico, viva l'ambiente, via tutto, ma per ora è una chimera per il 99% delle persone.
Prima le infrastrutture, poi gli obblighi, altrimenti è una presa per i fondelli.
e i bambini???
qualcuno pensi ai bambini!!!
ahahhaha
ho una soluzione migliore: generatore diesel nel baule dell'elettrica x ricaricare le batterie quando viaggi in posti sperduti ;-)
Nuovo Business; carro attrezi con batterie per la ricarica di chi rimane bloccato lontano dalle coloninne di ricarica,
Le colonnine sono importanti, ma meglio ancora la velocità di ricarica e l'autonomia