
01 Agosto 2022
Ultimamente si sta parlando molto delle batterie allo stato solido, diverse società che lavorano allo sviluppo di questa tecnologia hanno annunciato tante novità. Adesso, anche QuantumScape ha aggiunto ulteriori dettagli sul lavoro che sta portando avanti, pubblicando i dati di un test in cui l'azienda sostenuta da realtà come Volkswagen ha messo sotto stress un prototipo della sua cella allo stato solido.
Lo scopo del test era quello di verificare lo stato qualitativo della cella dopo innumerevoli cicli di carica e scarica. Nello specifico, l'azienda ha utilizzato una sua cella monostrato che è stata ripetutamente ricaricata ad alta potenza, passando dal 10% all'80% mediamente in meno di 15 minuti. La sperimentazione si è svolta con temperature differenti comprese tra i 25 e i 45 gradi e ad una pressione di circa 3,4 atmosfere. L'azienda evidenzia che con le temperature più elevate, la cella ricaricava più in fretta. Tutti dati che si possono osservare nell'immagine che riportiamo di seguito.
Il risultato del test è interessante. Secondo quanto comunicato, dopo 400 cicli continui di carica/scarica, la cella ha mantenuto più dell'80% della sua capacità iniziale (il valore esatto non è stato comunicato). Per un veicolo che può disporre di circa 640 km di autonomia, 400 cicli significano oltre 250 mila km di percorrenza in cui la batteria manterrà un'elevata capacità residua. Ovviamente siamo ancora a livello di laboratorio ma i risultati ottenuti sono sicuramente incoraggianti. Piaceranno soprattutto a Volkswagen che intende utilizzare la tecnologia allo stato solido di QuantumScape sulle sue future auto elettriche.
QuantumScape afferma che l'innovazione principale che consente alle sue celle di ottenere tali risultati è il nuovo elettrolita ceramico che funge anche da separatore. L'obiettivo dell'azienda è quello di sviluppare una tecnologia affidabile che permetta di realizzare batterie allo stato solido che non solo offrano migliore autonomia e una maggiore durata nel tempo ma che permettano pure ricariche molto più rapide, per arrivare ad avvicinare i tempi di rifornimento di energia a quelli di un comune pieno di benzina sulle auto endotermiche.
A titolo di confronto, QuantumScape ha voluto includere anche il risultato di un test analogo svolto su celle "tradizionali". Test che ha evidenziato un degrado molto rapido con un calo sotto l'80% della capacità solamente dopo poche dozzine di cicli. Come sappiamo, l'azienda conta di lanciare queste celle sul mercato tra qualche anno. Volkswagen sarà il primo costruttore a poterle utilizzare. Visti i molti annunci su questa tecnologia negli ultimi mesi, è probabile che nel corso del 2022 arriveranno diverse altre novità in questo campo, magari anche qualcuna che non sia solo teoria o test di laboratorio.
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Commenti
La differenza te l'ho spiegata ma sei leso e non la capisci... Saluti
Non ho capito se non ci arrivi perché non puoi o perché non vuoi.
Se spendi 100 euro al mese di benzina per andare a lavoro è un tuo problema, non dell'azienda. Se vi accordate per 100 euro di buoni carburante, per te dipendente, quale sarebbe la differenza nell'ottenere una paga di 100 euro superiore?
Se invece parli di rimborsi a consumo stai parlando di rimborsi spese e sono un'altra cosa e l'ho già detto.
Comunque mi sono abbastanza stancato, tanto vedo comunque che ti mancano parecchi concetti basilari. Credi un po' quel che ti pare, magari un sacco di aziende metteranno le colonnine ma più probabilmente non cambierà nulla.
Ripeto, se tu evadi prendendo buoni carburante al posto del cash per eludere l'irperf è affar tuo.
Io parlo di chi quei buoni li prende perchè effettivamente arriva da lontano e quindi avendo un costo per arrivare sul posto di lavoro viene concordato un rimborso spese parziale o totale ovvero un BENEFIT non essendogli dovuto nulla da contratto. E c'è una bella differenza perchè l'azienda quel benefit che è presente a fronte di una spesa che sostieni te lo può togliere in un qualunque momento se la spesa cessa di esistere, ad esempio a molti non vengono riconosciuti nei periodi di ferie/malattia o smart working oppure se ad un certo punto ti trasferisci a 100mt dalla sede ti può essere levato.
E sono cose previste dalla legge, messe nero su bianco a contratto e facilmente verificabili in caso di controlli ed è giustissimo che siano così perchè non esiste che uno debba pagare tasse sulle spese che già sostiene. Se poi ci sono ditte che ne abusano con contratti farlocchi è un'altra questione ma come detto non stiamo parlando di questo.
Fai un casino numero uno.
Se sono spese non imputabili all'azienda sono un benefit. Se ti viene dato un benefit convenzionato piuttosto che darti un aumento è solo per eludere l'IRPEF che pagheresti sull'aumento ma non paghi sul benefit.
E' così difficile capire che ti danno 100 euro di buoni carburante perché se volessero darti 100 euro e basta alla ditta ne costerebbe 130 o 140?
E nuovamente dimostri di non capire una fava, il rimborso spese se fatto a forfeit come da esempio è un benefit perchè non ti è dovuto nulla a livello di contratto collettivo, perchè le spese per arrivare sul luogo di lavoro sono a carico del lavoratore.
Naaa
Ed in tutte le lingue ho risposto che non penso funzionerà mai e tutti finiranno per spingere per colonnine ultrafast.
L'hanno scritto in tutte le lingue che deve cambiare il paradigma, che la ricarica non è come andare dal benzinaio. Se ancora non l'hai capita (o non ti piace o non sei d'accordo)...
Non è che la veda io così, è come dovrà diventare. Nell'ottica di avere tutti un'auto elettrica, un'ora è un tempo pessimo. In 5 minuti devi poter fare un rabbocco rilevante perché è così che funziona. Trovi la fila anche ai distributori e lì in 5 minuti fai un pieno, figurati se ci metti 20 minuti per fare un terzo di capacità.
Tu parlavi di benefit, non di rimborsi. Un rimborso di una spesa fatta per lavoro non è un benefit. Ma sai di cosa parli, almeno?
Se tu e la tua ditta evadete non è affar mio, io parlo di chi prende rimborsi spese perchè ha effettuato effettivamente delle spese, e quello non è un modo per evadere o eludere semplicemente perchè è giusto non dover pagare le tasse su un rimborso.
No, non ci eravamo capiti. 50kw sono una cosa 250 KW sono 5 volte tanto e corrispondono ai supercharger di tesla. Le 50kw (fast) possono già caricare quasi tutta la batteria in 1h e possono generalmente coprire il fabbisogno giornaliero di qualunque automobilista faccia 30km al giorno, in 15'.
A me pare più che sufficiente.
Tu invece stai dicendo che vuoi le ultrafast ovunque, perché probabilmente vedi la ricarica come il pieno di benzina
se il costo fosse paragonabile tesla non avrebbe fatto il cambio...evidentemente su larga scala c'è un notevole risparmio con le LFP
ma infatti si parlava di auto...per lo stoccaggio costano meno e durano di più, ovvio che sono preferibili, non c'è il problema dell'ingombro
Si, va bene, ci eravamo capiti senza andare tanto sul sottile. Il succo del discorso è che con un numero elevato di veicoli elettrici i tempi di ricarica dovranno necessariamente essere molto brevi. Quindi colonnine ultra fast.
E' elusione, più che evasione. Non è illegale, ma è un modo per pagare meno Irpef e viene sfruttato ogni volta che fa comodo, non certo solo in caso di necessità.
A me danno rimborsi spesa forfettari, ad esempio, sono nel contratto ma hanno come unico scopo quello di potermi dare X direttamente, invece di X+35% (prima 38). Sono praticamente una prassi nel settore. Anche l'auto aziendale l'ho vista dare a tanta gente che non ne ha una reale necessità per lavoro se non dando giustificazioni molto generiche. Anche in quel caso il risparmio c'è eccome.
Comunque se non sai o non capisci le cose non serve scaldarsi, tanto l'avevo già capito da parecchio.
Forse parlo arabo.
Le colonnine devi cablarle e più ne hai più è l'impatto nell'adeguamento della rete elettrica. Pensare che in tre balletti metti colonnine ovunque evidentemente cozza con la realtà visto che ce ne sono pochissime. Ci sta volendo oltre un decennio per cablare le abitazioni in ftth che è molto più semplice...
Per il resto, conosci evidentemente molto poco del mondo del lavoro. Poniamo, ad esempio, che ti diano 100€ di buoni carburante al mese. Se ti dessero 100€ in busta paga sarebbe lo stesso? No, perché ci dovresti pagare l'irpef. Un sacco di aziende da questi benefit perché non sono tassati o sono tassati molto meno dell'IRPEF, al dipendente fanno comodo e sono tutti felici. Per i buoni pasto funziona allo stesso modo, ma vale anche per l'auto aziendale, che è tassata con un forfettario che per qualunque quadro vuol dire risparmiare almeno un 20% di Irpef.
Sono un milione di colonnine in tutta italia, considerando che ad oggi in circolano meno di 200k auto che necessitano di ricarica e gran parte di queste sono di persone che possono caricare in un punto privato direi che 1000000 di colonnine sono un bel punto di inizio.
Vabbe dai non ci capisci il verso... Eludere l'irpef?? Non eludi un bel niente, è pieno il mondo me compreso di persone che hanno questi genere di benefit. A me ad esempio mi vengono dati X€ in schede carburante ogni mese come rimborso spese per il viaggio, se domani mi mettono la colonnina e grazie a quella io posso comprarmi l'auto elettrica anche se non ho un garage per la ricarica accetto subito il cambio. E non si elude un bel niente è tutto nero su bianco sul contratto.
Per chi non ha il benefit invece non è che ti riducono lo stipendio in cambio delle ricariche, lo stipendio rimane quello, ti fanno semplicemente una trattenuta in busta paga di un tot per l'utilizzo della ricarica esattamente come fanno già adesso molte aziende con la mensa aziendale o se danno ad esempio convenzioni per assicurazioni o simili.
E ancora poi con sto "rifare un piazzale"? fare una crena a terra non è rifare un piazzale e i costi li deduci dalle tasse.
I benefit sono extra. Quelli di cui parli tu servono ad eludere l'IRPEF. Se il benefit viene usato per ridurmi lo stipendio allora non mi conviene come dipendente.
Per l'azienda sarà quasi sempre un costo quello di rifare un piazzale per mettere le colonnine. Quindi nella pratica la vedo ardua.
Si.
Restano poche anche in media
Sommando le strade della norvegia forse non si arriva a fare il giro di un campo da calcio. Ti credo che prendono solo auto elettriche. Con un pieno ti fai casa-lavoro per un anno intero. :)
Gli incentivi sarebbe in più l'azienda si scarica i costi mettendo in bilancio ad ammortamento questi impianti. Tu hai una visione tutta tua, cosa vorresti che le ricariche te le regalano? Non perdi un bel niente a caricarla in azienda anche pagando se l'alternativa è caricarla ad una fast visto i costi, se poi da te l'azienda punta al risparmio non vuol dire che ovunque sia cosi, non è che i benefit sono regali eh, fanno parte della remunerazione del mio lavoro.
Conosci il significato della parola media??
No Citrone
Se non arriva a 300mila, mi sento truffato.
L'auto con meno Km che ho cambiato ne aveva 176K, cambiata per problemi all'impianto elettrico che mi avevano portato a spendere troppo nell'arco di un'anno.
Che ci fai con un centinaio di colonnine a comune?
Non ci copri nemmeno la frazione più sf1g.ata!
Lo scaricare costi vale se ci sono incentivi ed incentivi di questo tipo non ci saranno. Sarebbe troppa la domanda e quindi sarebbero necessari diversi miliardi.
Se la ricarica a lavoro la paghi perde ogni vantaggio, considerato che difficilmente costerà pochissimo. Le aziende puntano al risparmio anche con i benefit, basti vedere i buoni pasto. Può essere utile per il discorso scheda carburante, ma il numero di lavoratori che la utilizzano è esiguo sul totale.
Io comunque sono a favore del nucleare, perché oggi lo vedo come unica soluzione percorribile per tamponare nel breve e medio termine.
Fast è 50kw. Qui si parla di ultrafast
I vantaggi per l'azienda stanno nello scaricarsi i costi e poi mica ti fanno caricare a gratis, la ricarica diventerebbe un benefit che quindi in parte ti viene recuperato dallo stipendio o per quelli che oggi hanno la macchina aziendale con scheda carburante diventa un minor costo. E poi non è che devono lastricare di marmo di carrara un piazzale eh, devono fare qualche crena nell'asfalto.
Che la produzione in loco poi abbia delle complessità siamo d'accordo e una di questa è proprio lo stoccaggio dell'energia che produci, problema che in parte o in toto risolvi se la usi per la ricarica di veicoli elettrici e a prescindere da questo ad oggi l'energia "pulita" o la fai cosi o la fai con il nucleare (sempre che si possa chiamare pulita) non ci sono alternative. La costruzione di una sola diga costa come l'elettrificazione di mezza Italia quindi non penso sia una soluzione percorribile oltre quello che è già stato fatto.
Non c'è nessuna convenienza nel rifare un piazzale, è questo il punto. Quando mai hai visto ditte che fanno a gara per ripavimentare o ristrutturare? Giusto in situazioni di facciata. Si parlerebbe di un benefit che all'azienda costerebbe non poco, che si traduce nel fatto che forse un'azienda su 10 potrebbe essere interessata.
La produzione di energia in loco ha millemila limitazioni, ha più senso presupporre che non ci sarà, non il contrario.
Sui costi siamo d'accordo ma mi aspetto che verranno posti dei paletti in futuro.
Non ti servono 10 colonnine da 22kW sono meglio 20 colonnine da 10. Anche ipotizzando una ricarica ogni 2 giorni (che è tanto) serviresti 40 auto quindi parliamo già di una ditta di discrete dimensioni che ha tutta la convenienza a rifare un piazzale e magari introdurre anche soluzioni per la produzione di energia in loco aumentando quindi di pari passo l'adozione di fonti rinnovabili perchè non dimentichiamoci che l'elettrico è green solo se aumenta l'energia da fonti rinnovabili e le fonti rinnovabili "centralizzabili" sono poche (idroelettrico e in parte eolico) mentre il fotovoltaico ha ragione di esistere solo se distribuito.
Già oggi nessun sano di mente si compra un'elettrica per ricaricarla 80% delle volte ad una fast, non per l'usura alle batterie ma per i costi e come detto questi sono destinati ad aumentare con l'adozione di massa.
Le nuove infrastrutture servono comunque: se vuoi mettere colonnine lente nel piazzale della tua azienda devi comunque rifare l'intero piazzale per poter gestire la richiesta. Anche perché 10 colonnine da 22 kW usate contemporaneamente significa avere 220 kW solo per il piazzale.
L'allacciamento di condomini, esercizi commerciali e compagnia bella non è minimamente immediata, anche perché in Italia abbiamo contatori debolissimi e le linee che li alimentano hanno lo stesso problema. Basta entrare in una palazzina anni '70 e vedere l'impianto elettrico per rendersi conto che non metti 50 kW in più come se nulla fosse (per molte palazzine si tratta di un aumento di potenza di oltre il doppio di quella disponibile nel complesso fra tutti i condomini).
Avere un singolo punto con 10 colonnine fast significa un singolo cablaggio con un singolo punto di criticità per la domanda energetica (quindi magari valutando sistemi di stoccaggio sul posto per gestire meglio i picchi di domanda). E visto che le colonnine fast in pochi minuti ricaricano un bel po' si ha un'approssimazione di un distributore, sistema che funziona.
La ricarica nottura è riservata a chi ha disponibilità in merito e quando hai 3 auto devi iniziare a fare i turni. Ti rompi le scatole già dopo due settimane.
Per la cronaca, ho parlato di un milione di colonnine ma mi sono tenuto basso: in Italia ci sono circa 40 milioni di veicoli. Ovviamente non tutti li ricarichi tutti i giorni, ma se punti alla ricarica lenta devi considerare di poterne ricaricare molti contemporaneamente. Devi prevedere un sacco di investimenti privati e un sacco di interventi stradali su praticamente tutto il suolo nazionale. Manco rifanno l'asfalto, figurati rifare l'intera rete elettrica per mettere colonnine ovunque.
E' nell'articolo.
640km di autonomia chi te lo da scusa
Secondo me si sta facendo confusione: Da una parte si parla di capacità di ricarica (Gianluigi & co.), dall'altra di densità della batteria (Signor Rossi). La prima riguarda a che tensione/corrente posso ricaricare e influisce sulla velocità di ricarica, mentre la seconda riguarda quanta energia posso immagazzinare.
La ricarica notturna/durante l'orario di lavoro non dura un'oretta, la attacchi alla sera o ad inizio turno e la stacchi al mattino o a fine turno. non vai a staccarla apposta quando finisce.
1milione di colonnine lente non sono per niente utopia, sarebbero mediamente un centinaio a comune, e a queste vanno aggiunte tutte quelle ad esempio di aziende private che le installano come benefit verso i dipendenti e tutte quelle che si possono installare nei grossi punti di interscambio tra mezzi pubblici e privati che ci sono nelle periferie delle grandi città e ovviamente quelle che i privati o i condomini che hanno un posto posso installare.
Le ricariche veloci non sono cmq abbastanza veloci per poter pensare ad un utilizzo massivo solo di quelle e non rendono affatto la gestione energetica più facile perchè per portare a questi punti le potenza di cui necessitano servono nuove infrastrutture. E alla fine c'è il problema principale ovvero quello dei costi, se fai anche solo 80% di ricariche veloci perdi praticamente tutta la convenienza economica e questo aspetto può solo che peggiorare con l'adozione di massa.
Non me la son sentita perché a Milano, dove passo la settimana lavorativa, non ho possibilità di ricaricarla a casa e non ho nessuna voglia di cercare posto alle colonnine (che non ho manco vicino a casa)
Se non te la sei sentita per i motivi addotti nei tuoi commenti forse, e ripeto forse, hai sbagliato.
Considera che si parla di valori nominali di autonomia in test di laboratorio, quella reale sarà inferiore.
Detto questo, come ho scritto anche a csharpino, penso sia doveroso ritenere che in futuro la ricarica sarà quasi sempre fast.
Non può rimanere quello il caso d'uso. E non può perché non è semplicemente credibile.
Preso atto del fatto che, anche con tutti gli investimenti di questo mondo, i mezzi pubblici non potranno mai essere una reale sostituzione delle auto private a meno di ripensare la società, si deve presupporre che tutte le attuali auto in circolazione (o almeno quasi tutte) diventeranno elettriche.
E' irrealistico pensare che sia fattibile l'installazione di oltre un milione di colonnine nella sola Italia per consentire a tutti le ricariche lente. Ricariche che ti impongono di alzarti e spostare la macchina dopo un'oretta, tra l'altro.
L'unica visione che reputo realistica è l'utilizzo di ricariche veloci per simulare l'attuale ricarica al distributore. Magari non sarà il 100% dei cicli, ma l'80 probabilmente sì. Per inciso, un simile approccio rende anche più facile la gestione energetica, perché si tratta di gestire dei simil-distributori, piuttosto che allacciare interi parcheggi.
Che tutti ricaricheranno a casa sicuramente è fantascienza ma è fantascienza anche il fatto che chi non può ricaricare a casa lo faccia solo in fast. Il caso d'uso tipico rimarrà comunque la carica "in notturna" e quindi lenta anche se collegato a punti di ricarica pubblici e questo anche per questioni di convenienza economica perchè le sole ricariche veloci oltre che problemi alla batteria danno problemi anche al portafoglio...
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“Ciclo” ha una definizione ben precisa.
Per completare un ciclo devi caricare e scaricare la capacità nominale della batteria.
Es. Carico da 20% al 70%, scarico al 20%, carico di nuovo al 70% e scarico al 20%, tutto questo è un solo ciclo.