
Auto 14 Mag
Sappiamo bene che il Regno Unito punta sulle vetture elettriche e, per questo, ha stabilito che dal 2030 non sarà più possibile vendere auto endotermiche. Unica eccezione per quelle ibride che potranno essere commercializzate fino al 2035. Il Paese, per essere pronto alla data del 2030, dovrà predisporre una capillare rete di ricarica per consentire alle auto a batteria di poter circolare senza problemi. In assenza di un'infrastruttura adeguata, la diffusione di questi veicoli sarà molto difficile. Per questo, il Governo sta predisponendo diverse misure per favorire la crescita dei punti di ricarica.
Il Governo di Boris Johnson ha deciso di introdurre nuove regole in materia di edilizia che prevedono che dal 2022 tutte le nuove costruzioni tra cui case, edifici commerciali come supermercati e luoghi di lavoro dovranno essere dotate di punti di ricarica per le auto elettriche. Questo vale anche per gli edifici sottoposti ad importanti lavori di ristrutturazione con 10 posti auto o più. Secondo il Governo, l'importante novità permetterà di installare ogni anno all'interno del Paese più di 145 mila nuovi punti di ricarica.
Poiché la maggior parte delle ricariche avviene a casa, ciò significa che le persone potranno acquistare una nuova abitazione già predisposta per poter ricaricare un veicolo elettrico. Contestualmente, i nuovi negozi e i luoghi di lavoro potranno offrire a clienti e dipendenti punti di ricarica.
Il Governo inglese intende così dare un'ulteriore accelerazione sul fronte dell'infrastruttura per il rifornimento di energia delle auto elettriche per convincere le persone a passare ad un'auto a batteria. Fino ad ora, il Governo ha sostenuto con una serie di incentivi la realizzazione di oltre 250.000 punti di ricarica all'interno del Paese.
Ma non è finita qui, perché oltre a voler rendere più capillare l'infrastruttura di ricarica, il Governo inglese punta a semplificare la gestione del rifornimento di energia. Per questo, saranno introdotti nuovi metodi di pagamento, anche attraverso soluzioni contactless, su tutte le colonnine a ricarica rapida. Basterà? Lo potremo scoprire solo nel tempo. L'obiettivo del 2030 è sicuramente ambizioso, forse troppo secondi alcuni. Per questo, da più parti si chiedeva un piano strutturato da parte del Governo proprio sul fronte della ricarica visto che serviranno molte più colonnine per rendere i rifornimenti di energia semplici ed accessibili a tutti.
Il nuovo piano parrebbe risolvere il problema della ricarica a casa ma non quello dell'infrastruttura pubblica visto che ci sono zone ancora poco servite da colonnine.
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Commenti
Non se la densità abitativa è considerata insufficiente per avere un ritorno dell'investimento in tempi rgionevoli.
Il che non significa che l'infrastruttura non sia necessaria.
Banda larga docet.
Bannare le endotermiche è chiaramente un altro intervento pubblico che crea più danni che benefici ;) la tua frase "le colonnine andranno installate dove servono" è incluso nel pacchetto "privato capitalista" perché ovunque c'è bisogno si spendono soldi e quindi c'è guadagno :)
Lo vedi sul lungo termine ovvio mica su un viaggio, soprattutto dopo il 5/6 anno (simulato). Che è un problema per i produttori perchè devono sostituire la batteria se scende sotto al 70% all'ottavo anno e spesso sei al limite se il cliente carica spesso in DC e a temperature non ottimali.
Poi non conosco il dettaglio su Tesla che sembra gestire le cose in maniera differente (anche avendo il controllo sul sistema di ricarica dei supercharger).
Il punto è che le colonnine fast non sono i "distributori elettrici" da usare tutti i giorni, ma una pezza da usare per i lunghi viaggi o comunque da usare saltuariamente
ne dubito, la salita Verso l'elettrificazione è molto ma molto più dura e su una salita troppo ripida
Perfetto, ma se si vuole fare la transizione ad elettrico e vietare la vendita di endotermiche, le colonnine andranno installate dove servono e non solo dove conviene.
Ne consegue che l'intervento pubblico sarà necessario.
Poi concordo con le tue paure, il pubblico molto probabilmente interverrà tardi e male, creando un disastro.
È per questo che sono contrario al bando della vendita delle endotermiche, non per opposizione all'auto elettrica, ma per la mia personale certezza che qui l'infrastruttura non sarà mai all'altezza.
Appunto, poi grazie all'industria e al capitalismo ce le siamo comprate tutti quanti, tra qualche anno succederà lo stesso con queste
in passato chi si poteva permettere una auto era quello che aveva una carrozza cioè solo i ricchi
Il privato se è bravo investe sono dove vede ritorno maggiore, ma se non o è non è detto. Inoltre non è nemmeno detto che si possa già vedere questo "ritorno". Sull'intervento pubblico non c'è dubbio che interverrà, ma come al solito farà più danni che altro, con i tuoi sodi ;).
come si fa oggi per i posti auto/garage
io avevo visto un confronto su due model 3 long range credo fatto da bjorn(?) in cui confrontava il degrado tra una che aveva solo caricato ac e una che aveva caricato praticamente sempre in dc ed il degrado era praticamente identico, comunque per ricaricare una auto in una nottata basta tranquillamente anche una ac da 11 kwh
tutti i tipi di ricarica rapida pubblicizzati ultimamente, quindi i vari 150 e più KW di potenza.
Abbiamo fatto uno studio per un produttore tedesco ed è emersa come prima causa di deterioramento della batteria, unita alle temperature sballate.
Forse i sistemi di Tesla sono diversi, ma in linea di massima le ricariche rapide sono da usare solo nei lunghi viaggi non quotidianamente
cosa intendi superfast
Pienamente d'accordo, comunque il piano del governo inglese non è quello di appoggiarsi solo a chi costruisce edifici nuovi ovviamente. Nella zona dove sono io stanno spuntando sempre nuove prese in strada anche se saranno sempre poche rispetto al bisogno che ci sarà tra poco. Io mi tengo la mia auto a benzina finchè posso intanto!
Così come si provvede attualmente ai veicoli.
Oggi il numero di auto ricaricabili fuori dai distributori è zero,zero.
Zero proprio, in futuro milioni se non decine di milioni di auto verranno tolte, facendo crollare la domanda.
In più nello spazio di un distributore tradizionale entrano molte più colonnine.
Con una carica a 150 kw (che è una barzelletta da fare, visto che già esistono quelle da 350) ci fai un 30% di una ID.3 in 3-4 minuti, che è un tempo ottimo.
Non capisco questo catastrofismo.
Non mi sbilancio sul dire quanto sarà da una parte o quanto dall'altra ma in ogni caso sì, ricariche a casa e nelle soste faranno una parte sostanziale del totale.
Velocità di ricarica? Quello invece è proprio il primo palliativo, dato che le ricariche superfast sono da usare sporadicamente perchè friggono le batterie.
La soluzione è proprio avere molteplici punti di ricarica lenta in modo da poter collegare l'auto ovunque la si parcheggi
Ci saranno, ma non potranno essere la fonte di ricarica piú comune, il gorsso saranno ricariche lente durante le soste lunghe.
Si ma non avevano adeguato il costo delle carrozze e dei cavalli a quello delle auto, per dire che 'ora costano meno' .
calc
2020, un typo, lo sistemo subito, grazie.
Tantissimi?
Molti di questi non sono nemmeno facilmente elettrificabili, essendo strisce disegnate in un piazzale condominiale (per le quali pago l'IMU, otrettutto), siamo ad ben oltre il 50% dei veicoli che non ha dove caricare, ad oggi, non mi pare un problema da poco.
Se il 50% ti sembra un numero positivo, guardiamo gli assoluti, oltre 20 milioni di auto senza un punto di ricarica stabile per le quali bisognerá provvedere.
Invece le colonnine veloci dovranno esserci, non dico tutte ma tante. Tutte da 350 magari no ma in 10-15 anni di evoluzione tecnologica qualcosa in più di 30 direi di si eh
Fine 2019? Comunque sono veramente tantissimi.
Per caritá, sarebbe solo l'ennesimo gap, solo che per risolvere problemi che ci sono prinicpalmente in cittá (inquinamento e traffico), si vogliono adottare soluzioni che, giustamente, sono ottime per la cittá, m anon fuori.
Non é che imponendole a tutti (cosa che si vuol fare cone le elettriche) sispingano l epersone a trasferirsi in cittá, peggiorando il problema invece di risolverlo?
Eh vabbè, anche adesso ci sono tante cose che puoi fare in città e in campagna no, è per quello che molta gente vi si assembra :)
E qui non ci sono dubbi, se l'auto autonoma diventerà realtà, la necessità di possedere un'auto cadrà, anzi sarebbe controproducente.
Ma guarda, pensavo più ad un problema di distanze.
Le auto autonome starebbero quasi tutte nel centro urbano maggiore, il che significa auto autonome che dovrebbero fare qualche decina di km per raggiungerti, decine di migliaia di auto vuote che ogni mattina si dovrebbero muovere in quel modo.
Mi sembra disefficiente, tanto.
Anche io penso che finirà cosi.
Mi stavo informando sui costi di una prolunga da 200m.
Continui a guidare tu finché la tecnologia non consentirà la guida autonoma anche su strade più difficili.
Con le velocità odierne i 5 minuti sono utopia, saremo sui 20 minuti per un 20%-80% e solo sui modelli più costosi, per non parlare della scarsità di colonnine fast.
Quelle saranno per forza la minoranza, servono vagonate di colonnine lente nei luoghi che hai già citato.
Stando ai dati del catasto, a fine 2029 c'erano circa 18 milioni di c6 (che comprendono sia box, sia posti auto scoperti in piazzale) a fronte di oltre 38 milioni di veicoli.
Direi che uno ogni 3 posti auto, almeno nei parcheggi dove le auto sostano regolarmente la notte o di giorno (quindi zone residenziali, o zone industriali, uffici, etc.) Sono abbastanza adeguate.
Per il resto colonnine fast un po'come i distributori oggi.
A British Leyland non piace questo elemento
Sempre il solito problema...
E fuori dai maggiori centri urbani?
Però, il privato, investe solo dove vede ritorno maggiore (quindi solo maggiori centri abitati e direttrici principali), lasciando una parte de popolazione scoperta e l'altra con offerta sovrabbondante.
Dopo il Digital divide avremo anche il car divide?
Intervento pubblico non potrà essere evitato, se di vuole fare la transizione e, proprio perché il pubblico è lento e pachidermico, dovrebbero iniziare il prima possibile.
Io mi chiedo anche se entro il 2030 avranno potenziato la rete oltre che trovato da dove prendere tutta la potenza elettrica che sarà necessaria.
Sarà necessario cablare nuovamente con sezione di cavi adeguata se non si vorrà attendere 10 ore che la macchina faccia il pieno con la 230 V, inoltre non ho ancora visto stime per quanto riguarda la potenza impegnata nelle ore notturne.
Le colonnine sono sempre private, la differenza è che in questo caso si scarica sul singolo cittadino.
Da qui al 2030 spero si sia risolto il problema delle batterie sia per capacità che per velocità di carica
A casa ti ricarichi qualsiasi auto tranquillamente in una nottata da 0 a 100%, considerando che poi all'estero non hanno i 3kw di default della chicco
Il "ma" c'entra ben poco...
In realtà, ci si doveva fermare prima di iniziare la moda dell'elettrico a batteria, tecnologia NON ADEGUATA e per la quale cmq NESSUNO è pronto... legiferare "a membro di segugio" per cercare di mettere toppe ad una situazione RIDICOLA è il solito "quando la cura è peggio del male"...
A Londra più della metà della popolazione non ha un'auto, il problema è molto di più a Roma dove c'è quasi una macchina per ogni maggiorenne.
Ci sono molte più auto nuove a Londra che fuori credimi, anche perchè altrimenti nell'area centrale non ci vai proprio.
Dategli tempo, anche le prime auto a scoppio erano costose rispetto alle carrozze
Come sempre ci si può fermare alle parole prima del "ma".
Chiaramente la parte non ok della soluzione è che un auto minimo decente ti costa 40-50k :D
Diciamo che ci siano dei limiti fisici per ora invalicabili, la soluzione migliore per ora è l'alta autonomia che ti permetta di fare quello che ti pare tutto il giorno e poi la sera mentre dormi la carichi cosi non ti accorgi del tempo che ci mette. Una soluzione chiaramente non ok per tutti, ma sicuramente ok per tanti.
Il privato ha sempre la soluzione migliore, perché se funziona fa soldi, se non funziona fallisce. Immaginati quanto ci si metterebbe ad aspettare l'ente pubblico che crea le basi di ricarica rispetto ad un normale privato che la compra per se e la offre agli altri a pagamento
La premessa dello show Amazon Prime, 'Upload', è che il protagonista muore per una manomissione del taxi a guida autonoma.
Nice :D
Si, ma anche sfornare auto di m€rda non ha aiutato :D
Quando le auto saranno in grado di viaggiare da sole non dovrai più aver paura che ti rubino o ti investano l'auto, non avrai nessun bisogno di comprare un'auto. Se ad un taxi togli i costi, gli orari ed i guadagni del taxista i costi della corsa saranno inferiori a quanto ti costerebbe con l'auto di proprietà, e ci saranno migliaia di veicoli sempre disponibili a richiesta. Avere un'auto personale sarebbe altrettanto insensato che avere un treno privato
e vorresti dirmi che gli Italiani non lo fanno? e dov'è la prova che non lo facciano anche più dei Londinesi? Ah sì, le parole di Paolo Giulio, figurati ahah