
02 Novembre 2021
Il mercato auto Italia 2021 continua a vivere un periodo di grande difficoltà. Il mese di agosto termina in maniera molto pesante con un crollo delle immatricolazioni. Complessivamente, sono state immatricolate 64.689 vetture pari ad un calo del 27,3% rispetto allo stesso mese del 2020 quando gli incentivi allora avevano permesso di immatricolare 88.973 auto, in linea con il risultato del 2019 (89.710).
Secondo UNRAE, nei primi 8 mesi dell'anno sono state immatricolate oltre 216.000 vetture in meno rispetto al 2019 pari ad una flessione di quasi il 20%. Le prospettive non sono rosee. Infatti, il recente esaurimento dell’Ecobonus stanziato dal Decreto Legge Sostegni bis del luglio scorso a favore delle auto elettriche pure e ibride Plug-in porterà ad una diminuzione delle vendite di queste vetture. Michele Crisci, presidente UNRAE, su questo tema ha dichiarato:
Una situazione paradossale perché, come è noto, con l’esaurirsi dell’Ecobonus rimangono inutilizzabili i fondi complementari stanziati per finanziare l’Extrabonus. In questo modo si sta di fatto bloccando l’acquisto dei veicoli più in linea con gli impegni del PNRR di accelerare il percorso di decarbonizzazione dei trasporti e lo svecchiamento dell’obsoleto parco circolante italiano. La soluzione è un immediato rifinanziamento dell’Ecobonus per le fasce 0-20 e 21-60 g/Km CO2 attraverso un qualsiasi veicolo normativo disponibile in tempi brevi, oppure, in via emergenziale, con un trasferimento parziale nell’Ecobonus delle risorse ferme nell’Extrabonus, facendo così ripartire immediatamente il meccanismo degli incentivi e rilanciando le vendite delle auto elettriche pure e ibride plug-in.
UNRAE auspica un intervento rapido da parte del Governo anche per rifinanziare gli incentivi per la fascia 61-135 g/km di CO2, i cui fondi attualmente disponibili andranno esauriti in breve tempo. Si chiedono, in particolare, misure strutturate e non interventi definiti "stop and go".
Tornando ai dati del mese di agosto 2021 del mercato auto, sotto il profilo degli utilizzatori si nota un deciso calo dei privati con una quota del 69% del mercato. Perdita di circa la metà dei volumi per le autoimmatricolazioni con una quota complessiva del 7,9%. In flessione le immatricolazioni delle società che arrivano ad una quota del 5%. Leggero calo per il noleggio a lungo termine (15% del mercato). Piccolo segno positivo, invece, per il noleggio a breve termine con una quota del 3,2%.
Passando alle motorizzazioni, crescono sempre bene le auto elettrificate grazie agli incentivi.
Quasi 1 auto su 3 immatricolata in agosto è ibrida (31,7% di quota), con le “full” hybrid che raggiungono l’8% e le “mild” hybrid il 23,6%. Le vetture plug-in (PHEV) nel mese coprono il 4,9% delle immatricolazioni, come le elettriche pure (BEV) al 5% di quota.
Invece, benzina e diesel perdono circa la metà dei volumi. Bene i modelli GPL che sfiorano il 10% delle vendite. Quota del 3,6% per le vetture a metano.
Guardando ai risultati dei Gruppi non c'è molto da dire visto che i dati solo per lo più negativi. Stellantis, per esempio, ha chiuso il mese di agosto con una flessione del 36,18%. Il Gruppo Volkswagen fa segnare un calo del 27,80% e il Gruppo Renault del 22,82%. Pochissimi i segni positivi tra cui Kia (+13,02%) e Tesla (+57,14%).
Dati, dunque, fortemente negativi con i numeri del mese di settembre che potrebbero essere ancora peggiori. A questo punto sarà interessante capire se il Governo intenderà intervenire come auspica UNRAE, oppure no.
[Fonte dati: UNRAE]
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Commenti
Nel primo trimestre 2021 -889 Mila unità rispetto a 2020. Ci stiamo riprendendo da pochi mesi.. speriamo
ormai anche le city car devono avere tutti i das ultima generazione+ 1000 sensori o se no non le compra nessuno.
in un momento di crisi chip i prezzi vanno di pari passo
ma certo che si può fare ma il discorso è che essendo un auto comunque piccola rispetto ad una famigliare/suv/monovolume a quel prezzo resta molto cara
Mah...
Qui è assolutamente normale avere una segmento b come prima (se non unica) auto per la famiglia.
Si fa, si fa...
E si è sempre fatto.
Non ci avevo pensato alla tassa sulla co2, e ne ho letto ben poco sulle riviste specializzate... Ma effettivamente potrebbe essere che si stiano aumentando i prezzi delle auto a combustione per avvicinarli alle elettriche, invece che fare il contrario... In tal caso direi viva l'usato, almeno per il momento.
La tassa occulta dei crediti di CO2 si sta facendo sentire. La cosa odiosa è che questa tassa va ai trafficanti di wall street invece di andare allo stato per fare cose utili.
In realtà il mercato del lavoro va benino, ma pochi sono interessati a comprare auto di m... pagandole come fossero auto di lusso.
Questo accade oggi esattamente come sarebbe accaduto 10 anni fa.
GIUSTO VOGLIAMO L'ECOBONUS PER LE ELETTRICHE
Gli incentivi sono finiti solo per elettrriche e plug-in, puoi prenderti altre auto
infatti ho preso una c3, come grandezza siamo lì ma è costata 11.600 euro al netto degli sconti
io dovevo cambiare auto perché unica auto di famiglia Diesel euro 4 , finiti gli incentivi me la tengo e quando ci saranno i blocchi del traffico si starà a vedere.
Secondo me Dacia e Mazda sono fra i pochi marchi che hanno ancora corrispondenza fra prezzo e qualità fornita.
Ma perché non sono contenti? Meno auto vendute meno inquinamento. Ecologia a palla
difatti Renault con Dacia ci ha visto lungo
Io sono passato da oltre 30K Km a circa 10K, forse meno.
E mi sono fatto molto piú lockdown, perché sono stato zona arancio (che qui é uguale alla rossa) rossa da novembre a gennaio 2021, poi altri X mesi infiniti fino a fine aprile.
idem nel 2020, sono passato da 15000km annui a 8-9000, e lo smartworking l'ho fatto ogni tanto, se l'avessi fatto in modo continuativo facevo ancora meno km, aggiungi lockdown marzo-maggio2020 e praticamente lockdown (zona arancione -rossa) da ottobre 2020 a dicembre 2020
Mi chiedo perchè continuare a stupirsi del mercato in calo. Tra lavori persi causa Covid, macchine ferme causa lockdown (quindi con anni di "vita" guadagnati) e prezzi completamente fuori mercato, cosa si aspettava esattamente UNRAE?
Incentivi che comprano il 50% per il cambio auto?
Io vado a lavorare coi mezzi pubblici e da quando non ho nemmeno più la menata di portare mio figlio a scuola, uso la macchina quasi solo più una volta alla settimana per andare a prendere la spesa alla Coop. Farò tipo 500km al mese a esagerare, quando cambierò auto lo farò 99% per sfizio e 1% per necessità.
Stanno cercando i chip sotto le pietre
skoda fabia cioè poco piu di una city car forse, comunque auto piccola, x una famiglia sarebbe anche complicato averla come unica auto viste le dimensioni ridotte. in versione ambition(la piu brutta), 1.0 MPI benzina, cambio manuale, unici optional aggiuntii, fendinebbia, ruota di scorta e vetri elettrici posteriori, prezzo finale 19.000€ x un modello che configurato cosi è paragonabile ad un auto di vent'anni fa, la tecnologia a bordo è poco superiore in questo caso. Cosa vogliono vendere cosi? una skoda fabia configurata cosi dovrebbe costare 10.000€ al massimo non 19.000
Skoda Fabia nuova a partire da 16900 Euro? Ma dai, sarà anche carina, ma dai... Torniamo con i piedi per terra.
Prezzi auto in continua crescita, dovrebbero anche analizzarsi allo specchio.
Ma per fortuna! Con quanto costano e quanto fanno schifo le auto nuove spero falliscano tutti i produttori.
Tutto bilanciato, poche auto comprate e poche auto prodotte perchè mancano i componenti.
Oramai con lo smart working chi compra più l'auto nuova? Molti colleghi che abitano fuori Milano mi dicono che fanno almeno 5000 km in meno l'anno, così la durata dell'auto si allunga di 5 anni.
Manco scannato un'auto nuova, maledetti ladri.
Ma scusate, in un mercato globale, a noi cosa interessa il mercato locale?
Sarebbe più utile analizzare quello europeo o mondiale
senza incentivi le elettriche costano un capitale
devono fallire
Analisi corretta secondo me.
Sempre più care, più fragili, più complicate.
Lunga vita all'usato.
Penso che il crollo dipenda molto dalle scarse disponibilità di materie prime. Tantissime case portano ritardi sugli ordini che slittano di qualche mese rispetto la data concordata.