
Economia e mercato 19 Mag
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al Decreto Sostegni bis. All'interno del testo della bozza finale, però, non c'è alcun riferimento al rifinanziamento degli incentivi per l'acquisto delle nuove auto. Un intervento che il mondo automotive italiano chiedeva a gran voce per sostenere un settore in difficoltà a causa dello scoppio della pandemia. Con l'esaurimento del fondo per l'acquisto delle vetture che rientrano nella fascia 61-135 g/km di CO2, le più richieste, si auspicava un rifinanziamento per rendere nuovamente disponibili queste agevolazioni.
Del resto, i numeri del mercato parlano chiaro e c'è bisogno di un aiuto per evitare che le perdite siano maggiori. Di recente, erano circote alcune voci che affermavano che all'interno del Decreto Sostegni bis potesse arrivare il tanto richiesto rifinanziamento. Invece, così non è stato.
Per il momento, dunque, non arriva alcun ulteriore aiuto al settore automotive. A questo punto si attendono anche le reazioni da parte dei costruttori e delle associazioni di categoria. UNRAE, in particolare, da tempo richiede un intervento da parte del Governo per rilanciare gli incentivi per la fascia 61-135 g/km di CO2. Certo, adesso si apre la discussione in Parlamento e potrebbe arrivare un emendamento dell'ultimo minuto prima della conversione in legge. Tuttavia, viste le difficoltà con cui è stata trovata una quadra su tutte le altre disposizioni, non è detto che questo possa essere possibile.
Comunque, nel testo della bozza finale del Decreto c'è un riferimento alla mobilità sostenibile. Infatti, all'interno dell'articolo 51 (Disposizioni urgenti in materia di trasporto pubblico locale) troviamo uno stanziamento di 50 milioni di euro che servirà per finanziare progetti legati allo sharing.
Al fine di consentire una più efficace distribuzione degli utenti del trasporto pubblico di linea, nonché di realizzare un più idoneo raccordo tra gli orari di inizio e termine delle attività economiche, lavorative e didattiche e gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano, tenuto conto delle misure di contenimento individuate con i provvedimenti di cui all'articolo 2 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35, è istituito presso il Ministero delle infrastrutture e la mobilità sostenibili un fondo con una dotazione di euro 50 milioni per l’anno 2021.
Nello specifico, 35 milioni andranno alle imprese e alle pubbliche amministrazioni a patto che predispongano un piano per gli spostamenti casa-lavoro di dipendenti attraverso la nomina di un mobility manager. Fondi che serviranno per iniziative di car-pooling, di car-sharing, di bike-pooling e di bike-sharing.
Nel limite di 35 milioni di euro, di contributi in favore delle imprese e delle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 229, comma 4, del decreto – legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, che provvedano, previa nomina del mobility manager di cui al citato articolo 229, a predisporre, entro il 31 luglio 2021, un piano degli spostamenti casa-lavoro del proprio personale che possa contribuire alla realizzazione delle finalità di cui al presente comma; tali contributi sono destinati al finanziamento, nei limiti delle risorse disponibili, di iniziative di mobilità sostenibile, incluse iniziative di car-pooling, di car-sharing, di bike-pooling e di bike-sharing, in coerenza con le previsioni dei piani degli spostamenti casa – lavoro adottati entro il termine del 31 luglio 2021.
I restanti 15 milioni di euro saranno destinati agli istituti scolastici che dovranno anche loro nominare un mobility manager per redigere un piano degli spostamenti casa-scuola-casa del personale scolastico e degli alunni attraverso iniziative di pedibus, di car-pooling, di car-sharing, di bike-pooling e di bike-sharing.
Nel limite di 15 milioni di euro, di contributi in favore degli istituti scolastici di ogni ordine e grado che provvedano, previa nomina del mobility manager scolastico di cui all’articolo 5, comma 6, della legge 28 dicembre 2015, n. 221, a predisporre, entro il 31 luglio 2021, un piano degli spostamenti casa-scuola-casa del personale scolastico e degli alunni, che possa contribuire alla realizzazione delle finalità di cui al presente comma; tali contributi sono destinati al finanziamento, nei limiti delle risorse disponibili, di iniziative di mobilità sostenibile, incluse iniziative di pedibus, di car-pooling, di car-sharing, di bike-pooling e di bikesharing, in coerenza con le previsioni dei piani degli spostamenti casa – scuola - casa adottati entro il termine del 31 luglio 2021.
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Commenti
Ma sinceramente non amo fare polemiche o sceneggiate, semplicemente non metterò mai più piede in quella concessionaria né la
consiglierò
Dovevi fargli presente la cosa e vedere come reagivano
se ti piace pedalare su un cancello di 20kg con il movimento centrale in plastica e il cambio shimano acera allora puoi benissimo andare in discarica e prenderla gratis da li la bicicleta senza buttare via i soldi.
Non ridurrei il tutto ad avere auto più fighe.
L’obiettivo credo sia quello di svecchiare le auto che circolano, abbassare le emissioni, ridurre i consumi, aumentare la sicurezza, e aiutare chi ha la necessità di cambiare auto in un momento di crisi.
Di conseguenza mantenere un po’ le vendite di auto, perché le case già guadagnano dalla vendita dell’auto a prezzo pieno, così concessionari&co si sono fatti i soldi della vendita più il bonus.
Tanto valeva fargli un bonifico
Mi è sempre sembrato un bonus pubblicizzato come occasione per prendere una nuova auto con un piccolo sconto in più..
Però magari sbaglio io eh
Guarda non metto in dubbio, ma ti garantisco che con altri marchi ho avuto lo stesso identico preventivo sia con bonus che senza.
Semplicemente mi veniva scontata di più o di meno l’usato che davo indietro
Basta incentivi, siamo stufi.
Vogliamo la macchina nuova gratis e basta.
Lo hanno incentivo auto perché è sull'auto. In nessuna intervista nessuno ha mai negato che fosse un incentivo per il settore in crisi. Se lo scopo fosse l'ambiente basterebbe raddoppiare la benzina con sgravi a chi la usa per lavoro, come nel settore autotrasporti.
Nonnnascondiamoci dietro un dito...
Sucesse già anche coi famosi incentivi alla rottamazione una ventina di anni fa. Acquistai la mia alfa con 0 sconto concessionaria, ma con incentivo alla rottamazione.
Se l'auto prima degli incentivi costa uguale all'aito dopo gli incentivi (perché questi ultimi se li sono fagocitati le concessionarie), mi spieghi io acquirente che spinta in più avrei ad acquistare visto che il prezzo è sempre lo stesso?
Perché lo hanno chiamato incentivo all'acquisto di auto elettriche? Chi è che acquista? Il consumatore o la concessionaria?
Se fosse come dici tu lo avrebbero chiamato incentivo alle concessionarie...
L'uso delle auto lo disincentivi togliendo il motivo primario per cui si usano (recarsi al lavoro), non potenziando i mezzi pubblici, che non vuol dire nulla visto che in una piccola città l'unico potenziamento disponibile è il teletrasporto.
4k per una bici XD
Piuttosto li regalo al primo che passa.
È sempre stato esplicito che fosse un bonus per gli operatori del settore e non per i clienti. Non l'hanno proprio MAI nascosto.
Chi doveva comprare l'auto l'ha fatto con gli incentivi di agosto 2020, per esperienza posso dire che anche con gli incentivi ultimamente il mercato è andato molto a rilento.
Su macchine piccole è impossibile quello che dici tu. In quanto è obbligatorio uno sconto di almeno 2440€.
Mi sembra normale un bonus per l'automotive serve ad aiutare le concessionarie e le case automobilistiche dove lavorano decine di migliaia di persone in Italia. Non credo fosse per aiutarci ad avere auto più fighe.
Avrebbero dovuto trovare un modo per un passaggio diretto da stato ad acquirenti per questi bonus, così un buono nato per aumentare le vendite e venire incontro ai cittadini si è trasformato in un sostegno alle concessionarie
Girato per varie concessionarie, a parte le solite prese in giro da “venditori”, in 7 su 10 hanno fatto proprio il giochino di scontate solo il bonus
Tu o vw?
le concessionarie in un modo o nell'altro ci guadagnano sempre..anzichè foraggiare con incentivi fasulli le auto endotermiche, se davvero vogliono farci passare all'elettrico che finanzino solo quel settore...
confermo quanto detto sopra da mansell , ho comprato un'auto nuova, senza rottamazione della vecchia (l'ho venduta per conto mio perchè incidentata) e mi ha fatto lo stesso prezzo, se non meno di gente che ha comprato usufruendo degli incentivi o agevolazioni varie.
Il tuo ragionamento ha perfettamente senso però bisogna considerare che pagare le casse integrazioni ha un costo, quindi bisogna cercare di non far fallire le aziende. Ovviamente gli incentivi dovrebbero essere al massimo di 700 euro, non le cifre astronomiche che hanno regalato finora.
Hai mai comprato un auto nuova ultimamente ? Non credo proprio
Il corriere dice che verranno rifinanziati
Come hanno già scritto altri:
PRIMA: costo auro 20000-sconto concessionario6000= prezzo finale auto 14000
ADESSO: costo auto 20000-incentivo statale 6000=prezzo finale auto 14000
vantaggio per il cliente 0 vantaggio per la concessionaria: 6000
Si trova tutto invece basta spendere. Sopra i 4000€ è tutto disponibile in pronta consegna. Se vuoi una aethos della specialized basta portare l'assegno al negozio
Le biciclette di media o alta qualità sono diventate introvabili. Anche andando direttamente dai produttori, consegne previste per il 2022
Capirai che perdita, quello che “toglievano” grazie agli incentivi te lo “rimettevano” fra interessi e rincari vari sui listini.
ma questi sono del mestiere? per quello tutti comprano bitcoin
Non l'avrei comprata comunque.
Si sa qualcosa di eventuale nuovo buono biciclette?
Proprio sul più bello, stavamo per diventare il paese con più auto pro-capite in Europa con suv in ogni angolo e adesso si spinge sul car sharing... Sto soffrendo.
Bene.
Meno finanziamenti alle auto e più soldi per infrastrutture ciclabili, miglioramento della rete ferroviaria e del trasporto pubblico. Bisognerebbe disincentivare il più possibile l’uso delle auto, non il contrario (ovviamente dando servizi alternativi). Così teniamo i soldi in Italia e non li regaliamo alle multinazionali