
27 Aprile 2020
17 Marzo 2020 156
L'emergenza sanitaria della pandemia del Coronavirus si concentra prevalentemente all'interno degli ospedali e nelle terapie intensive. Per supportare al meglio i pazienti, soprattutto quelli più gravi, servono molti respiratori che stanno iniziando a scarseggiare negli ospedali. Per fronteggiare la mancanza di questi dispositivi fondamentali per salvare le vite umane, il Governo inglese ha avuto un'idea e cioè di chiedere a costruttori come Ford, Jaguar Land Rover e Honda di contribuire a realizzare attrezzature sanitarie, compresi i respiratori.
Un appello a cui ha già risposto positivamente Jaguar Land Rover, che ha fatto sapere che farà il possibile per supportare la gente in questi momenti difficili. Ford, dal canto suo, ha sottolineato che sta valutando la richiesta. In Inghilterra il costruttore americano gestisce due fabbriche che costruiscono motori e che nel 2019 hanno prodotto 1,1 milioni di unità. Uno dei due siti, a Bridgend in Galles, dovrebbe chiudere quest'anno.
Honda, che ha costruito poco meno di 110.000 automobili nella sua struttura di Swindon in Inghilterra lo scorso anno, ha affermato di essere stata incaricata dal Governo inglese di esplorare la fattibilità della realizzazione dei respiratori. Non è chiaro, comunque, come un produttore di automobili possa iniziare a costruire attrezzature mediche specializzate ma l'idea del Governo inglese è sicuramente molto interessante.
La difficoltà maggiore, infatti, risiede nella conversione delle linee produttive. Questi dispositivi medici sono molto delicati ed è necessario che funzionino correttamente. Un progetto fattibile ma che, tra riconversione delle linee produttive e formazione del personale, potrebbe richiedere alcuni mesi, forse troppi vista l'attuale emergenza.
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Commenti
Grazie per le informazioni.
DROPLET. la dinamica della trasmissione avviene attraverso gocce di acqua che trasmettono i germi nell’aria quando la fonte e il paziente sono vicini; es trasmissione starnutendo, parlando e tossendo si espirano goccioline contenenti il virus della dimensione di 5 micron e le mascherine FFP2/FFP3 proteggono fino 0,6 micron quindi direi che sono sufficienti come dicono i medici.
Mentre se il virus venisse nebulizzato in aria non ci sono mascherine che tengano ma è un altro discorso.
https://irp-cdn.multiscreensite.com/9ded6d16/docs/1.4031549..pdf
https://www.quirumed.com/it/emergenza/maschere/mascherine-antivirus
Va bene grazie per la risposta
Credo che stiamo facendo un attimo di confusione: Android auto non lo adottano più per una questione di politica commerciale che altro non voler avere a che fare con Google, continuare a voler proporre pacchetti dei prezzi altissimi con le mappe proprietarie, creare fidelizzazione cosa che con la standardizzazione che potrebbe portare Android auto verrebbe meno dubito che un pezzo di elettronica con un software standard sia difficile da montare.
per quanto riguarda gli investimenti si chiaramente non sono investimenti che si ammortizzano mano anche detto che sono ammortizzamento che debbano fare, se lo stato ti impone qualcosa lo fa mettendo tutti nelle condizioni di poterlo fare mediante anche la collaborazione di interesse del settore.
insomma potrebbero dire ai produttori di automobili di mettere a disposizione locali e manodopera non specializzata e ai produttori di macchinari farmaceutici di andare in quei locali che sono vuoti, usare quello che può servire, portarci il resto se dividere i cani officina e dirigenti tra gli stabilimenti e formare quanto meglio possibile per i compiti minori quelli che ti offre l'azienda di automobili.
Per quanto riguarda la temporaneità si va bene la collaborazione potrebbe continuare si fa male dubito che lo stato abbia imposto senza un corrispettivo economico sufficiente se non altro perché altrimenti non accettano.
ma tu ci hai mai lavorato nel settore autonotive?!?!?
è un settore completamente a se, molto conservatore (guarda quanto tempo ci hanno messo a implementare tecnologie come AndroidAuto quelli dToyota o BMW) con un inerzia enorme dovuta alla lunghissima catena di comando.
E poi non hanno assolutamente i macchinari produttivi adatti.
infine quanto credi possa costare smantellare le attuali linee produttive (per poi risistemarle tra 1 anno) ?!?!
Guarda se l'avesso chiesto ad un produttore di elettromestici tipo Whirlpool.....anche anche
ma un costruttore di auto non ha nulla in casa per fare quello che serve
banalmente non hanno nemmeno macchinari per piegare le lamiere e fare gli armadi che conterranno i macchinari, tutti i pezzi che montano gli arrivano fatti da fuori, loro hanno solo i bracci robot per sostenerne il peso durante il montaggio
Gli inglesi hanno smantellato l'industria pesante che è inquinante e a basso margine di guadagno, quelle mediche specialistiche le hanno mantenute.
Poi la proprietà delle aziende conta fino ad un certo punto: lo stato paga la concessione temporanea dei brevetti ad un privato e ci guadagna chi li vede perché viene pagato e viene tutelato dal fatto che la concessione è temporanea, e l'azienda che li prende in gestione non dovrà rimetterci troppo (considerando che non credo che in molti compreranno auto con i concessionari chiusi e il traffico bloccato).
Poi anche il fatto dello smantellamento fino ad un certo punto, la smiths medicali ha un impianto nel Kent, e se sono smantellati bisognerebbe capire cosa ci facessero delle fabbriche Honda, jaguar, Rover e Ford.
Gli inglesi hanno una lunga tradizione di cogestione pubblico privato, arrivando a fare gestire da privati perfino la marina di guerra (corsari e compagnia delle Indie)
Fino ad un certo punto è sovrano, gli inglesi ci hanno fatto una rivoluzione nel XVII secolo per limitare gli abusi su persone e proprietà.
Rispondevo a Simone che faceva notare che i produttori attuali non sarebbero stati contenti di cedere tecnologia in tempi di emergenza col timore di avere concorrenti in tempi normali, dicendo appunto perché esistono i brevetti lo stato può imporre la concessione per un tempo limitato all'emergenza e non dopo. Oppure può imporre l'affitto dei locali a aziende sanitarie così che non si abbia travaso di conoscenze, sempre che questi abbiano personale in esubero per gestire in impianto in più.
Lo stato non è al di sopra delle leggi, specie quello inglese. E gli espropri vanno lautamente pagati dallo stato. Per cui anche volendo ammettere che (e penso sia quello che faranno) che sia lo stato a pagare i brevetti lo farà per una concessione temporanea a breve termine per risparmiare e per garantire le aziende sanitarie.
in cina primi casi a novembre ed oggi ancora non sono fuori ... e questi sono i dati di regime per cui poco attendibili
Dimentichi che lo stato è sovrano, se ti ordina di produrre devi produrre, i brevetti devono essere concessi e comunque possono essere espropriati o semplicemente violati.
lo stato Francese o TEdesco potrebbero farlo...lo Stato UK ha privatizzato TUTTO e non ha risorse ne know-how da mettere in gioco. Poi se vogliamo aggiungere che sono decenni che hanno smantellato l'industria prima metallurgica pesante, poi manufatturiera UK.....c'è rimasto ben poco
https://uploads.disquscdn.c...
A quanto pare hanno produttori in casa, se i componenti esistono basta l'assemblaggio di componenti, se non esistono si possono liberare i produttori di componentistica dall'onere di assemblare e quindi velocizzare la produzione dei componenti.
su quanto sei contenta la Philips o altri produttori si può sempre ipotizzare che in realtà ciò che mettono a disposizione le case automobilistiche siamo solamente capannoni operai mentre i brevetti progetti direzione rimangano proprietà delle aziende d'origine.
Quando l'olivetti impianto una fabbrica a Pozzuoli si appoggiò ai locali della Pirelli ma a parte l'affitto dei capannoni della Pirelli non è che dopo ebbe le capacità di mettersi a produrre macchine da ufficio, esistono i brevetti a tutelare per cui se anche le industrie automobilistiche acquisissero le capacità se volessero continuare dovrebbero pagare i brevetti a chi di dovere che potrebbe anche non concedergleli o farlo a un prezzo salato
La usano perchè non hanno di meglio
Beh posso capire la questione chimica ed è sicuramente più utile produrre ventilatori... Ma quali sono queste aziende? aziende già presenti sul settore? Pensi che philips sia disposta a far produrre un impianto simile al proprio?
Poi per produrre così tante macchine c'è bisogno di un aerea industrializzata che abbia un firo nel settore dell'elettronica, uno dei motivi per cui è molto difficile evitare di non produrre in cina o vietnam o simili, perchè fai difficoltà a trovare 20 30 mila viti di piccole dimensioni, oppure migliaia di componenti elettroniche in pochi giorno, infatti nel settore elettronico in italia la maggior parte delle aziende è specializzata in servizi per altre imprese, progettazione o produzzione per settori altamente specifici. Dove le mettono le macchine litografiche? Gli assemblatori e tutti gli altri componenti?
Forse avrebbe senso se fanno arrivare i componenti da aziende del settore e loro li assemblano solo(quindi magari comprando l'elettronica già assemblata e tutti gli altri componenti)
Se anche l'estate diverse attenuare il problema (e ci sono buone speranze che lo faccia) il prossimo inverno tornerà e per allora i vaccini saranno se va bene in fase di sperimentazione avanzata per cui... Poi non credo che le aziende vengano lasciate sole, se lo ha chiesto lo stato non vedo perché non debba lo stato fornire consulenze prese da aziende del settore medico
Perché i ventilatori sono molto più utili delle mascherine, i primi sono una soluzione, gli altri un palliativo.
Dubito che le aziende vengano lasciate sole, se lo stato chiede ad aziende di auto di mettere a disposizione locali è ovvio che fornirà supporto mediante un coordinamento con aziende o esperti del settore.
Non ci vuole molto prima delle gite mondiali a trasformare fabbriche di macchine da cucire in fucine per armamenti...
Non devono fare prodotti innovativi, solo mettere in pratica progetti già esistenti...
Temo che invece nelle sue fiera di possa fare ben poco, non essendo attrezzate con impianti di smaltimento scorie (ciminiere, catalizzatori, filtri, trattamento delle acque reflue), non avendo sistemi di riduzione del rumore, ed essendo dislocate su terreni non industriali troppo vicini agli abitati.
E poi tutte e guanti sono in plastica, un impianto petrolchimico con le sue tubature e i suoi silos non è affatto più veloce da realizzare
Il mondo è già pieno di ingegneri non ingegnosi...
Ducati, soldi buttati...
Dipende quanto lunga la vogliono tirare, si parla di fine 2020...
Novembre/Dicembre...
In Italia abbiamo già un azienda che li fa, non so li in Inghilterra
Essendo dispostivi medicali, la vedo dura convertire un azienda che fa tutt'altro... In poco tempo oltretutto
Ridurre.
Le polveri sottili invece fanno da carrier. In pratica facilitano il trasporto.
In tempo normale se muore uno a causa tua è inaccettabile, in tempi di crisi se muoiono 5 a causa tua è un caso sfortunato, ma quei 95 che si sono salvati sarebbero morti altrimenti.
Stupenda, sappi che me la segno
Il fatto di non saper compilare un certificato medico telematico non è grave, nè irrisolvibile nè importa alla fine. Non credo servirà più di qualche giorno per insegnarglielo
Ridurre non è eliminare
Sai che novità, in Italia stiamo già provvedendo
Ma non ci doveva pensare l'immunità di gregge??
Hanno fatto uno studio e il caldo e l'umidità alta, riducono la diffusione
Sono comunque metalmeccanici, una cosa è produrre macchine, altra cosa è produrre pizze o merletti.
Optionals a pagamento?
Mah, che si parta in 250 e si finisca in 5 in 3-4 anni è ancora vero, ma è il modo che è sbagliato, non tanto la qualità dell'insegnamento.
Ci sono ambiti in cui serve assolutamente la pratica e un ponte con il mondo del lavoro. Non puoi uscire dopo 3-5 anni di ingegneria civile e non sapere come è fatto un cantiere, come funziona o dire agli operai che il cemento andrebbe bagnato esclusivamente con acqua nebulizzata perché così ti è stato detto. Il primo geometra (ma anche il primo muratore) ti ride in faccia e nonostante gli anni di studi sei più di intralcio che di aiuto.
Idem da quello che vedo in ambito informatico. Ho la fortuna che di aver fatto anche un post diploma che ha un approccio molto più pratico, ma se dovessi basarmi solo sul mio piano di studi universitario non sarei in grado di affrontare neanche una delle mansioni richieste dal mio lavoro. E sono cloud engineer, non lavoro in COBOL quindi niente roba old-style o di nicchia.
Per non parlare del modo di affrontare lo studio. Ho avuto colleghi, neodiplomati con doppia magistrale o simili che si cercavano per giorni paper universitari per capire il funzionamento, dal punto di vista teorico, di uno strumento che avrebbero usato per fare X o Y (parlo di GIT o Docker, nulla di incredibile).
Accettato il fatto che al giorno d'oggi ci sia bisogno di tanta gente preparata si, ma anche sempre disposta a studiare e aggiornarsi e considerato il fatto che la laurea è ormai necessaria per lavorare e ha perso ogni forma di collegamento con l'ambizione culturale direi che un approccio diverso, più pratico, sarebbe molto meglio.
PS Buttarci dentro un po' di soft skill così non ti trovi ingegneri che non sono in grado di rispondere al telefono, scrivere una e-mail o parlare in pubblico sarebbe carino
La mia questione era sul cosa produrre non su quale stabilimento usare.
Infatti, ormai la laurea (specie la triennale) è equiparata ad un diploma leggermente più difficile, non è come la vecchia laurea magistrale a ciclo unico, in cui si entrava in 200 e si usciva dopo 5 anni in 20, i migliori del corso. Adesso è diventata come le superiori, è scesa tantissimo come qualità di insegnamento, c'è poco da fare. Si salvano veramente poche facoltà, giusto quelle di ingegneria (e neanche tutte), medicina, veterinaria e farmacia. Le altre sono totalmente inutili.
Ho fatto ingegneria civile con profilo professionalizzante e, ai primi praticantati, mi sono reso conto di aver buttato 3 anni di vita.
Ora studio informatica, ma lavoro anche. Ormai guardo la laurea solo come un pezzo di carta che ti apre qualche porta, ma il suo valore è prossimo allo zero.
A differenza di un tempo un laureato non finisce per fare ricerca, ma, nel nostro caso, non è neanche in grado di fare un lavoro e ha delle nozioni che spesso sono vecchie e poco utili. O rivoluzioniamo il mondo universitario mettendo la parte le sviolinate su "ingegneri invidiati in tutto il mondo" o ci arrendiamo all'idea che è solo un modo per far perdere un po' di tempo a giovani che altrimenti sarebbero senza occupazione.
Ottimista. Però pare che neanche il caldo migliori la situazione quindi io penso che andremo molto lunghi.
Quindi ha imparato al leggere le tabelline e ha gia cambiato idea quando a visto che anche gli inglesi muoiono sul serio e l'oms ha detto che purtroppo la sars non fa sconti e sono a rischio anche giovani e bambini
https://uploads.disquscdn.c...
Ma Johnson non puntava ad una bella epidemia nazionale per sfoltire un po' i ranghi dei pensionati? Con i respiratori rischia che poi gli sopravvive troppa gente...
Cheers
Lo diceva anche un mese fa
Quindi medici e infermieri la usano perché fa figo?
Fanno più che bene tanto se si ferma la produzione di auto per un po non muore nessuno (rendiamoci conto ci sono più auto prodotte che persone potremmo farne almeno di produrle per altri 20 anni). Stessa cosa dovvrebbe fare il governo italiano
E credo sia esattamente questa la richiesta, le aziende in questione forniranno gli stabilimenti momentanei e verranno aiutate a da altri nell'allestimento delle linee
Si cosa basi che duri anche meno di 1 mese?
Da sempre.
L'hai scoperto ora?
Presi singolarmente. Ma magari, in 4 si aiutano l'un l'altro e ce la fanno.
Certo. Concordo.
Solo un bambino può credere a una baggianata colossale come questa notizia.
Meglio che restava a fare "adioline e rasoi elettrici".
I produttori di auto si..hanno proprio gli stessi maccchinari e la tecnologia dei produttori di respiratori..identici
I produttori di pizze surgelate si..hanno proprio gli stessi maccchinari e la tecnologia dei produttori di auto..identici
Jaguar Land Rover sono marchi inglesi con fabbriche in UK, ma honda e ford no, potrebbero dire picche