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Auto elettrica: cosa succede quando la batteria si scarica?

Quanta strada si può ancora percorrere con un'auto elettrica quando l'indicatore di autonomia segna 0? Ecco cosa ha scoperto l'ADAC

Auto elettrica: cosa succede quando la batteria si scarica?
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 25 set 2025

Stiamo affrontando un lungo viaggio in auto elettrica e l’indicatore della carica della batteria inizia ad avvicinarsi pericolosamente a livelli molto bassi. In queste situazioni può scattare l’ansia da autonomia, soprattutto se non siamo sicuri di trovare rapidamente una colonnina per ricaricare. Ma cosa succede quando la batteria arriva a livelli molto bassi e soprattutto se l’indicatore arriva a 0, possiamo ancora continuare e se si per quanto? Domande a cui ha voluto dare una risposta l’ADAC (Automobile Club Tedesco).

Sebbene le auto elettriche oggi offrano un’autonomia piuttosto buona e sebbene l’infrastruttura di ricarica pubblica continui a crescere, la cosiddetta ansia da autonomia gioca ancora un ruolo. L’ADAC ha quindi verificato se le auto elettriche forniscono un segnale di avvertimento sufficiente ad avvisare gli automobilisti che l’auto è entrata in “riserva” e se è possibile ancora accedere a una riserva di energia “nascosta”.

COSA SUCCEDE QUANDO SI RIMANE A SECCO?

In realtà, chi conosce bene le auto elettriche sa che quando la batteria indica 0 in realtà c’è ancora una piccola riserva di energia di emergenza che dovrebbe aiutare a raggiungere una colonnina. Ma quanto può percorrere l’auto con questa energia residua? Per questo test, sei diverse auto elettriche sono state testate simultaneamente presso il sito di prova dell’ADAC a Penzing, in Baviera. Il risultato? Tutte e sei le auto si sono comportate in modo simile fino all’esaurimento dell’energia. Tuttavia, ci sono delle differenze nel momento in cui si è arrivati a 0 e negli avvertimenti.

I veicoli sono stati utilizzati con una carica della batteria tra il 20 e il 30% e poi è iniziato il test sulla pista di prova dell’ADAC, fino a quando la batteria non si è scaricata. Il primo avviso arriva abbastanza presto nella maggior parte delle auto (sulla KIA EV6 al 18% ad esempio come da grafico di sinistra nell’immagine), quando il display mostra un’autonomia compresa tra 40 e 80 km o una carica della batteria compresa tra il 15 e il 20%. Spesso, il simbolo della batteria diventa arancione o compare un messaggio: “Batteria scarica" ​​o “Ricaricare al più presto". Fino a questo momento, non si notano effetti particolari sulla guida.


Se si continua a guidare senza ricaricare, gli avvisi aumenteranno, anche con notifiche acustiche. A seconda del modello, la grafica del display può cambiare e i promemoria saranno più incisivi . Alcuni veicoli suggeriscono anche misure di risparmio energetico come il passaggio alla modalità Eco o la riduzione del riscaldamento o dell’aria condizionata. Durante questa fase, l’auto può ancora essere guidata in modo quasi normale. Solo in caso di forte accelerazione si nota una riduzione della potenza disponibile.
Non appena il livello di autonomia scende a una cifra, molti veicoli riducono notevolmente le loro prestazioni. L’auto può comunque essere ancora guidata. Alcune vetture mostrano sul display il simbolo della tartaruga. La BYD Seal testata mostrava solo dei trattini al posto dell’autonomia residua al 5% di carica, mentre gli altri veicoli di prova contavano l’autonomia fino a zero.

UNA PICCOLA RISERVA DI ENERGIA

Arrivate a 0, le auto elettriche non si spengono ma possono comunque contare su di una piccola riserva di energia. Nel test, sono stati percorsi tra i 15 e i 20 km (come sul grafico di destra nell’immagine). In questo scenario, la potenza a disposizione è ancora più bassa e quindi la guida può diventare più difficile. ADAC comunque evidenzia che questa riserva deve essere utilizzata solo in caso di emergenza in quanto bisogna essere pronti al fatto che il veicolo può spegnersi in qualsiasi momento. Quindi bisogna ricaricare al più presto o se non ci sono colonnine parcheggiare per evitare problemi di stop in mezzo al traffico. La riserva di energia e quindi la percorrenza extra può variare molto anche in base all’età della batteria, al clima (con il freddo sarà inferiore) e in base alla tipologie di strade (eventuali salite potrebbero rappresentare un problema).

E SE SI RIMANE A SECCO?

L’auto elettrica non può essere spinta o trainata visto che il ​​motore elettrico potrebbe generare tensione e danneggiare l’impianto elettrico. Per questo va sempre chiamato un carro attrezzi avvisando, però, che si deve trasportare un’auto elettrica perché la vettura va caricata sul mezzo di soccorso e non trainata. In alternativa si può puntare sulla ricarica mobile offerta da alcune aziende in alcune città per rifornire quanto basta la vettura per recarsi ad un punto di ricarica vero e proprio.

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