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Auto elettrica: italiani interessati ma non troppo. FIAT il marchio preferito

Un rapporto BearingPoint mostra la percezione dell'auto elettrica nei mercati chiave di Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Stati Uniti e Cina.

Auto elettrica: italiani interessati ma non troppo. FIAT il marchio preferito
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Giuseppe Cutrone
Giuseppe Cutrone
Pubblicato il 10 giu 2025

BearingPoint ha reso noti i dati del nuovo E-Mobility Trend Barometer 2025, l’indagine che punta l’accento sulla mobilità elettrica in sei mercati chiave, ovvero Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Stati Uniti e Cina.

Lo studio è stato condotto per la prima volta su scala internazionale e mette in evidenza le difficoltà delle auto elettriche nel nostro Paese. L’Italia si colloca infatti fra la nazioni che hanno minore familiarità con i veicoli elettrici, al punto che solo il 19% dei connazionali intervistati ha dichiarato di aver guidato almeno una volta un’automobile senza motore termico, a fronte del 31% dei francesi e del 26% dei tedeschi, per non parlare poi dei cinesi per i quali la quota sale al 68%.

ITALIANI POCO APERTI AGLI “ACQUISTI ELETTRICI”

Nonostante le scarse o nulle esperienze con la guida a zero emissioni, il 24% degli italiani si dice intenzionato a scegliere un modello elettrico come prossimo acquisto. In questo caso l’Italia si posiziona in linea con gli altri paesi europei, affiancandosi al Regno Unito, anch’esso al 24%, e alla Francia, dove il 27% degli intervistati si è detto interessato ad acquistare un’auto elettrica. La stessa domanda ha visto il parere favorevole del 31% degli statunitensi, mentre si conferma fuori scala la Cina, dove la percentuale di gente interessata ad acquistare un nuovo modello elettrico arriva al 73%.

L’incertezza e l’approccio “scettico” degli italiani si conferma nel 44% dei casi in cui gli intervistati si è detto poco propenso ad acquistare un modello elettrico, mentre il 32% ha dichiarato senza incertezza che non acquisterà un veicolo di questo tipo.
Il rapporto ha proposto agli interpellati di indicare il motivo principale che li porterebbe ad acquistare un’auto elettrica. Per il 42% degli italiani la ragione primaria è l’attenzione all’ambiente, un valore che si conferma il più alto tra i pasi occidentali oggetto delle interviste. Al secondo posto, con il 18% delle risposte, ci sono invece i costi di gestione contenuti rispetto ai veicoli tradizionali, mentre il 14% ha addotto come motivazione l’interesse per l’innovazione tecnologica, seguiti dal 12% che hanno sottolineato i vantaggi derivanti dai benefici fiscali legati alle elettriche.

IL PREZZO DELLE ELETTRICHE L’OSTACOLO PRINCIPALE

Considerato che comunque un certo interesse per le auto a zero emissioni da parte degli italiani esiste, viene da chiedersi come mai ci sia una sorta di freno a passare dalle intenzioni all’acquisto vero e proprio di un veicolo di questo genere. Ebbene, secondo l’indagine lo scoglio principale rimane il prezzo elevato delle auto elettriche, che rappresenta una vera e propria barriera per il 36% degli intervistati. Ad esso seguono la ridotta autonomia, indicata dal 25% del campione, e la scarsità di infrastrutture per la ricarica, ragione indicata nel 18% delle risposte.
Il prezzo d’acquisto ritenuto troppo alto mette d’accordo un po’ tutti gli europei e gli americani con l’eccezione dei soli cinesi, dei quali solo il 12% si preoccupa dei listini.

FIAT IL MARCHIO PREFERITO DAGLI ITALIANI

L’indagine di BearingPoint ha preso in esame anche i marchi automobilistici preferiti dagli italiani nel caso in cui dovessero acquistare un veicolo elettrico. Il 65% degli intervistati si dichiara interessato a prendere in considerazione il gruppo Stellantis, con l’italiana FIAT scelta dal 30% del campione. Ciò non impedisce però una certa apertura verso altri marchi esteri e in particolare verso Tesla, che ha raccolto il 16% delle preferenze, seguita dai marchi coreani e cinesi.
La situazione non cambia di molto nemmeno in Francia e in Germania, dove riscuote maggior fiducia il gruppo Volkswagen. Tesla domina invece nelle preferenze indicate dagli americani, mentre l’80% degli intervistati cinesi è intenzionato a prendere in considerazione i costruttori nazionali.

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