Micro, pressing sull'Unione Europea: sussidi anche per le microcar
Anche le microcar devono essere incentivate per una transizione verso una mobilità davvero sostenibile

Se l'Unione Europea vuole portare avanti una transizione verso una mobilità davvero sostenibile deve includere anche i veicoli di categoria L7e nei programmi di incentivazione. Micro Mobility, l'azienda svizzera che produce il ben noto quadriciclo elettrico Microlino che abbiamo avuto modo di provare da poco, fa sentire la sua voce, chiedendo all'UE di inserire queste piccole vetture nel calcolo della flotta CO2 e nei programmi di incentivazione per consentire una transizione verso una mobilità sostenibile, efficiente e realistica. I tempi di questa richiesta non devono stupire in quanto, come sappiamo, da poco è iniziato il "Dialogo Strategico" tra l'UE e l'industria del settore per andare a creare un piano di rilancio per l'industria auto.
LA RICHIESTA
Le auto elettriche, siano esse piccole utilitarie o SUV da 2,5 tonnellate, beneficiano di sovvenzioni indirette attraverso il calcolo della flotta CO2, garantendo ai produttori vantaggi finanziari di diverse migliaia di euro per veicolo. Tuttavia, le micro car della categoria L7e sono completamente escluse da questi incentivi, nonostante consumino meno della metà delle risorse di un'auto elettrica convenzionale grazie al loro peso ridotto e alle batterie di piccole dimensioni. Questa disparità strutturale impedisce loro di affermarsi sul mercato, sebbene potrebbero sostituire in modo efficiente fino al 70% degli spostamenti quotidiani in auto.
L'azienda ricorda come i quadricicli rispondano perfettamente alle esigenze medie di mobilità dei cittadini europei che percorrono giornalmente circa 30 km, spesso da soli.
Un SUV da 2,5 tonnellate è inefficiente e spreca risorse. I veicoli più piccoli ed efficienti della categoria L7e, perfetti per queste distanze quotidiane, vengono sistematicamente ignorati.
La società svizzera aggiunge pure che gli studi dimostrano che veicoli come la Microlino non solo occupano meno spazio e consumano meno energia, ma generano pure il 90% in meno di polveri sottili rispetto ad un SUV. Inoltre, la categoria L7e è una classe di veicoli esclusivamente europea, una grande opportunità per sostenere le aziende locali e l’innovazione.
La Microcar Coalition esorta i decisori politici a porre fine alla disparità di trattamento tra le microcar e i grandi veicoli elettrici. Le microcar offrono il più alto potenziale di sostituzione delle auto convenzionali, riducendo di oltre la metà l’impr onta ecologica. Se l’Europa prende sul serio la transizione della mobilità, le microcar devono finalmente essere integrate nel calcolo delle flotte CO2.
A marzo, con la presentazione del piano automotive, scopriremo se l'UE avrà deciso di dare maggiore peso a questa categoria di vetture.
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