Intervista Michelin | Pneumatici invernali o all season: chi li deve montare?
Abbiamo parlato dell'evoluzione del mercato degli pneumatici invernali

Con la stagione fredda arrivano anche gli obblighi di dover disporre delle dotazioni invernali sulle proprie auto. Obbligo che, comunque, ricordiamo riguarda solamente alcune strade. Il clima però sta cambiando molto e gli inverni oggi sono molto meno rigidi di quelli del passato. Anzi, in alcune zone del Paese il ghiaccio e la neve sono diventati sempre più rari. Questo ha portato alla crescente diffusione degli pneumatici all season o 4 stagioni che garantiscono buone prestazioni anche con le basse temperature e che soprattutto sono in regola con la normativa tutto l’anno.
Michelin è una delle aziende più importanti che operano nel settore degli pneumatici e offre ai clienti una vasta scelta di gomme invernali o 4 stagioni per accontentare tutte le esigenze.
Il mercato degli pneumatici negli ultimi anni sta cambiando molto. In tema stagione fredda, gli pneumatici all season stanno diventando sempre più interessanti e guardando in generale, le auto sempre più pesanti, l’avvento delle elettriche e la ricerca di maggiore sostenibilità, hanno portato le aziende a riprogettare gli pneumatici.
Di questa evoluzione ne abbiamo parlato con Michelin.
INVERNALI O ALL SEASON?
Questa è una domanda che si fanno sempre più persone. Michelin ci racconta che i principali vantaggi degli pneumatici all season sono la praticità e l’economia. Grazie a questi pneumatici, che sono utilizzabili tutto l’anno rispettando le normative presenti su diverse strade in cui è richiesto l’equipaggiamento con dispositivi invernali durante il periodo freddo, si può evitare di ricorrere al cambio stagionale, risparmiando sui costi dovuti alla sostituzione e all’acquisto di altri 4 pneumatici.
La gamma all season Michelin è studiata per fornire ottime performance in condizioni tipicamente estive, oltre alle principali prestazioni legate a sicurezza e mobilità in inverno, come la frenata e la trazione su neve.
Il cambio stagionale delle gomme, però, ha un importante vantaggio. Infatti, consente di avere pneumatici in grado di offrire sempre le massime performance, sia in estate sia in inverno, non solo in termini di sicurezza e mobilità, ma anche parlando di handling e comportamento, prestazioni solitamente ricercate dai possessori auto sportive, ma anche berline e SUV.
COSA OFFRE MICHELIN PER L’INVERNO 2024?
L’azienda sottolinea che in Italia il mercato degli pneumatici invernali rimane sempre molto importante. Infatti, Michelin racconta che nonostante il forte impatto segnato dagli pneumatici all season dal loro avvento sul mercato, una buona parte degli automobilisti continua a necessitare del doppio treno, o a preferirlo.
Parliamo in particolare di quegli utenti che si trovano ad affrontare frequentemente condizioni invernali severe – ovvero con presenza di neve e ghiaccio – ma anche, più semplicemente, temperature rigide, indicativamente sotto i 7 gradi centigradi.
Per i clienti che hanno necessità di pneumatici invernali, Michelin propone la gamma Alpin, che si è appena rinnovata con il nuovo Alpin 7, dedicato alle vetture medie, compatte e crossover. A questo, si affianca la gamma Pilot Alpin e Pilot Alpin SUV, per i possessori di auto sportive, grosse berline e SUV, che ricercano il massimo delle performance anche in inverno.
COME SCEGLIERE LO PNEUMATICO PER LA PROPRIA AUTO?
Invernali o all season, la scelta ottimale per la propria auto è sempre difficile. Michelin suggerisce di porsi una semplice domanda.
Con quale frequenza mi trovo a guidare in condizioni invernali severe? E, per “severe”, non ci riferiamo solo alla presenza di neve o ghiaccio, ma anche temperature rigide, indicativamente al di sotto dei 7 gradi centigradi.
Se la risposta è “spesso”, allora la scelta migliore è optare per il cambio stagionale tra pneumatici estivi ed invernali. Se, invece, la risposta è “saltuariamente”, si può propendere per un pneumatico all season.
L’ELETTRICO È UN’OPPORTUNITÀ
L’elettrico ha potato la aziende che producono pneumatici a modificare la progettazione delle gomme per adattarle alle caratteristiche delle vetture a batteria che sono molto più pesanti e che dispongono di tanta coppia. Secondo Michelin, l’avvento delle BEV ha creato nuove opportunità. Un lavoro di sviluppo che è stato favorito dall’esperienza maturata in Formula E di cui l’azienda è socia fondatore.
Le auto elettriche sono più pesanti, con una maggiore coppia erogata tutta in partenza, ma sono anche più silenziose. Inoltre, ad oggi l’autonomia della batteria è ancora vista come un limite. Per queste ragioni richiedono pneumatici capaci di resistere a maggiori carichi e stress, più silenziosi e più efficienti a livello energetico. Caratteristiche che in realtà sono simili a quelle richieste dalle vetture ibride e che portano benefici anche su quelle a motore termico. Per questo tutti i pneumatici Michelin sono adatti a tutti i tipi di alimentazione: termica, ibrida ed elettrica.
LO SVILUPPO FUTURO DEGLI PNEUMATICI
Michelin ci anticipa qualcosa del futuro, sugli ambiti su cui si sta concentrando lo sviluppo dei nuovi pneumatici. L’azienda racconta che dopo aver lavorato per l’introduzione di una normativa a livello europeo che prevedesse l’obbligo di un test soglia per misurare le performance di aderenza sul bagnato a pneumatico usurato – attraverso il test di frenata, norma entrata in vigore a luglio 2024 – continua a lavorare per migliorare sia le performance, sia l’impatto ambientale dei suoi pneumatici.
In merito a quest’ultimo aspetto, ci stiamo muovendo su diversi assi. Dall’aumento della percentuale di materiali sostenibili – ovvero riciclati o provenienti da fonti rinnovabili – per arrivare al 100% entro il 2050, al miglioramento dell’efficienza energetica, fattore che porta benefici sui consumi di carburante dei veicoli termici ed ibridi, così come sull’autonomia di quelli elettrici. Inoltre, l’attenzione è rivolta anche a ridurre il particolato d’usura dei pneumatici causato dall’abrasione tra asfalto e pneumatico, per il quale si sta lavorando ad un ulteriore test insieme alle istituzioni europee.