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Auto, a settembre la produzione auto si è dimezzata: l'allarme di ANFIA

I numeri mostrano come il settore automotive italiano sia in forte difficoltà

Auto, a settembre la produzione auto si è dimezzata: l'allarme di ANFIA
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 11 nov 2024

Il settore automotive italiano è in difficoltà e ANFIA, associazione nazionale filiera industria automobilistica, lancia l'allarme chiedendo al Governo di rivedere la decisione di tagliare dell'80% il Fondo Automotive. I numeri, del resto, parlano molto chiaro. Secondo quanto comunicato, la produzione domestica delle sole autovetture a settembre 2024 ammontava a circa 25 mila unità, in calo del 50,5% rispetto a settembre 2023. Insomma, la produzione nazionale di auto si è dimezzata.

Guardando i numeri dall'inizio dell'anno, nel periodo gennaio-settembre 2024 sono state prodotte 256 mila autovetture, in diminuzione del 38,3% su gennaio-settembre 2023.

FORTE CALO DI TUTTA L’INDUSTRIA AUTOMOTIVE

Più in generale, sottolinea ANFIA, la produzione dell’industria automotive italiana nel suo insieme (autoveicoli, carrozzerie autoveicoli, rimorchi e semirimorchi e parti e accessori per autoveicoli e loro motori) ha registrato un calo del 30% rispetto a settembre 2023, mentre nei primi nove mesi del 2024 diminuisce del 19,6%.

L’indice della fabbricazione di autoveicoli (autovetture e i veicoli commerciali leggeri e pesanti) registra una variazione tendenziale negativa del 42,6% a settembre 2024 e diminuisce del 25,5% nei primi nove mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023; quello della fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirimorchi aumenta lievemente, dello 0,3%, nel mese e cresce del 9,5% nel cumulato, e quello della fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori risulta in calo del 16,9% a settembre e del 18,4% nel periodo gennaio-settembre 2024.

Il totale degli autoveicoli prodotti nei primi tre trimestri del 2024 sfiora le 474 mila unità, in calo del 27,6% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Andando avanti, l'associazione aggiunge che comparto produttivo automotive si colloca nel contesto di una produzione industriale italiana complessiva ancora in flessione a settembre 2024 rispetto ai livelli del nono mese dello scorso anno: l’indice della produzione industriale nel suo complesso, infatti, cala del 4% a settembre e chiude a -3,3% i primi nove mesi dell’anno in corso rispetto allo stesso periodo del 2023.

Invece, il fatturato dell’industria in senso stretto (escluso il comparto Costruzioni) registra una variazione negativa del 7,4% ad agosto 2024, (-7,6% sul mercato interno e -6,9% sui mercati esteri) e chiude i primi otto mesi dell’anno a -3,1% (-3,7% il mercato interno e -2% i mercati esteri).

A gennaio-luglio 2024, l’export di autoveicoli (autovetture e veicoli industriali nuovi) dall’Italia vale 1,7 miliardi di Euro, mentre l’import vale 2,9 miliardi di Euro. Gli Stati Uniti rappresentano, in valore, il primo Paese di destinazione dell’export di autoveicoli dall’Italia, con una quota del 19,4%, seguiti da Germania (15%) e Francia (11,3%). Nello stesso periodo, l’export della componentistica automotive vale 2,2 miliardi di Euro, con un saldo positivo di 595 milioni di Euro.

Bilanci, dunque, negativi. ANFIA aggiunge pure che il fatturato del settore automotive nel suo complesso presenta una flessione del 29,5% ad agosto (ultimo dato disponibile), a causa di una componente interna in calo del 30,6% e di una componente estera a -28,7%. Nei primi otto mesi del 2024, il fatturato cala invece dell’11,5% (-15,3% il fatturato interno e -7,8% quello estero).

Infine, il fatturato delle parti e accessori per autoveicoli e loro motori presenta una variazione tendenziale negativa del 21,8% ad agosto (-41,5% la componente interna e -5,4% la componente estera). Nel periodo gennaio-agosto 2024, l’indice del fatturato di questo comparto registra un decremento dell’11,5%, con un calo del 20,4% della componente interna e dello 0,6% della componente estera.

PREOCCUPAZIONE PER IL TAGLIO DEL FONDO AUTOMOTIVE

Come accennato all'inizio, l'associazione esprime forte preoccupazione per la decisione del Governo di tagliare dell'80% il Fondo Automotive. Scelta definita inspiegabile dato che le risorse stanziate erano finalizzate ad accompagnare la transizione del settore intervenendo non solo sul lato della domanda, ma anche dell’offerta, con l’obiettivo di supportare la filiera italiana. Gianmarco Giorda, Direttore Generale di ANFIA, commenta:

A settembre l’indice della produzione automotive italiana registra una flessione a doppia cifra per il settimo mese consecutivo (-30%). Anche l’indice della fabbricazione di autoveicoli mantiene un trend negativo a settembre (-42,6%) – complice la pesante contrazione, -50,5%, registrata, secondo i dati preliminari di ANFIA dalla produzione di autovetture – così come l’indice della produzione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori, che chiude il mese a -16,9%. Desta forte preoccupazione il taglio di 4,6 miliardi di Euro dal fondo automotive prospettato in Finanziaria, in quanto le risorse stanziate per il 2025-2030 erano finalizzate ad accompagnare la transizione del settore intervenendo non solo sul lato della domanda, ma anche dell’offerta, con l’obiettivo di supportare la filiera italiana e colmarne i gap di competitività rispetto agli altri maggiori Paesi dell’automotive. Riteniamo quindi inspiegabile che queste risorse siano state dirottate altrove, soprattutto in un momento di forte crisi del mercato e di calo della produzione che interessa tutta l’Europa. Auspichiamo che si possa porre rimedio già a partire dal tavolo Sviluppo Automotive convocato presso il Mimit per il 14 novembre, facendo in modo che il focus torni sulle politiche industriali per il settore, con la messa a punto delle misure programmatiche già definite nei mesi precedenti.

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