Autostrade dello Stato, il Governo accelera. Le novità dalla Legge di Bilancio
La manovra accelera sull'operatività di Autostrade dello Stato, la società che gestirà le autostrade statali a pedaggio

Ad aprile il Governo aveva annunciato la nascita di "Autostrade dello Stato Spa". Si tratta di una società autostradale di proprietà pubblica costituita per gestire le reti autostradali che fanno capo allo Stato e che sono sottoposte a pedaggio. Adesso, l'esecutivo sta lavorando per accelerare sull'operatività di questa nuova società. Infatti, all'interno del testo della nuova Legge di Bilancio ci sono dei passaggi che fanno esplicitamente riferimento ad Autostrade dello Stato Spa per definire il suo perimetro operativo.
LE NOVITÀ
Si può leggere che al fine di agevolare una più immediata operatività della società, si prevede che Anas sia autorizzata ad assegnare al socio unico Ferrovie dello Stato, attraverso scissione, parte del proprio patrimonio costituito dalle partecipazioni azionarie dalla stessa detenute nelle società Concessioni Autostradali Venete (Cav), Autostrada Asti Cuneo S.p.A., Società Italiana per Azioni per il Traforo del Monte Bianco, Società Italiana Traforo Autostradale del Fréjus (Sitaf).
Contestualmente è stato previsto che Ferrovie dello Stato, a sua volta, sia autorizzata ad assegnare, attraverso successiva scissione, alla società Autostrade dello Stato il patrimonio ricevuto da Anas.
Il testo precisa inoltre che "per le due transazioni che potranno essere poste in essere anche in deroga, ove necessario, delle disposizioni istitutive delle predette società o delle diverse disposizioni di legge, statutarie, convenzionali o pattizie, sia escluso ogni conguaglio in denaro o in natura, nonché che gli atti connessi alle medesime operazioni siano esenti da imposizione fiscale, diretta o indiretta, e da tasse".
Il progetto va dunque avanti. Ricordiamo che stando a quanto emerso in passato, la nuova struttura sarà interamente a capitale pubblico. Controllata dal Ministero dell'Economia e sottoposta ad un “controllo analogo” del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la nuova società nasce quindi dallo scorporo di alcune attività dell'Anas che andrà a concentrarsi solamente sulle strade non a pedaggio.