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Elettriche cinesi, Pechino risponde ai dazi: colpite auto di grossa cilindrata e il brandy

La Cina risponde all'UE annunciando una serie di dazi su prodotti che andrebbero a colpire l'industria europea

Elettriche cinesi, Pechino risponde ai dazi: colpite auto di grossa cilindrata e il brandy
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 9 ott 2024

L'industria automotive europea ed in particolare le case automobilistiche tedesche, aveva avvisato: attenzione ai dazi sulle auto elettriche cinesi perché il Governo di Pechino potrebbe "rispondere" con una guerra commerciale che porterà solamente danni. A breve distanza dal voto dei Paesi UE che di fatto ha permesso alla Commissione Europea di portare avanti l'iter per rendere le nuove tariffe doganali definitive, è arrivata la "risposta" della Cina.

Nella giornata di ieri, il ministero del Commercio della Cina ha annunciato che stanno valutando una serie di dazi sui prodotti europei.

DAZI CONTRO L’UNIONE EUROPEA

I prodotti oggetto di misure antidumping temporanee da parte del Governo cinese sono diversi. In particolare, la Cina sta valutando l'aumento delle tariffe sui veicoli di grossa cilindrata e inizierà a riscuotere dazi sul brandy proveniente dall'Europa. Un portavoce del ministero del Commercio della Cina ha affermato:

La Cina sta studiando misure tra cui l'aumento delle tariffe sulle auto a benzina importate con motori di grande cilindrata.

Inutile dire che le tariffe doganali più elevate su auto a benzina di grande cilindrata andrebbero a colpire soprattutto le auto delle case automobilistiche tedesche. Stando a quanto riporta Automotive News Europe, le esportazioni tedesche di veicoli con motori da 2,5 litri o più grandi verso la Cina hanno raggiunto un valore di 1,2 miliardi di dollari l'anno scorso. Chiaramente un modo per mettere sotto pressione la Germania che, come sappiamo, si era apposta ai dazi proprio in virtù del fatto che le sue aziende hanno forti interessi commerciali con la Cina.

A titolo di curiosità, in una dichiarazione separata, il ministero ha affermato che gli importatori di brandy dall'UE dovranno versare un deposito pari al 39% del valore del brandy a partire dall'11 ottobre.

Una mossa non fatta a caso dato che la maggior parte delle importazioni di brandy dalla Cina proviene dalla Francia, che ha votato a favore dei dazi sulle auto elettriche cinesi. La dichiarazione del ministero ha menzionato specificamente i produttori di alcolici europei controllati da Remy Cointreau e Pernod Ricard, tra gli altri.

I media cinesi avevano lasciato intendere che Pechino avrebbe potuto aumentare i dazi sulle importazioni di automobili in risposta alle tariffe sui veicoli elettrici, e questa è la prima conferma ufficiale da parte del ministero. In ogni caso, pare che la Cina stia valutando dazi su ulteriori beni che l'Unione Europea esporta tra cui prodotti lattiero-caseari e di carne suina.

La Cina dunque risponde all'UE e potrebbe essere solamente l'inizio di una disputa commerciale che potrebbe avere pesanti conseguenze per l'industria.

POCHI GIORNI PER TROVARE UNA SOLUZIONE

I prossimi giorni saranno molto importanti per capire quello che succederà. Il testo finale dei dazi dovrà essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro la fine del mese di ottobre. Fino ad allora c'è tempo per trovare una soluzione. Bruxelles e Pechino stanno continuando a dialogare e diversi Paesi europei stanno facendo pressioni affinché si trovi un qualche tipo di accordo.

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