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Autovelox e caos multe, Salvini: istituiremo un tavolo tecnico su omologazione

Il ministro ha promesso un tavolo tecnico per la definizione delle regole per le omologazioni per arrivare a risolvere questo problema

Autovelox e caos multe, Salvini: istituiremo un tavolo tecnico su omologazione
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 13 set 2024

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha promesso che presto sarà creato un tavolo tecnico per definire le regole di base per le omologazioni di tutti i dispositivi strumentali, compresi gli autovelox. L'annuncio è stato dato nel corso di un question time al Senato ad un'interrogazione sul corretto utilizzo degli strumenti di rilevazione della velocità dei veicoli.

Il tema è molto caldo e ha generato non poche polemiche negli ultimi mesi. Come abbiamo visto alcuni mesi fa, la Cassazione, con sentenza 10105/2024, aveva sostanzialmente sancito la necessità che questi apparecchi fossero anche omologati e non solamente approvati per poter essere utilizzati legalmente sulle strade.

Dunque, per la Cassazione non basta che i Comuni utilizzino apparecchi approvati. Si è andata dunque a creare un'incertezza amministrativa come ha evidenziato il senatore UDC Antonio De Poli che in Senato ha posto la questione all’attenzione del ministro Salvini.

Come è noto, un’ordinanza della Corte di Cassazione afferma che, per il legittimo utilizzo dei dispositivi, non è sufficiente la semplice approvazione ma è necessaria l’omologazione. A seguito di questa ordinanza, si era creata una situazione di incertezza amministrativa. Si poneva un problema di potenziale illegittimità delle sanzioni relative alle violazioni di velocità del Codice della strada rilevate con questi dispositivi, con riflessi e conseguenze che sono molto sentite dai singoli cittadini e dai tanti sindaci. Oggi, grazie a questa risposta dell’Esecutivo si compie un passo in avanti nella giusta direzione, per la definizione di una soluzione che garantisca certezza e trasparenza a beneficio di tutti.

Il ministro, dunque, ha promesso un tavolo tecnico per la definizione delle regole per le omologazioni per arrivare a risolvere questo problema.

L'intenzione è di istituire presso il mio ministero un tavolo tecnico di settore, immediato, concreto ed efficace, per dare delle regole di base per l'omologazione di tutti i dispositivi strumentali, compresi gli autovelox. Il tavolo coinvolgerà tutti gli attori a vario titolo competenti.

Salvini aggiunge, nel suo intervento, che l'obiettivo è di garantire che gli autovelox siano autorizzati per la sicurezza stradale, in chiave di prevenzione e deterrenza, e non come ulteriore tassa, magari su strade a due, tre, quattro corsie a basso tasso di incidentalità.

Al riguardo, il ministro ricorda pure che nel disegno di legge di riforma del codice della strada è stato inserito un articolo che rimodula le violazioni he possono essere sanzionate con l'uso di dispositivi senza contestazione immediata.

ZONE 30 CON BUON SENSO

Durante il suo intervento, il ministro ha pure accennato al tema delle Zone 30. Al riguardo, non possiamo non ricordare la polemica con il Comune di Bologna che ha imposto il limite di 30 km/h su buona parte del territorio comunale.

Per il ministro bisogna applicare una linea di buon senso.

La direttiva che ho firmato prevede che questa fissazione generalizzata dei limiti di velocità venga determinata per le strade dove ci sono pericoli o alti tassi di incidentalità e non sul 60, 70, 80% della superficie cittadina, come è avvenuto a Bologna.

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