Germania, nuovi incentivi per rilanciare le auto elettriche
Nuovo pacchetto gli aiuta dalla Germania per spingere sulla ripresa delle vendite delle auto elettriche. Benefici fiscali ma solo per le aziende.

In Germania, il taglio degli incentivi per le auto elettriche ha pesato moltissimo sulla crescita del segmento delle BEV. I numeri lo mostrano chiaramente. A luglio, per esempio, in questo Paese c'è stato un calo delle immatricolazioni delle auto elettriche del 36,8%. Ad agosto è andata anche peggio con un -69%. Il tutto si inserisce in un momento molto delicato per l'industria automotive tedesca alle prese anche con la crisi di Volkswagen.
Il Governo tedesco ha dunque deciso di reagire per aiutare a risollevare il settore auto in difficoltà. Per questo, stando a quanto riportata la stampa del Paese, ha preparato un nuovo piano di agevolazioni.
GLI AIUTI
Nella giornata di ieri, l'esecutivo tedesco ha approvato un nuovo provvedimento pensato esplicitamente per spingere la diffusione delle auto elettriche che comunque dovrà poi essere approvato in via definitiva dal Parlamento entro la fine del mese di settembre. Dunque, in cosa consistono le nuove agevolazioni?
Non si tratta di incentivi classici ma solo di agevolazioni fiscali destinate alle aziende. La somma sul tavolo è di 585 milioni di euro per il 2025, che salirà a 650 milioni entro il 2028.
Dunque, alle aziende sarebbe permesso di arrivare a dedurre dalle tasse fino al 40% del valore dei veicoli elettrici o comunque ad emissioni zero di nuova acquisizione nell’anno successivo all’acquisto, scendendo progressivamente al 6% nel sesto anno (24% nel secondo, 14% nel terzo e così via). Tale strumento avrebbe un'applicazione retroattiva, cioè permetterà di accedere alle detrazione già per gli acquisti effettuati a partire da luglio 2024.
Inoltre, l'attuale trattamento preferenziale applicato alle auto elettriche aziendali riguardava esclusivamente vetture con un costo non superiore ai 70 mila euro. Adesso, questo limite è stato alzato a 95 mila euro.
Un provvedimento, dunque, che punta a favorire la transizione verso veicoli più sostenibili ma che non può essere paragonato a quello del passato, visti i suoi ambiti di applicazione, che ha permesso di sostenere per diverso tempo le vendite delle auto a batteria,