Leasing sociale auto, il ministro Salvini: sì ma bisogna evitare distorsioni
Il confronto tra Aci e il Governo continua

Leasing sociale per le auto? Si ma attenzione a come si crea. Questa, in sintesi, la posizione del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, espressa alla Conferenza del traffico e della circolazione di Aci e Fondazione Caracciolo. Il parco auto circolante in Italia è molto vecchio e per accelerarne il ricambio, Aci ha proposto questa soluzione che anche la Francia ha adottato di recente. Soluzione che permetterebbe alle famiglie con basso reddito di poter cambiare l'auto, arrivando a disporre di vetture a basso impatto ambientale o elettriche.
BISOGNA EVITARE DISTORSIONI
Per il ministro Salvini si tratta, quindi, di una possibilità valida ma bisogna evitare distorsioni. Il ministro, infatti, teme abusi. Per tale motivo, bisogna fare molta attenzione a come si crea questo strumento.
Il principio è sacrosanto, vediamo come metterlo a terra senza esporsi a controindicazioni.
A Salvini preoccupa il fatto che ci possa essere un abuso nell'utilizzo del leasing sociale dell'auto viste le passate esperienze con il reddito di cittadinanza o il Superbonus.
Approfondiamo quello che ha detto il presidente, ma vedendo l'uso e l'abuso di certi strumenti in Italia, quando ho sentito Isee e auto in sharing mi è venuta in mente una sorta di auto di cittadinanza o bonus facciata e ho detto aspettate un attimo.
Da parte sua, il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, insiste sull'utilizzo di questo strumento per accelerare il rinnovo del parco circolante italiano.
Abbiamo un problema che è quello del parco circolante più vecchio d'Europa, che per le auto più inquinanti euro 0, 1, 2 e 3 non ha avuto gran cambiamenti con le campagne di incentivazione.
Aci evidenzia che oggi in Italia 11 milioni e 500 mila macchine sono euro 0, 1, 2 o 3, il 30% del parco circolante. Per il presidente, il leasing social funzionerà ma è necessario partire con una sperimentazione per affinarla. Il confronto con il Governo continua. Vedremo come evolverà nei prossimi mesi. Probabilmente, molto dipenderà anche da come andrà l'iniziativa francese.