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Batterie, nel 2023 i prezzi sono tornati a scendere

I cali dei prezzi delle batterie continueranno anche nei prossimi anni

Batterie, nel 2023 i prezzi sono tornati a scendere
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 28 nov 2023

Dopo gli aumenti di prezzi nel 2022, nel 2023 i costi delle batterie sono tornati a scendere. Questo è quanto evidenzia BloombergNEF nel suo ultimo rapporto. Secondo quanto raccontato, il pezzo medio delle batterie è sceso del 14% a 139 dollari/kWh.

La riduzione dei prezzi è il frutto, innanzitutto, del calo dei costi delle materie prime e dei componenti. Inoltre, hanno contribuito anche un aumento della capacità produttiva che si è scontrata con una crescita della domanda che è stata inferiore alle aspettative. Evelina Stoikou, autrice principale del rapporto di BloombergNEF, ha commentato:

È un altro anno in cui i prezzi delle batterie hanno seguito da vicino i prezzi delle materie prime. Nei molti anni in cui abbiamo condotto questa indagine, il calo dei prezzi è stato guidato dalle migliori economie di scala e dall’innovazione tecnologica, ma questa dinamica è cambiata. Il calo dei prezzi quest’anno è stato attribuito alla significativa crescita della capacità produttiva lungo tutta la catena del valore, in combinazione con una domanda più debole del previsto.

CALANO I COSTI

Il rapporto aggiunge che i dati riportati sono una media dei prezzi delle varie tipologie di batterie. Per i veicoli BEV, i prezzi erano pari a 128 dollari/kWh, con le celle a 89 dollari/kWh. Dunque, le celle rappresentano il 78% del costo totale del pacco batteria. Negli ultimi quattro anni, evidenzia il rapporto, il "peso" delle celle era del 70%. Questa differenza è dovuta al fatto che è cambiata la progettazione dei pacchi batteria con le aziende che stanno puntando sulla tecnologia cell-to-pack che ha contribuito a ridurre i costi complessivi.

Andando un po' più nello specifico dei dati del rapporto, al livello regionale, i prezzi medi delle batterie sono stati più bassi in Cina, pari a 126 dollari/kWh. Negli Stati Uniti e in Europa i costi degli accumulatori sono stati più alti, rispettivamente, dell'11% e del 20%. 

I prezzi più alti, evidenzia BloombergNEF, riflettono la relativa immaturità di questi mercati, i costi di produzione più elevati e i volumi inferiori. Inoltre, quest’anno in Cina c’è stata anche un’intensa concorrenza sui prezzi a livello nazionale, poiché i produttori di batterie hanno aumentato la capacità produttiva con l’obiettivo di accaparrarsi una quota della crescente domanda di batterie.

Il rapporto aggiunge che l'industria delle batterie sta puntando sempre di più sugli accumulatori LFP (litio-ferro-fosfato) che sono più economici. In media, nel 2023, le celle LFP costavano il 32% in meno rispetto alle celle al litio nichel-manganese-cobalto (NMC).

I CALI CONTINUERANNO

I cali dei prezzi delle batterie continueranno anche in futuro? Il rapporto dice di si in quanto le aziende che lavorano in questo settore affermano che i costi delle materie prime come litio, nichel e cobalto diminuiranno ulteriormente nel 2024. BloombergNEF stima che i prezzi medi delle batterie scenderanno nuovamente l’anno prossimo, raggiungendo i 133 dollari/kWh.

L’innovazione tecnologica e il miglioramento della produzione dovrebbero portare ad ulteriori diminuzioni dei prezzi delle batterie nei prossimi anni, a 113 dollari/kWh nel 2025 ed a 80 dollari/kWh nel 2030.

L'ampliamento della produzione di batterie negli Stati Uniti ed in Europa potrebbe esercitare una pressione al rialzo sui prezzi. Infatti, la produzione in questi Paesi ha costi più elevati a causa dei maggiori costi di energia, attrezzature, terreni e manodopera rispetto all’Asia, dove viene attualmente prodotta la maggior parte delle batterie. Tuttavia, le politiche di alcuni Paesi a sostengo del settore delle batterie (come l’Inflation Reduction Act negli Stati Uniti) potrebbero compensare parte dell'aumento dei costi.

Il rapporto aggiunge che i continui investimenti in ricerca e sviluppo, i miglioramenti dei processi produttivi e l’espansione della capacità produttiva contribuiranno a ridurre i costi nel prossimo decennio. BloombergNEF prevede che le tecnologie di prossima generazione, come gli anodi metallici di silicio e litio, gli elettroliti a stato solido, i nuovi materiali catodici e i nuovi processi di produzione delle celle, svolgeranno un ruolo importante nel consentire ulteriori riduzioni dei prezzi.

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