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Il 10% degli italiani gira un video con lo smartphone mentre è alla guida

I più indisciplinati sono i guidatori delle auto berline: oltre il 64% non usa le frecce né per manovra di sorpasso né per quella di rientro

Il 10% degli italiani gira un video con lo smartphone mentre è alla guida
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 22 nov 2023

Il dato è di quelli che fa riflettere. Secondo quanto emerge dalla terza edizione della “Ricerca sugli stili di guida” promossa da Anas sulle cattive abitudini degli automobilisti lungo le strade e autostrade di competenza, il 10% degli italiani gira un video con lo smartphone mentre è al volante.

Ma non è tutto perché tra questi, il 3,1% ha ammesso di averlo fatto in prima persona alla guida del proprio veicolo, mentre il 6,9% ha dichiarato di essere stato a bordo di un mezzo mentre il conducente filmava. La ricerca è stata condotta su un campione di 4 mila persone e con oltre 5 mila osservazioni dirette su strada.

Del 3,1% che ha affermato di aver utilizzato il cellulare mentre guidava per fare riprese video, fanno parte in egual misura sia uomini sia donne in una fascia d’età compresa tra i 24 e i 44 anni, con punte più elevate tra i 25 e i 34 anni. Lo stesso vale per il 6,9% di utenti che ha sostenuto di essere stato a bordo mentre il guidatore filmava: la percentuale più elevata riguarda le donne tra i 25 e i 34 anni.

ALTRE CRITICITÀ

Dalla ricerca non è emerso solo il problema dei video girati con gli smartphone mentre si è alla guida. Stando a quanto raccontato, su un "totale di oltre 102 mila veicoli al giorno osservati lungo tre direttrici stradali in gestione ad Anas, nel 38,5% dei casi la distanza di sicurezza non è stata rispettata".

Venendo agli altri comportamenti errati alla guida, stando alla ricerca, emergono: il mancato utilizzo degli indicatori di segnalazione cambio corsia sia per la manovra di sorpasso (50,9%) sia per la manovra di rientro (50,7%) sia per l’entrata da rampa (32,9%). Curiosità, pare che i più indisciplinati sono i conducenti delle berline.

Oltre il 64% non usa le frecce né per manovra di sorpasso né per quella di rientro. Si tratta di una percentuale ben superiore alla media globale pari al 50%.

Tra gli altri comportamenti scorretti alla guida emersi dalla ricerca, il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza da parte del conducente (10,6%) e soprattutto dei passeggeri posteriori (72,6%). Inoltre, è stato rilevato pure il mancato uso dei seggiolini per i bambini (46,8%). Mancato rispetto dei limiti di velocità nel 12,9% delle situazioni osservate su strada.

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Anas aggiunge che agli intervistati è stato anche chiesto "quanto ritenessero utile l’obbligatorietà di dispositivi di sicurezza a bordo, in particolare i sistemi safe-drive in grado di oscurare lo schermo del cellulare mentre si guida e disattivare chat, foto e video; i limitatori di velocità; e l’alcol lock".

A quanto pare, più dell’80% li ritiene utili e più della metà molto utili. I più favorevoli all'utilizzo di questi sistemi di sicurezza sono gli over 55 che si sono espressi con un voto che oscilla tra i 7.4 e i 7.6 su un scala da 1 a 10.

Il trend emerso con la scorsa edizione della Ricerca, sulla percezione di sé e degli altri alla guida, risulta quest’anno in ulteriore crescita. Il voto che gli italiani danno a se stessi come guidatori è quasi 9, mentre il giudizio che hanno degli altri guidatori su strada è negativo e si attesta su una media di 5.4, quindi ben sotto la sufficienza. I due comportamenti più scorretti percepiti riguardano i limiti di velocità, che secondo gli intervistati vengono rispettati solo dal 40,3% degli altri guidatori, e l’uso del cellulare alla guida, solo nel 39,6% dei casi.

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