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Carburanti, il Tar del Lazio annulla il decreto dell'obbligo del cartello dei prezzi medi

Il Tar del Lazio annulla l'obbligo di esposizione dei prezzi

Carburanti, il Tar del Lazio annulla il decreto dell'obbligo del cartello dei prezzi medi
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 10 nov 2023

L'obbligo di esposizione del cartello con i prezzi medi dei carburanti da parte delle stazioni di servizio aveva fatto molto discutere e non erano mancate le polemiche sulla sua effettiva utilità. Adesso, arriva un'importante novità. Infatti, il Tar del Lazio ha "bocciato" la misura introdotta dal Governo, annullando il decreto con il quale il Ministero delle Imprese e del Made in Italy il 31 marzo aveva introdotto l'obbligo di esposizione del cartello con i prezzi medi dei carburanti.

Il motivo della decisione? I giudici del Tar del Lazio hanno annullato il decreto a causa dell'assenza della "prevista e preventiva comunicazione al Presidente del Consiglio dei ministri e del parere del Consiglio di Stato".

RICORSO ACCOLTO

Con questa decisione del Tar, è stato quindi accolto il ricorso presentato da Fe.Gi.Ca. (Federazione Gestori Impianti Carburanti e Affini), F.I.G.I.S.C. (Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti) e da alcuni esercenti. Secondo chi ha presentato il ricorso, il decreto prevede una serie di obblighi (esposizione e aggiornamento del cartello) definiti come "sproporzionati, ingiustamente afflittivi ed irragionevoli". Adempimenti che hanno portato ad una "ingiustificata e irragionevole disparità di trattamento a danno di una sola categoria di operatori (cioè i distributori di carburante) in regime di libera concorrenza rispetto ad altri soggetti economici nelle medesime condizioni".

Il Tar, dopo aver riepilogato il quadro normativo di riferimento e concentrandosi sulla natura della misura contestata, ha dunque stabilito che il "decreto impugnato, per i suoi contenuti, presenta tutti i caratteri di una fonte normativa", con la conseguente "violazione delle norme procedimentali per la sua adozione", essendo "pacifico che, nel caso di specie, sono mancati sia la preventiva comunicazione al Presidente del Consiglio dei ministri, sia il parere preventivo del Consiglio di Stato".

Ovviamente, dopo la decisione del Tar sono arrivate subito le prime reazioni, soprattutto sul fronte politico, con l'opposizione che ha aspramente criticato il Governo, parlando apertamente di dilettantismo. In una nota, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ribadisce l'efficacia della misura.

La norma sull'esposizione del prezzo medio regionale dei carburanti ha ampiamente dimostrato la sua efficacia, nonostante le turbolenze geopolitiche, come dimostrato dalla continua e progressiva discesa dei prezzi che si protrae da oltre un mese.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy intende presentare appello al Consiglio di Stato con richiesta di sospensione degli effetti della sentenza del Tar del Lazio.

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