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Accordo UE-Germania sugli e-fuel: l'Italia insiste sui biocarburanti

Non sembrano esserci più margini per trovare spazio per i biocarburanti

Accordo UE-Germania sugli e-fuel: l'Italia insiste sui biocarburanti
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 27 mar 2023

La Germania ha trovato l'accordo sugli e-fuel con l'Unione Europea che permetterà alle auto endotermiche di poter continuare ad essere vendute anche dopo il 2035 a patto che possano funzionare esclusivamente con questo carburante. Il Governo tedesco può dunque festeggiare mentre quello italiano rimane a bocca asciutta. Il nostro Governo, infatti, pur appoggiando la battaglia della Germania sugli e-fuel, aveva spinto anche sui biorcarburanti in virtù del principio, più volte ribadito, della neutralità tecnologica.

L'Unione Europea, però, ha chiuso la porta a questa possibilità visto che l'inserimento dei biocarburanti avrebbe significato riscrivere buona parte della normativa per il traguardo del 2035. A quanto pare, però, l'Italia sembra voler insistere sui biocarburanti.

SI PUNTA ANCORA SUI BIOCARBURANTI

Con la Germania che ha trovato l'accordo con l'Unione Europea, l'Italia non ha i numeri per bloccare l'iter del processo di approvazione della normativa sul 2035. Dunque, è difficile che dall'UE possano arrivare aperture sul tema dei biocarburanti. Nonostante questo, il ministro Matteo Salvini afferma che il Governo è determinato a seguire la sua strada per tutelare i posti di lavoro, l'ambiente e le attività produttive per non fare un regalo alla Cina. Per questo, per il ministro è necessario che l'UE apra ai biocarburanti.

Non troppo distante la posizione del ministro Gilberto Picchetto che auspica che l'UE non rimanga irragionevole e sorda ai richiami che provengono da un Paese fondatore come l'Italia.

Oltre dai ministri, un giudizio "negativo" sull'accordo che esclude i biocaburanti arriva da molti degli esponenti della maggioranza. Per esempio, il capodelegazione di Fratelli d'Italia – Ecr al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, ha commentato:

La transizione ecologica di Timmermans avrà enormi costi economici per le famiglie e le imprese e costi politici in termini di dipendenza strategica dalla Cina. I nuovi target per la riduzione delle emissioni di Co2 sono irrealistici e raggiungerli avrà un impatto sociale devastante. È necessario difendere strenuamente il principio della neutralità tecnologica, in base al quale deve essere consentito ridurre le emissioni inquinanti anche con i biocarburanti che, considerando il ciclo di vita, sono più sostenibili dell'elettrico. Prendiamo atto dell'accordo tra la Commissione e il governo tedesco sull'e-fuel. Seguendo lo stesso principio fa più che bene il governo Meloni a non mollare su questo punto, che è ovviamente coerente con l'interesse nazionale italiano ma anche con un approccio scientifico realistico e non ideologico.

Tuttavia, la partita per l'Italia sembra essere chiusa. Martedì si terrà il voto del Consiglio Energia che si esprimerà sulla normativa sul 2035 con l'inserimento dell'emendamento frutto dell'accordo tra UE e Germania. Con il voto a favore garantito della Germania, non sembrano più esserci ostacoli per l'approvazione.

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