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ACEA, allarme competitività per l'auto europea. Con Euro 7 i prezzi aumenteranno

L'associazione chiede alle istituzioni europee di lavorare affinché venga salvaguardata la competitività del settore automotive

ACEA, allarme competitività per l'auto europea. Con Euro 7 i prezzi aumenteranno
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 22 mar 2023

In vista del vertice del Consiglio europeo di questa settimana durante il quale i rappresentanti dei Paesi membri discuteranno di varie tematiche, tra cui anche alcune di forte rilevanza per l'economia e l'industria, ACEA, l'associazione dei costruttori auto europei, lancia nuovamente un appello alle istituzioni europee affinché venga salvaguardata la competitività del settore automotive che sta attraversamento un momento molto complesso a causa della transizione ecologica.

LE SFIDE

Intervenendo ad una recente audizione al Parlamento Europeo, il Presidente di ACEA e Amministratore Delegato del Gruppo Renault, Luca de Meo ha sottolineato le grandi sfide che dovrà affrontare l'industria automotive europea.

L'Europa e la sua industria automobilistica sono a un punto di svolta. Le sfide sono enormi, così come la pressione sull'industria automobilistica. Oggi i costruttori europei si trovano ad affrontare una sfida molto asimmetrica. Non stiamo più guidando la corsa tecnologica. Allo stesso tempo, mentre gli incentivi all'acquisto di veicoli a emissioni zero diminuiscono in Unione Europea, notiamo un massiccio sostegno ai nostri concorrenti in Cina e negli Stati Uniti. Tutto ciò avviene in un contesto in cui la competitività generale dell'Europa si sta erodendo.

Per Luca de Meo, dunque, il settore automotive non è più il traino dell'innovazione. Inoltre, tale settore è chiamato ad affrontare una concorrenza sempre più agguerrita di costruttori di altri Paesi sostenuti dai loro Governi. In tale difficile contesto, l'associazione punta il dito sulla normativa Euro 7 che nelle ultime settimane sta facendo molto discutere anche a livello politico.

Il direttore generale di ACEA, Sigrid de Vries, ha spiegato che una delle principali sfide che il settore automotive ha dovuto affrontare è stata la grande mole di normative che l'UE ha deciso di realizzare. Normative legittime ma l'Europa dovrebbe lavorare meglio per fare in modo che la legislazione sia coerente e realizzabile.

Una delle principali sfide per il settore automobilistico negli ultimi anni è stata l'enorme volume di nuove normative, che vanno dalla riduzione delle emissioni di CO2 allo scarico all'integrazione di criteri di sostenibilità e di criteri di due diligence nella legislazione automobilistica. E mentre la legittimità di queste iniziative non è in discussione e l'industria investe pesantemente nel raggiungimento dei loro obiettivi, l'Europa può e deve fare meglio affinché la legislazione sia coerente, realizzabile e competitiva in un contesto globale.

EURO 7 NON VA BENE

Il nuovo standard Euro 7 è, dunque, un perfetto esempio di un regolamento che secondo ACEA andrà ad aggiungere complessità e incertezza alle decisioni chiave e agli investimenti dei produttori di veicoli europei, senza portare benefici ambientali. Secondo l'associazione, lo standard Euro 6 in vigore oggi, insieme all'aumento dei veicoli elettrici, ha il potenziale per fornire una riduzione dell'80% delle emissioni di NOx entro il 2035 rispetto al 2020.

Lo standard Euro 7 porterebbe, secondo ACEA, a miglioramenti marginali a fronte di un costo elevato. Si stima, infatti, che a causa di Euro 7 il prezzo medio delle auto potrebbe crescere di 2.000 euro. Questo significa che le persone sarebbero costrette a prolungare la vita delle loro vecchie auto, con un effetto controproducente sull'ambiente e sul clima.

Per Luca de Meo, il rinnovo del parco circolante è lo strumento più potente per ridurre le emissioni inquinanti. Per questo, bisogna cercare di accelerarlo. Quindi, si devono anche considerare ulteriori opportunità, utilizzando gli strumenti giusti e agendo dove ha senso. Per la qualità dell'aria, evidenzia de Meo, bisogna lavorare sulle grandi aree urbane, rispettando i principi di sussidiarietà e proporzionalità, perché è qui che c'è un vero problema.

ACEA, dunque, si dichiara pronta a lavorare con le istituzioni europee per trovare la strada migliore da percorrere per raggiungere tutti gli obiettivi climatici senza pregiudicare la competitività del settore automotive.

l nostro messaggio ai responsabili politici dell'UE è che è possibile migliorare la qualità dell'aria, ridurre l'impatto climatico e mantenere la competitività tutto in una volta. Siamo pronti a lavorare insieme per trovare i percorsi migliori per raggiungere questi obiettivi.

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