Sciopero benzinai, si parte dalle ore 19 di oggi
Sono comunque garantiti servizi minimi

Lo sciopero dei benzinai è confermato. Dunque, il Governo e le associazioni di categoria non sono riusciti a trovare un accordo che potesse arrivare a scongiurare tale iniziativa di protesta. Faib Confesercenti, Fegica e Figisc-Anisa Confcommercio sono tornati a spiegare la loro posizione in una nota congiunta.
Il Governo, invece di aprire al confronto sui veri problemi del settore, continua a parlare di “trasparenza” e “zone d’ombra” solo per nascondere le proprie responsabilità ed inquinare il dibattito, lasciando intendere colpe di speculazioni dei benzinai che semplicemente non esistono. Ristabilire la verità dei fatti diviene quindi prioritario, per aprire finalmente il confronto di merito.
Ecco, dunque, alcune informazioni utili per non farsi trovare impreparati al momento della chiusura dei benzinai.
QUANTO DURA LO SCIOPERO?
Lo sciopero, innanzitutto, è stato ridotto alla fine a 24 ore dalle 48 ore originarie. Faib Confesercenti è stata la prima associazione di categoria ad accorciare la protesta, seguita, successivamente, da Fegica e Figisc-Anisa Confcommercio.
Sulla rete ordinaria, la protesta inizierà, esattamente, il 24 gennaio alle ore 19 per concludersi sempre alle ore 19 del 25 gennaio. Per quanto riguarda, invece, la rete autostradale, lo scioperò scatterà alle ore 22 del 24 gennaio e finirà alle ore 22 del 25 gennaio.
Quindi, gli impianti di rifornimento di carburante rimarranno chiusi per sciopero, compresi i self service, per 24 ore consecutive. In questo periodo sarà, dunque, molto più difficile fare un pieno di benzina o diesel, ma non impossibile. Ci sono, infatti, alcune regole che devono essere rispettare per poter offrire ai cittadini servizi minimi garantiti.
Per esempio, nelle autostrade deve essere garantita l'apertura di un impianto ogni 100 km. Sul sito della "Conferenza delle Regioni" è stata pubblicata la lista degli impianti lungo le autostrade che rimarranno aperti durante lo sciopero. Anche nelle aree urbane ed extraurbane saranno garantiti servizi minimi. La regolamentazione dello sciopero prevede che dovrà essere "mantenuto in servizio un numero di stazioni di rifornimento non inferiore al 50% degli esercizi aperti nei giorni festivi secondo i turni programmati".
Inoltre, rimarranno aperti gli impianti dell'Associazione nazionale gestori autonomi carburanti (Angac) che non ha aderito allo sciopero. Le 3 associazioni di categoria che hanno proclamato lo sciopero rappresentano, comunque, il 70% dei 21/22 mila impianti di carburanti in Italia.