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Stop alle endotermiche nel 2035, Meloni: non ragionevole e lesivo

Per il Presidente del Consiglio l'imposizione è lesiva per il sistema produttivo italiano

Stop alle endotermiche nel 2035, Meloni: non ragionevole e lesivo
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 2 gen 2023

Come sappiamo, l'Unione Europea ha fissato per il 2035 lo stop alle vendite delle auto dotate di un motore endotermico. Si tratta di un tema fortemente discusso e che farà ancora parlare molto a lungo. Durante la conferenza stampa di fine anno, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha voluto dire la sua su questo argomento.

Tra le molte domande poste dai giornalisti, una ha riguardato proprio lo stop alla commercializzazione delle auto benzina e diesel nel 2035 voluto dall'Unione Europea. La risposta è stata molto chiara. Per il Presidente del Consiglio non si tratta di un'imposizione ragionevole e la considera lesiva per il sistema produttivo italiano.

Non la considero ragionevole ma profondamente lesiva del nostro sistema produttivo.

Inoltre, a quanto pare, sembra che il Governo italiano voglia lavorare per proporre alcune modifiche al bando delle endotermiche del 2035.

C'è una convergenza traversale a livello nazionale e intendo usarla per porre la questione con forza.

Nel 2023, dunque, dovremo aspettaci alcune iniziative in tal senso. Il Governo, a livello europeo, potrebbe sfruttare l'appoggio anche di altri Paesi dell'UE che la pensano alla stessa maniera. Non rimane che attendere le mosse del Governo per capire meglio la sua strategia. Posizione, comunque, che non sorprende visto che, in passato, altri esponenti dell'attuale Esecutivo avevano espresso perplessità sulle scelte dell'Unione Europea.

SODDISFATTO L’ACI

Subito dopo la conferenza di fine anno, sono arrivate le prime reazioni alle affermazioni del Presidente del Consiglio. Un plauso alle parole di Giorgia Meloni è arrivato dal Presidente dell'ACI Angelo Sticchi Damiani.

Un plauso al coraggio e alla chiarezza del Premier Giorgia Meloni che afferma con nettezza una verità ormai diventata verificabile da chiunque. Ovvero, che la messa al bando delle vetture endotermiche nel 2035 appaia una scelta davvero poco sensata.

Il Presidente dell'ACI ricorda che già dal 2019, durante l'annuale Conferenza Nazionale del Traffico l'Automobile Club d'Italia, aveva lanciato lo stesso monito, più volte ribadito in questi anni e in tutte le occasioni e sedi possibili.

Ci sono adesso le condizioni di scenario per poter ragionare e rivedere finalmente quella scadenza e le politiche che l'hanno generata, pur mantenendo l'obiettivo della riduzione delle emissioni climalteranti e del raggiungimento della massima sostenibilità ambientale, nell'interesse non solo del comparto automotive nazionale ma anche dei cittadini italiani.

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