Batterie, nel 2022 i prezzi salgono per la prima volta
Per la prima volta i costi media delle batterie sono aumentati

Le batterie sono il componente più costoso delle auto elettriche. Da tempo, però, si parla di una costante riduzione dei prezzi che dovrebbe portare, in futuro, questi veicoli ad essere più accessibili. Il mercato globale, però, si trova in una fase particolare con i prezzi dell'energia che aumentano, l'inflazione alle stelle e il costo delle materie prime in crescita.
Il risultato è che il prezzo medio delle batterie nel 2022 è in aumento. Lo riferisce un rapporto di BloomberNEF che evidenzia che si tratta della prima volta che il costo medio tende a salire da quando, nel 2010, ha iniziato a monitorare i prezzi.
AUMENTO DEL 7%
Dunque, dopo un decennio in costante calo, nel 2022 c'è stato un aumento del 7%. Si parla di un prezzo arrivato a 151 dollari a kWh. Costo che dovrebbe rimanere più meno stabile nel 2023 per poi tornare a scendere nel 2024. Vale la pena di notare che il rapporto evidenzia che l'incremento di prezzo arriva nonostante sia stato fatto un maggiore utilizzo di batterie LFP che sono meno costose. In altri termini, se tali accumulatori non si fossero diffusi, probabilmente l'incremento dei prezzi sarebbe stato maggiore.
Entrando più nel dettaglio, il rapporto specifica che il costo di 151 dollari a kWh è una media calcolata sui costi degli accumulatori per i veicoli elettrici e per le soluzioni di accumulo. Parlando strettamente delle vetture, il prezzo medio del 2022 si è attestato a 138 dollari a kWh per pacco batteria. A livello di cella, il costo scende a 115 dollari a kWh. Dunque, questo significa che per la realizzazione di un pacco batteria, le celle pesano circa per l'83% del suo costo complessivo.
Dato positivo visto che fino a poco tempo fa, le celle rappresentavano circa il 70% del prezzo complessivo. Questa differenza è dovuta all'utilizzo sempre maggiore dell'architettura cell-to-pack che ha contribuito a ridurre i costi complessivi di un pacco batteria.
Il rapporto mette in evidenza altri dettagli interessanti. In Cina, un pacco batteria costa di meno e si attesta a 127 dollari a kWh. Un dato che, comunque, non stupisce. Negli Stati Uniti e in Europa, un pacco batteria costa il 24% e il 33% in più. I motivi di queste differenze sono abbastanza chiari. Il mercato delle batterie della Cina è molto più maturo. Visti i numeri di produzione, le aziende riescono ad acquistare le materie prima ad un costo più contenuto. Globalmente, le aziende cinesi riescono ad ottenere migliori economie di scala.
Come accennato all'inizio, i costi medi torneranno a scendere nel 2024 quando i prezzi del litio dovrebbero diminuire con l'aumento della capacità di estrazione e raffinazione. Dunque, la soglia dei 100 dollari a kWh che dovrebbe portare le vetture elettriche a costare quanto le endotermiche, dovrebbe essere raggiunta, sottolinea Bloomberg, nel 2026. Evelina Stoikou che ha lavorato alla stesura del rapporto, ha commentato:
Gli aumenti dei prezzi delle materie prime e delle componenti sono state le case principali dell'aumento dei prezzi delle celle osservato nel 2022. A causa di questi aumenti dei prezzi per i metalli delle batterie, i grandi produttori di batterie e le case automobilistiche hanno adottato strategie più aggressive per proteggersi dalla volatilità, compresi investimenti diretti in progetti minerari e di raffinazione.
Nonostante l'aumento dei prezzi, il rapporto evidenzia come la richiesta delle batterie a livello globale sia aumentata nel corso del 2022. La domanda dovrebbe raggiungere i 603 GWh nel 2022, che è quasi il doppio rispetto al 2021. Inoltre, i continui investimenti in ricerca e sviluppo, secondo il rapporto, contribuiranno a migliorare la tecnologia delle batterie e a ridurre i costi nel prossimo decennio.