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Giorgetti, si valuta nuova proroga del taglio delle accise. Rivedere il pacchetto Fit for 55

Per contenere il prezzo dei carburanti si pensa ad una nuova proroga del taglio delle accise.

Giorgetti, si valuta nuova proroga del taglio delle accise. Rivedere il pacchetto Fit for 55
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 6 lug 2022

Il Governo, come sappiamo, ha prorogato il taglio delle accise sui carburanti sino al 2 agosto. Con i prezzi di benzina e diesel ancora a livelli insostenibili, si sta già pensando ad un'ulteriore proroga. La conferma arriva direttamente dal Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti durante un suo intervento all'assemblea annuale dell'Unem.

Stiamo valutando un'ulteriore proroga dello sconto perché la dinamica del prezzo del carburante è ancora, ahimè, crescente.

Dunque, la direzione, come comunque prevedibile visto lo scenario attuale, è quella di prorogare ulteriormente il taglio delle accise. Da capire se ci sarà qualche correttivo visto che diverse associazioni di categoria avevano chiesto di aumentare il taglio delle accise per ridurre ulteriormente i prezzi dei carburanti. La sensazione, però, è che si continuerà solamente con delle mini proroghe in attesa che i costi dei carburanti calino.

Comunque, sicuramente nel corso delle prossime settimane ne sapremo di più visto che alla scadenza del 2 agosto manca meno di un mese.

IL FUTURO NON È SOLO ELETTRICO

Il Ministro Giorgetti ha approfittato dell'assemblea annuale dell'Unem per parlare nuovamente del futuro dell'auto in Europa, affermando ancora una volta che il futuro del mondo dei trasporti non è legato solamente all'elettrico. Per il Ministro esistono soluzioni alternative già disponibili che permettono di arrivare a ridurre le emissioni inquinanti come, per esempio, i biocarburanti. Giorgetti ha aggiunto pure che è necessario "proporre alla Commissione europea una revisione del pacchetto Fit for 55 che in primis preveda l'applicazione del principio cardine della neutralità tecnologica".

Giorgetti è poi tornato a parlare anche degli impatti sull'occupazione e sul mondo industriale italiano di un processo di elettrificazione troppo rapido.

La stima di impatto sugli effetti derivati dalla totale e immediata elettrificazione della produzione dei veicoli leggeri sulla filiera automotive italiana evidenzia che sono a rischio il 30% delle imprese della componentistica e circa 70.000 addetti diretti. È pertanto fondamentale intervenire per rendere la regolamentazione europea sostenibile anche dal punto di vista industriale e sociale.

Il Ministro poi ricorda che nel Pnrr sono previsti circa 2 miliardi di euro per lo sviluppo della produzione di biogas e di biometano, vista come scelta strategica per il Paese.

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