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Guerra in Ucraina, problemi con le forniture: la crisi dei chip potrebbe peggiorare

Il conflitto potrebbe portare ad un peggioramento della crisi dei chip.

Guerra in Ucraina, problemi con le forniture: la crisi dei chip potrebbe peggiorare
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 8 mar 2022

In questi giorni abbiamo parlato delle prime conseguenze sul settore automotive della guerra in Ucraina. Per questo settore, le conseguenze potrebbero essere addirittura peggiori di quanto sembrava fino ad ora. Infatti, il conflitto potrebbe portare ad un peggioramento di un problema che le case automobilistiche stavano già affrontando da diverso tempo e cioè della crisi dei chip. Non stiamo parlando di eventuali componenti costruite in Ucraina ma delle materie prime che giungono sia da quel Paese e sia dalla Russia che servono per le attività dei fornitori dei semiconduttori.

Per esempio, dall'Ucraina arriva il 70% della fornitura mondiale di neon, un elemento fondamentale che serve per far funzionare i laser dei macchinari che servono per la produzione dei semiconduttori. A complicare ulteriormente le cose c'è il fatto che la produzione di gas neon dell'Ucraina dipende dalla Russia. Infatti, questo elemento è il sotto-prodotto dell'industria siderurgica russa. Quel gas viene poi lavorato in Ucraina che lo esporta in gran parte del mondo.

A quanto pare, i produttori di chip statunitensi si affidano quasi interamente al neon esportato dall'Ucraina. Ma i problemi non riguardano solo il neon ma pure argo, cripto e xeno. Gli effetti a catena della guerra potrebbero, dunque, arrivare a peggiorare la crisi dei chip man mano che le materie prime diventano più difficili da reperire.

Secondo gli analisti, l'impatto non si dovrebbe comunque far sentire a breve termine perché i produttori di chip si stavano preparando per questo problema e hanno accumulato scorte di neon per mesi. Ma se la guerra in Ucraina dovesse durare, si potrebbero presentare diversi problemi.

In aggiunta, la progressiva riduzione della fornitura del gas neon potrebbe portare ad un suo aumento di prezzo. Di conseguenza, potrebbero aumentare ulteriormente i costi della produzione dei chip. Rincari che poi verrebbero riversati sui prezzi finali delle auto.

LA RUSSIA FORNISCE UN TERZO DEL PALLADIO

Purtroppo, non è finita qui. Infatti, la Russia fornisce circa un terzo del palladio mondiale. Si tratta di un elemento molto importante sia per la realizzazione dei semiconduttori e sia per i convertitori catalitici. A rischio anche le forniture di alluminio, nichel e ghisa. Il nichel, in particolare, è molto importante per le batterie delle auto elettriche.

Insomma, appare chiaro che il terribile conflitto avrà delle ripercussioni molto pesanti sull'intero comparto automotive.

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