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Mercato auto Italia, a ottobre nuovo crollo delle immatricolazioni: -35,7% sul 2020

Ottobre 2021 fortemente negativo per il mercato auto Italia.

Mercato auto Italia, a ottobre nuovo crollo delle immatricolazioni: -35,7% sul 2020
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 2 nov 2021

Il mese di ottobre 2021 si chiude in maniera estremamente negativa per il mercato auto Italia. Secondo i dati comunicati da UNRAE, sono state immatricolate 101.015 vetture con una pesantissimo calo del 35,7% rispetto allo stesso periodo del 2020 (più o meno stesso calo sul 2019). Questo risultato porta ad una perdita complessiva di quasi 360.000 vetture nei primi 10 mesi dell'anno rispetto al 2019, cioè prima dello scoppio della pandemia.

Da gennaio a ottobre sono stati immatricolati 1.266.629 veicoli. Questo significa che nel 2021 c'è stata una flessione del 22% rispetto al 2019. A contribuire a questo risultato ampiamente negativo, il problema della crisi dei chip. Secondo UNRAE, tale problematica non fa intravedere possibili miglioramenti a breve. Proprio per questo, l'associazione stima che l'intero 2021 si chiuderà con un volume complessivo non superiore a 1.500.000 unità, pari a 417.000 auto in meno del 2019, un calo del 21,7%.

Sempre secondo le stime di UNRAE, se non ci saranno interventi da parte del Governo, il 2022 chiuderà di poco al di sopra del 2021, con circa 1.600.000 immatricolazioni. Ecco perché l'associazione continua a chiedere una misura strutturale a supporto del settore automotive.

In questa situazione suscita forte sconcerto l’assenza nella bozza di Legge di Bilancio di qualsiasi misura per l’automotive, nonostante alcuni Ministri e Viceministri abbiano assicurato un imminente piano triennale di sostegni. Noi continuiamo a contare sulla manovra finanziaria come strumento idoneo per un intervento strategico di medio periodo secondo le tre direttrici indicate da UNRAE: rifinanziamento dell’Ecobonus; revisione della fiscalità, in particolare per la categoria delle auto aziendali; un piano per lo sviluppo capillare ed omogeneo sul territorio delle infrastrutture di ricarica, con stazioni ad alta potenza nelle autostrade.

GLI INCENTIVI SERVONO

UNRAE sottolinea che gli incentivi per spingere sulla diffusione delle auto a basse emissioni hanno dimostrato la loro efficacia, nonostante il problema della fornitura dei semiconduttori. Ad ottobre, le elettriche possono contare su di una quota del 7%, le Plug-in, invece, del 5%. Complessivamente, dunque, dispongono di una quota di mercato del 12%, leggermente inferiore al 13,2% di settembre. Bene le ibride HEV con una quota del 35,2% rispetto al 31,3% di settembre.

I provvedimenti estemporanei varati a più riprese dal Governo, secondo una logica tipicamente emergenziale e con fondi sempre largamente insufficienti, secondo l'associazione non riescono ad incidere con efficacia sulla ripresa del mercato. Ecco perché, come accennato in precedenza, viene chiesta una misura strutturale.

Tornando ai dati del mercato auto di settembre 2021, dal punto di vista degli utilizzatori, i privati dispongono di una quota del 66% anche se perdono oltre 1/3 dei volumi rispetto allo scorso anno. Le autoimmatricolazioni perdono circa la metà dell’immatricolato e si fermano all’8,7%. Cresce, invece, la quota del noleggio a lungo termine che arriva al 17,8% nel mese. Pesante flessione, invece, per il noleggio a breve termine che può contare su di una quota dell'1,4%. Le società crescono al 6,1% di mercato.

Sul fronte delle alimentazioni, abbiamo già detto dei modelli elettrificati. Benzina e diesel proseguo il loro percorso discendente, rispettivamente al 25,8% e 18% di quota, il GPL si porta al 7,7% nel mese e scende su livelli di minimo il metano all’1,4%. Parlando dei gruppi automobilistici, non c'è molto da dire visto che i numeri sono per lo più estremamente negativi.

Stellantis, per esempio, chiude ottobre 2021 con una flessione del 41,68%. Il Gruppo Volkswagen, invece, termina il mese con un crollo del 44,29%. Il Gruppo Renault fa segnare un calo del 25,69%. Tra i pochi segni positivi, quelli di Hyundai, DR Motor e Tesla.

[Fonte dati: UNRAE]

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