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Mercato auto Italia 2021, anche febbraio chiude in calo: -12,3%

Per il mercato Italia 2021, il mese di febbraio si chiude ancora negativamente con una pesante flessione del 12,3%.

Mercato auto Italia 2021, anche febbraio chiude in calo: -12,3%
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 1 mar 2021

Il mese di febbraio per il mercato auto Italia 2021 si chiude con un calo del 12,3%. Complessivamente, ci sono state 142.998 immatricolazioni contro le 163.124 dello stesso periodo del 2020. Si conferma, dunque, la tendenza negativa del nuovo anno. A gennaio, infatti, il mercato italiano dell'auto era sceso del 14%. Nei primi due mesi dell'anno ci sono state 277.145 immatricolazioni con una flessione del 13,1%.

I dati di febbraio mostrano ancora una volta la situazione difficile in cui versa il settore auto. E le cose potrebbero peggiorare non appena termineranno gli incentivi, quelli della fascia 61-135 g/km di CO2. Si stima che il fondo potrebbe esaurirsi verso la fine del mese di marzo o all'inizio di aprile. Senza il sostengo degli incentivi, le immatricolazioni potrebbero calare ulteriormente. Ecco perché UNRAE chiede al Governo di intervenire per rinnovarli. Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, su questo tema commenta:

Auspichiamo che il Governo faccia propria l’analisi sui dati sconfortanti del settore e decida di rinnovare quanto prima il sistema degli incentivi, il cui utilizzo sta dimostrando un grosso beneficio ambientale: le nostre valutazioni, basate sui dati delle vendite, indicano che l’incentivazione governativa dei mesi estivi è stata usata per il 60% per l’acquisto di auto ‘verdi’ ed Euro 6 a fronte della rottamazione di vetture obsolete e inquinanti.

Le conseguenze dello scoppio della pandemia sono il motivo principale del risultato negativo del mese di febbraio. Tuttavia, UNRAE aggiunge pure la penalizzazione fiscale delle auto aziendali.

L’inasprimento della tassazione dovuto al nuovo ciclo di prova WLTP per misurare le emissioni, ed il mancato adeguamento dei valori da NEDC a WLTP come avvenuto per le fasce degli incentivi colpisce un settore, quello delle auto aziendali, che nel resto d’Europa è in crescita e raggiunge quote del 63% in Germania, del 54% in UK, del 53% in Francia, del 50% in Spagna, mentre in Italia è fermo al 36% per l’elevata imposizione fiscale cui è sottoposto rispetto agli altri grandi mercati europei.

BENE LE IBRIDE, LE PLUG-IN E LE ELETTRICHE

Andando a guardare più da vicino i dati delle immatricolazioni del mese di febbraio 2021, si può osservare una flessione generalizzata tra gli utilizzatori ad eccezione dei privati grazie agli incentivi (+11,4%). La loro quota di mercato complessiva sale al 65,3%. Crolla del 75,1% il noleggio a breve termine con una quota totale del 4%. Cala ma meno drasticamente, il noleggio a lungo termine (-16,7%) che può contare su una rappresentatività del 16,1%.

Per quanto riguarda le motorizzazioni, le ibride sorpassano le diesel e raggiungono una quota del 28,8%. Continua, infatti, il calo delle immatricolazioni dei veicoli benzina e diesel che dispongono, a febbraio, di una quota, rispettivamente, del 32,8% e del 25%. Crescita sostenuta per le Plug-in e le elettriche. Le prime arrivano al 3,4% del mercato (0,7% un anno fa) e le seconde al 2,45% (1,5% nel 2020). Il mercato dell’usato evidenzia un andamento in linea con quello del nuovo, segnando in febbraio una flessione del 10%.

Osservando i dati dei Gruppi automobilistici, Stellantis fa registrare una flessione del 13,02% con un andamento peggiore della media del mercato. Male il Gruppo Volkswagen con un -23,19%. Risultati pesanti pure per il Gruppo Renault. Flessione più contenute per il Gruppo BMW. Segno positivo, invece, per il Gruppo Toyota, Suzuki e Volvo. 

[Fonte dati: UNRAE]

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