Cerca

Incentivi auto, arrivano quelli del Piemonte ma i fondi sono pochi

Partono gli incentivi per la mobilità sostenibile in Piemonte; pochi i fondi e quindi bisognerà fare in fretta.

Incentivi auto, arrivano quelli del Piemonte ma i fondi sono pochi
Vai ai commenti 15
Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 28 ott 2020

Arrivano gli attesi incentivi per lo sviluppo della mobilità sostenibile promessi ad inizio ottobre dalla regione Piemonte. A partire da oggi e precisamente dalle ore 9 sarà possibile inserire online le domande attraverso un sito specifico. Ma come già spiegato in precedenza, bisognerà fare in molto in fretta in quanto i fondi messi a disposizione sono davvero pochi. Andiamo con ordine. L'obiettivo di questa iniziativa è quello di velocizzare il rinnovo del parco veicoli per migliorare la qualità dell'aria.

I soggetti che potranno beneficiare degli incentivi regionali sono i residenti nella Regione Piemonte e "i dipendenti di aziende con una unità locale operativa in Piemonte ad essa assegnati alla data di presentazione della domanda". Lo schema dei bonus è così ripartito.

  • Per le auto da 2.500 euro a 10.000 euro in base alle emissioni a patto di rottamare un veicolo a benzina (fino a Euro 3) o Diesel (sino a Euro 5).
  • Per i ciclomotori o motocicli elettrici è disponibile un incentivo da 2.000 euro a 4.000 euro a patto di rottamare un veicolo sino ad Euro 3.
  • Bonus di 150 euro per l'acquisto di bici, 500 euro per quelle a pedalata assistita. 500 euro per le bici cargo (1.000 euro per quelle elettriche).
  • 250 euro di contributo per la rottamazione, senza ulteriore acquisto di un veicolo.

Per chi volesse approfondire i dettagli e i requisiti, è disponibile sul sito della Regione Piemonte il testo completo del bando. Per presentare le domande, le persone devono essere in possesso del certificato di identità digitale (SPID) o della carta di identità elettronica o di un certificato digitale.

I contributi della Regione Piemonte possono essere cumulati con l'Ecobonus nazionale. Tutto bene quindi? No perché ci sono degli evidenti limiti. Il primo riguarda il fondo a disposizione. Complessivamente sono stati stanziati 1.661.725,80 euro e di questi 1.100.000,00 euro riservati per le auto. Basta un rapido calcolo per capire che solo pochissimi riusciranno ad approfittarne. A tutto questo si aggiunge il fatto che potranno essere incentivate quasi tutte le tipologie di auto (diesel escluso ma rientrano le alimentazioni ibride diesel) e non solo le elettriche o le Plug-in. La platea dei possibili beneficiari è dunque vastissima.

Inoltre, come si può leggere nell'allegato del bando, la data di acquisto rilevabile dalla fattura e la data di immatricolazione devono essere successive al 9 Agosto 2019. Il certificato di rottamazione del veicolo sostituito (appartenente al beneficiario del contributo) deve avere una data successiva al 9 Agosto 2019. Sono esclusi dal contributo: gli acquisti, successivi alla data di pubblicazione del provvedimento, comprovati da relativa fattura, che non evidenzino lo sconto di almeno il 12% sul prezzo di listino del modello base, al netto di eventuali allestimenti opzionali, oppure in alternativa per i soli veicoli elettrici puri di un importo pari ad almeno 2.000 euro (IVA inclusa), applicato dal venditore.

I veicoli acquistati devono essere nuovi di fabbrica, omologati dal costruttore e immatricolati per la prima ed unica volta in Italia. Non sono ammissibili gli acquisti di veicoli già immatricolati cosiddetti “a KM 0”. Dunque, pochi fondi e con la possibilità di poter richiedere gli incentivi anche per gli acquisti di oltre un anno fa. Viene da chiedersi se forse non sarebbe stato meglio investire questi fondi in infrastrutture per la mobilità elettrica di cui c'è un gran bisogno.

Ti potrebbe interessare:
Commenti Regolamento