Audi, il primo modello con architettura Rivian debutterà nel 2028
Dal 2028 le prime Audi con software Rivian, in arrivo due nuovi modelli su piattaforme dedicate

Audi si prepara ad un cambiamento molto importante. Dal 2028 lancerà le sue prime auto con un software stack sviluppato interamente in collaborazione con Rivian, la start-up californiana specializzata in veicoli elettrici e soluzioni digitali. L’annuncio segna un cambio radicale per il marchio tedesco, che punta a ridurre la complessità dei suoi processi e a offrire nuove funzionalità grazie a una piattaforma software definita “software-defined”.
Volkswagen aprirà nel 2027 la strada con la ID.1, la prima vettura a integrare alcuni elementi sviluppati da Rivian. Ma sarà Audi il primo marchio a proporre sul mercato un’auto costruita su un’architettura digitale completa, frutto della joint venture avviata lo scorso anno tra Volkswagen e la società americana.
Döllner: “Pronti già i muletti, debutto nel 2028”
“Audi ha i requisiti più alti in termini di funzionalità“, ha dichiarato l’amministratore delegato Gernot Döllner, spiegando perché proprio il marchio dei quattro anelli sarà il primo a beneficiare della nuova architettura. “È il 2028 l’anno in cui lo vedremo sul mercato. Ci stiamo lavorando intensamente con la joint venture Rivian-Volkswagen, stiamo già costruendo muletti e collaborando a stretto contatto, quindi le prime auto sono già in preparazione“.
Il debutto avverrà con due modelli completamente nuovi, sviluppati su piattaforme inedite e pensati per segmenti diversi del mercato. Da questi, il nuovo software sarà poi esteso gradualmente a tutta la gamma. Sebbene Döllner non abbia rivelato i dettagli, è probabile che i primi modelli siano basati sulla nuova architettura modulare SSP del Gruppo Volkswagen, prevista anch’essa intorno al 2028.
Un’architettura più snella
Le implicazioni di questa rivoluzione saranno notevoli: “Significa innanzitutto ridurre la complessità. Nello sviluppo dell’auto avremo processi molto più snelli e rapidi“, ha spiegato Döllner. Al centro della strategia ci sono gli aggiornamenti over-the-air, che consentiranno di aggiungere nuove funzionalità o correggere eventuali difetti in maniera rapida e flessibile.
Parallelamente, Audi punta a un ritorno a comandi fisici più intuitivi, come mostrato dalla recente concept car Concept C. Una scelta che potrebbe sembrare in contraddizione con l’evoluzione digitale, ma che secondo Döllner rappresenta un equilibrio: “Ci sono meno pulsanti virtuali e più elementi aptici, perché i clienti vogliono accesso diretto a funzioni specifiche. Così riportiamo materialità negli interni: il metallo vero, il “clic Audi”. Ma sotto resta un’unità centrale con computer zonali: non c’è contraddizione, tutto si integra alla perfezione“.
-
Fonte:
- Autocar