F1: con l'addio alla MGU-H, Audi e Porsche pronte a entrare nel Circus
F1: Audi e Porsche pronte all’ingresso dal 2026.
2026. Non più 2025. Di cosa parliamo? Dell'anno giusto per far esordire le nuove power unit, i motori ibridi che permettono alle monoposto di Formula 1 di sfrecciare sui circuiti di tutto il mondo. Toto Wolff e Mattia Binotto, rispettivamente i team principal di Mercedes e Ferrari, sono stati chiari nelle loro ultime dichiarazioni presso il circuito di Monza: "gli ibridi MGU-H sono complessi e costosi, dobbiamo percorrere nuove strade"
I nuovi motori, pur sempre ibridi, saranno introdotti a partire dal 2026, e non dal 2025 come era stato preventivamente concordato trai i team e la FIA, non prima comunque di aver attuato il congelamento su sviluppi e modifiche agli attuali propulsori per il biennio 2022-2024. Con l'introduzione di nuovi motori per il prossimo futuro, Porsche e Audi, entrambi facenti parte del Gruppo Volkswagen, si sono affacciati su Circus pronti a riversare nella massima serie il loro know how, forti della possibilità di condividere tra loro costi e conoscenze e quindi limitare le perdite. Anime condivise ma identità disgiunte per le due new entry nel mondo dei motoristi di F1. L'abolizione del propulsore MGU-H sta attraendo sguardi curiosi e interessati tra i motoristi, attratti dalla possibilità di immettersi nella massima serie grazie a propulsori più semplici e meno costosi da costruire.
Tra le caratteristiche tecniche che dovrà avere la nuova power unit ibrida ci sarà un più potente motogeneratore cinetico (MGU-K) capace di recuperare maggiore energia a fronte della sparizione del discusso impianto di recupero energetico posto sull'asse anteriore. Il solo motogeneratore posteriore dovrà essere in grado, da solo, di recuperare fino a 350 kW, un rilevante salto in avanti anche rispetto a serie motoristiche che fanno dell'efficienza energetica un vanto, come la Formula E capace di recuperare con un unico motogeneratore 250 kW. Una intensa rigenerazione relegata solo all'asse posteriore dovrà richiedere ai team anche soluzioni alternative per l'aerodinamica, con la possibile introduzione di sospensioni attive.
I nuovi propulsori si baseranno sul motore termico V6, composto da elementi comuni e standard per tutti i team, cosi da mantenere bassi i costi, e svilupperà fino a 476 cavalli. Confermata la possibilità di alimentare i motori con carburanti 100% sintetici.