Alpine: per le sportive del futuro si valuta anche l'idrogeno
Alpine valuterà alimentazioni alternative al classico elettrico per le supercar del futuro
Il futuro di Alpine è tracciato: il marchio di Dieppe si appresta a diventare esclusivamente a zero emissioni e lo farà con tre modelli in arrivo nei prossimi anni. Ma in futuro Alpine potrebbe anche esplorare altre soluzioni a zero emissioni per le proprie vetture. Tra queste, in testa, l’idrogeno.
La Casa francese ha già mostrato interesse nei confronti di questo tipo di alimentazione con la A4810, la concept car realizzata insieme allo IED, l’Istituto Europeo di Design di Torino, che ha lavorato fianco a fianco con il centro stile del marchio per interpretare come sarà un’ipotetica supercar Alpine del 2035.
L’auto in questione è alimentata, appunto, a idrogeno, anche se non è stato specificato se sotto il cofano si celi un motore termico in grado di usare il gas come combustibile o se vi sia invece un sistema a celle di combustibile.
Sia quel che sia, il Ceo di Alpine Laurent Rossi ha ora dichiarato che l’azienda ha deciso di mantenere a portafoglio anche alimentazioni a combustione interna e che in questo caso l’idrogeno potrebbe essere la soluzione migliore.
L’idea è stata resa pubblica durante un’intervista rilasciata alla rivista inglese Autocar in occasione del Gran Premio di Formula 1 di Silverstone disputato la scorsa domenica. “È normale che si guardi a percorsi paralleli – ha detto Rossi – Vogliamo trovare alternative che non siano incompatibili con l’elettrificazione, che rappresenta il futuro dell’automotive per almeno il 60-70% del parco auto di domani”.
Per il resto, però, si dovranno valutare altre soluzioni che meglio si sposano con le caratteristiche dei diversi tipi di veicoli. Ad esempio, sui commerciali leggeri, che hanno viaggi prestabiliti e necessità di avere un elevato carico utile potrebbero esserci tecnologie diverse. E lo stesso potrebbe accadere su auto sportive ad alte prestazioni.