
28 Settembre 2022
BMW Z4 è sempre stata un'auto particolare, non solo in questa generazione che mantiene il nome di quella che va a rimpiazzare ma anche nelle precedenti.
Presentata nel 2018, BMW Z4 2019 è un progetto congiunto, realizzato con Toyota. Quando un marchio con una buona base di appassionati si lega ad un altro diventa facile gridare allo scandalo. Eppure è proprio grazie a questa collaborazione che la nuova BMW Z4 si è potuta trasformare in realtà e ha potuto soddisfare certe esigenze: se i due modelli precedenti erano basati sulla piattaforma della Serie 3, la nuova Z4 sfrutta una versione accorciata e ottimizzata della CLAR che BMW usa per le sue trazioni posteriori.
L'unione tra le due anime sportive di questo asse giappo-tedesco è riuscita a portare, nel 2019, una roadster con bilanciamento dei pesi 50:50, motore anteriore, trazione posteriore e decine di chili in meno nonostante sia farcita di qualunque tecnologia. In più è realizzata a Graz, un centro d'eccellenza che sfoggia mostri sacri come Mercedes Classe G di cui vi ho parlato qui.
A questo punto viene da chiedermi se sia proprio Graz quell'ingrediente che mi fa apprezzare particolarmente certe auto o se si tratti solo di una coincidenza. Chissà, vediamo piuttosto come va questa Z4 2019.
In attesa di poter provare la M40i, mi sono concentrato su 20i e 30i, quelle che condividono il quattro cilindri e che forse caratterizzano maggiormente il nuovo corso di questa Z4. Qui il discorso si fa complicato: se da un lato è vero che la Z4 propone un telaio ideale sulla carta, uno sterzo maschio che non ha niente a che vedere con le versioni ammorbidite a cui oggi siamo abituati e una buona precisione in inserimento, dall'altro - e in questo il quattro cilindri nelle modalità civili (Comfort, Eco) ci mette lo zampino - può risultare strana a chi cerca sensazioni estreme.
La nuova Z4 è quella roadster che sa essere civile, tanto civile da non costringerci ad un abitacolo claustrofobico, da non farci rinunciare alle comodità a cui siamo abituati e da non costringerci a chiedere una tregua ogni tanto per il setup rigido: basta un tasto e l'elettronica fa il suo lavoro (specie con le adattive) tarando tutto a puntino per farci godere il panorama senza costringere la "zavorrina" a vomitare l'anima. In Sport e Sport+ si trasforma, è vero, però mantiene un approccio morbido e mai troppo selvaggio.
I punti di forza sono l'ottima rigidità del telaio fatta per divertire ma anche per affrontare bene le inevitabili buche: provata su una strada tutt'altro che ideale, con sconnessioni profonde dovute al cedimento del terreno sotto all'asfalto, mi ha sorpreso l'abilità dell'auto di restituire quella situazione di sicurezza anche forzando il ritmo, con una precisione che mi ha permesso di esagerare dove con altri modelli non mi sarei mai azzardato.
Sterzo e telaio ci trasmettono un buon feedback di quello che succede sotto agli pneumatici, anche in modalità Sport+ con i controlli disattivati: questo rende BMW Z4 un'auto sincera che può lasciarsi andare ma allo stesso tempo rende intuitiva la manovra di correzione. Nelle curve strette e veloci il limite è alto, lo sterzo è abbastanza diretto e, con la versione 30i, anche la potenza è quella perfetta.
I 268 CV garantiscono tutto il divertimento che serve in strada e il due litri lavora bene con il cambio a 8 rapporti, rapido nella cambiata quando serve (ma non il più rapido), quasi impercettibile quando andiamo al trotto. La sensibilità al pedale del gas, così come quello del freno che è molto modulabile, è alta e richiede un piede allenato, pena qualche scalata di marcia non voluta nelle modalità più sportive.
Il quattro cilindri spinge bene e sempre, non manca di schiena quanto piuttosto di allungo nella parte altissima del contagiri: lo capite già dalla logica di cambiata automatica che, anche in modalità Sport+, sembra volervi allenare a non cercare troppo la zona rossa quando andrete ad utilizzare le palette al volante.
Se la 20i è consigliata per chi non spingerà mai la roadster al limite e magari vuole evitarsi quel sovrapprezzo del superbollo, che la versione intermedia paga ma non eccessivamente visto che sfora di poco, la 30i è per me quella ideale, il motore che sceglierei per l'equilibrio che sa restituire.
Proprio equilibrio è la parola chiave di questa nuova Z4, una generazione che si posiziona a metà tra il mondo delle roadster e quello delle turismo. Il comfort è buono, pur restando un'auto rigida che non sa cosa significhi l'effetto "tappeto volante", il telaio concede una punta di rollio e l'abitacolo ha tutto quello che serve per viaggiare coccolati.
I consumi di BMW Z4 30i rilevati durante le prove viaggiano tra i 10 e i 14 chilometri con un litro in condizioni reali
I sedili, anche quelli sportivi, sono comodi e dotati di tutte le regolazioni elettriche desiderabili, persino nei fianchetti così da stringere in pista e lasciar andare in strada. Pur tornando al tetto in tela, BMW Z4 restituisce una buona insonorizzazione dell'abitacolo, in linea con il segmento.
Per chiudere la sezione dedicata al comfort, vanno notati diversi aspetti pratici: il bagagliaio è ora da 281 litri ed è sufficiente per i bagagli dei due occupanti, l'abitacolo sfoggia soluzioni razionali come la mensola posteriore con retina, i vani nel tunnel centrale tutti con copertura, piccoli porta oggetti nascosti e lo sportellino per far passare gli sci.
La suite di ADAS è di buon livello anche se non è la migliore per implementazione: su BMW Serie 3 (provata qui) o BMW X7 (provata qua) la frenata automatica del cruise adattivo gode di una taratura che la rende più raffinata in tutte le situazioni; su Z4 sembra leggermente più incerta.
Il risultato finale, in termini di sicurezza, è lo stesso, ma quel che cambia è che Z4 mostra un comportamento univoco dell'automatismo mentre le altre riescono a variare di più la risposta in base alla modalità di guida e, in Comfort, anche la frenata diventa più dolce. Per risolvere basta impostare una distanza maggiore nell'ACC ma sappiamo che il traffico italiano non è l'ideale: lasciare troppo spazio significa rischiare di farsi tagliare la strada dai soliti idioti.
Ottimo l'head-up display (1.130€): tante regolazioni accessibili da una scorciatoia del menu nello schermo centrale (la barra in alto è una manna una volta scoperta), risoluzione perfetta, colori e luminosità ideale per qualsiasi situazione.
Completano la dotazione gli abbaglianti automatici, assistente al parcheggio con sensori e telecamera, franata automatica con riconoscimento dei pedoni, monitoraggio di corsia attivo con correzione di sterzo (senza centramento automatico) e monitoraggio traffico in retromarcia e traffico trasversale posteriore
BMW OS 7.0 è tra i migliori sistemi per l'infotainment disponibili oggi. I suoi punti di forza sono l'interfaccia moderna e curata, l'alto livello di personalizzazione e le tantissime funzionalità connesse, tra cui integrazione con gli smartphone e aggiornamenti OTA (il primo è stato avviato di recente) .
Pur restando lo stesso di Serie 3 e X7, però, su questa Z4 ho provato un sovraccarico sensoriale che nel SUV e nella berlina era molto attenuato. Può sembrare una banalità ma il mondo roadster chiama a gran voce la semplicità e il minimalismo ed è una chiamata inconscia ma percettibile.
Bella la strumentazione digitale personalizzabile e la sua grafica ma eccessivo il flusso di informazioni, così come per lo schermo dell'infotainment (10.25") che costringerà ad un periodo di adattamento e a giocare molto con i widget personalizzabili. Un'interfaccia dedicata e semplificata sarebbe stata apprezzabile.
Poco giustificabile l'assenza di Android Auto: Apple CarPlay c'è (si pagherà in abbonamento) ma continuo a non capire il senso di permettere di usare i top di gamma Samsung come chiave digitale per l'auto (650€ insieme al keyless), al punto che quella fisica potete davvero lasciarla a casa, per poi doversi accontentare del classico collegamento Bluetooth.
Va però spezzata una lancia in favore di BMW OS 7.0, talmente reattivo, completo, moderno e connesso da non farci rimpiangere troppo Android Auto nella sua versione attuale: se su altri marchi non potrei rinunciarci, con le tedesche premium posso pensare di vivere senza questa funzionalità.
BMW Z4 30i M Sport è la versione che consiglierei per il pacchetto M che lavora su assetto, freni e su tante personalizzazioni dentro e fuori dall'abitacolo, inclusi sedili, volante e cerchi. Inoltre si può accedere all'optional del differenziale sportivo M da 1.440€ (frizione a lamelle a controllo elettronico) e all'assetto adattivo da 620€.
Come al solito le tedesche non fanno troppi sconti sugli accessori: nella configurazione "ideale", molto vicina al full optional, si raggiungono i 69.000€.
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Commenti
Come si fa a concepire auto così, elettriche ,muore essenza di sportività dell'auto per cortesia non dite eresie,bagliaio in più,cioè una z4 familiare magari......????? compra una bella opel station wagon...
“L'informazione in HD sui motori, con un occhio di riguardo al futuro e alla tecnologia.”.
Ma se lo dici tu...
Tecnologia :S
Vuvuvu accaddimotori punto it
In che senso?
Abarth non è volgare?
Di 20 anni fa?
Questo è soprattutto un blog di motori.
Un volatile non da problemi tra vetri e lunotto sei sempre molto protetto a differenza di uno scooter/moto. Il problema maggior può essere dato dal lancio di escrementi ma come detto devi essere proprio sfigato
La volgarità è propria di golf e bmw. Naturalmente un altra caratteristica di chi è volgare è che pensa di non esserlo.
sempre coupé/spider
Che non è bmw infatti, tutto torna!
direi di più, mai messo sotto nessuno, ma schivato un volatile per 2 cm dal casco
veramente europea
infatti lui aveva l'slk se non ricordo male....
Semplicemente, Android Auto é UNA funzione dell'infotainment.
Se uno ha un iPhone per esempio se ne frega che l'auto abbia Android Auto o no.
E quello di BMW, volente o nolente, é uno dei sistemi infotainment fatti meglio.
Assolutamente discutibile la scelta di non supportare Android Auto, ma ciò non toglie nulla alla bontà del sistema.
Adesso che me lo dici tu con questi argomenti inoppugnabili, sì, ora sì, non può che essere come dici.
Secondo te quello che non pensa di collegare lo smartphone all’auto, legge un blog di tecnologia?
Hai ragione! Rimedierò!
in tal caso devi andare in Sardegna, lì pure sono esperti con gli ovini come voi australiani
Sono venuto in Italia per quello... almeno posso stuprare liberamente, senza problemi.
La coerenza c'è tutta: esistono sistemi di infotainment terribili, laggosi, ingestibili CON Android Auto così come ci sono quelli fluidi e completi sia in funzioni che in possibilità di interfaccia SENZA Android Auto. La valutazione sul sistema di infotainment è una cosa, la presenza o meno di Android Auto è un'altra.
Esiste, ed è un dato di fatto, un pubblico che non ci pensa minimamente a collegare lo smartphone all'auto: secondo te, a una persona del genere, posso dire che l'infotainment di BMW è pessimo solo perché non ha Android Auto?
Ragionamento senza senso il tuo.
Dovere.
grazie :)
Anche a humour non ce n'è per nessuno. E pure la classe abbonda.
Discusso ampiamente cosa?
Che tra un po' lo mettono di serie pure sulla panda...
Quando sarà elettrica
Quindi silenziosa e con tanto bagagliaio in più sarà perfetta!
ci sono stato l'anno scorso. Devo ammettere che ero un po' preoccupato di venire in Australia perché è il paese dove mandavano i criminali inglesi una volta. Tuttavia l'Australia non è più solo una colonia penale per stupratori, violentatori e criminali inglesi... No... No... Ora è una grande nazione con la sua dignità, o almeno lo era visto che avete usurpato tutta la terra degli aborigeni e siete diventati degli stupratori di pecore
Australia.
ma vuoi vedere che vieni dal terzo mondo?
A breve! :-D
Abarth!
Direi che hai la stessa probabilità di essere centrato di qualsiasi persona che passeggia
e che ci fai in Italia?
tornatene nel tuo paese
the
Lodare l’infotainment e scoprire che manca perfino Android car auto...
Davvero coerente.
Occhio agli uccelli
La versione 30i quanti giga di ram? E' almeno fullhd? E a aggiornamenti come siamo messi?
Io sono straniero, a dirla tutta! :-P
Il valore della spesa media, degli italiani, è sui 22K e mezzo. Non 15.
Quello è ovvio , parlavo del tettuccio aperto
Ho esperienza col cabrio stavo con una tipa che aveva lo z1 e in casa ho una sl55
Fino a che non fa buio la cabrio la trovo assolutamente inutile
Con il tetto chiuso no.
e dai che noi napoletani siamo di cuore
per una volta sii di cuore anche tu che sei nordista
Ehhh... ti piacerebbbbe! :-D
come fai a fare il nick in quel carattere speciale?
dimmi il segreto e ti mando una pizza da Napoli
lol
sa sa prova
sa sa
3 2 1 prova
ricchi rinco.. :D
Comunque ti aiuto:
Ecco la classifica delle città più a rischio:
Roma (16,64% dei furti auto in Italia, 17.146 denunce);
Napoli (13,5%, 13.935 denunce);
Milano (7,9%, 8.213 denunce);
Bari (6,2% 6.434 denunce);
Catania (5,9%, 6.114 denunce);
Torino (4,7%, 4.863 denunce);
Palermo (3,4%, 3.541 denunce);
Caserta (3,23%, 3.331 denunce);
Foggia (2,68% dei furti auto, 2.757 denunce);
Salerno (2,34%, 2.414 denunce).
Le regioni più a rischio:
Campania (19,7% del totali furti, 20.293 denunce);
Lazio (18,1%, 18.690 denunce);
Puglia (15,2%, 15.725 denunce);
Lombardia (12,7%, 13.161 denunce);
Sicilia (12,1%, 12.488 denunce);
Piemonte (5,76%, 5.936 denunce).
da
https://www.noisicurezza.com/2018/05/20/classifica-furti-auto-2018-e-tecniche-di-furto/
E ancora, dal Sole 24 Ore:
Sul territorio
La Campania si conferma la regione con il maggior numero di furti: il 45% del totale, influenzato anche dal fatto che - di fronte ad alte probabilità di finire nel mirino dei ladri - in quelle zone si decide di proteggersi di più. Anche se magari la propria auto non è particolarmente di pregio. Tra l’altro, un buon antifurto può far scendere il costo dell’assicurazione sul furto, ovviamente molto alto proprio al Sud.
https://www.ilsole24ore.com/art/le-auto-piu-rubate-2018-boom-suv-AF4otQJ
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