
05 Agosto 2019
Dopo oltre un giorno di discussioni, i vertici di FCA hanno deciso di ritirare la proposta di fusione con Renault. Decisivo è stato l'intervento del Governo Francese, che ha spinto Renault a sospendere la trattativa.
Al termine di due giornate di discussioni, una breve nota ufficiale di Groupe Renault chiude temporaneamente le porte ad una fusione con il Gruppo FCA:
Il Consiglio di Amministrazione non è stato in grado di prendere una decisione a causa delle richieste espresse dai rappresentanti dello Stato Francese a rimandare il voto ad un altro Consiglio.
Non si è fatta attendere la risposta ufficiale di FCA, riunitosi ieri sera sotto la presidenza di John Elkann: come comunicato stamani, FCA ha deciso di ritirare con effetto immediato la proposta di fusione avanzata a Groupe Renault. Il colosso italo-americano sostiene di continuare ad essere "fermamente convinto" di una proposta che ha ricevuto un ampio apprezzamento sin dal momento in cui è stata formulata. Una proposta la cui struttura e le cui condizioni, ricorda FCA, erano attentamente bilanciati al fine di assicurare sostanziali benefici a tutte le parti.
E’ tuttavia divenuto chiaro che non vi sono attualmente in Francia le condizioni politiche perché una simile fusione proceda con successo. FCA esprime la propria sincera gratitudine a Groupe Renault, in particolare al suo Presidente, al suo Amministratore Delegato ed agli Alliance Partners, Nissan Motor Company e Mitsubishi Motors Corporation, per il loro costruttivo impegno in merito a tutti gli aspetti della proposta di FCA.
Questa la risposta di Groupe Renault, arrivata in tarda mattinata:
Il Gruppo Renault esprime il suo rammarico per non poter approfondire la proposta di FCA (Fiat Chrysler Automobiles). Siamo grati a Nissan per l’approccio costruttivo adottato e desideriamo ringraziare FCA per gli sforzi compiuti nonché i membri del Consiglio di Amministrazione di Renault per la fiducia. Riteniamo che questa proposta sia opportuna, per il grande valore industriale e l’attrattiva finanziaria che comporta, creando un leader mondiale del settore automobilistico con sede in Europa.
Quest'offerta sottolinea, altresì, l’attrattiva che esercitano Renault e l’Alleanza
.
E ora? Accantonata - per il momento - l'idea della fusione, FCA proseguirà contando sulle proprie forze, almeno fino a quando non si ripresenteranno le condizioni per un nuovo merger. Magari con un partner asiatico...
Il Gruppo FCA è interessato alla fusione con Renault: la notizia, riportata per la prima volta dal Financial Times alla fine di marzo, è tornata sulle prime pagine dei principali quotidiani finanziari (e non) nel corso delle ultime ore, rilanciata dal The New York Times e dal The Wall Street Journal.
La conferma è arrivata in un comunicato stampa di Groupe Renault del 27/05/2019 alle ore 7:50:
Groupe Renault conferma di aver ricevuto una proposta da parte di FCA (Fiat Chrysler Automobiles) riguardante una potenziale operazione di fusione 50/50 tra Groupe Renault e FCA. Il Consiglio di Amministrazione di Renault si riunirà stamattina per discutere la proposta. Un comunicato stampa verrà rilasciato dopo la riunione.
Il deal riguarda l'ingresso del Gruppo italo-americano FCA all'interno della galassia di Groupe Renault, che insieme "all'alleato" Nissan-Mitubishi costituisce il principale agglomerato automobilistico mondiale con oltre 10 milioni di veicoli l'anno (a pari merito con il Gruppo Volkswagen e il Gruppo Toyota). Un'eventuale fusione (sempre più probabile) tra FCA e Renault (contando anche Nissan-Mitsubishi) porterebbe al più grande Gruppo automobilistico al mondo, come sottolinea un'infografica di Bloomberg.
L'accordo - che potrebbe essere ufficializzato già in mattinata - prevederebbe una condivisione delle tecnologie, della proprietà intellettuale, della catena produttiva. Obiettivo: sviluppare e produrre congiuntamente veicoli più competitivi, puntando su elettrificazione, guida autonoma e connettività e raggiungendo ogni angolo del pianeta grazie al vasto assortimento di marchi. Al momento, sempre secondo i rumor, si tratterebbe comunque di una mossa intrapresa da Groupe Renault senza il contributo degli alleati giapponesi (circa 8,7 milioni di veicoli l'anno contando i risultati del 2018).
La proposta di FCA va nella direzione di una collaborazione ad ampio raggio, che "migliorerebbe sostanzialmente l'efficienza del capitale e la velocità nello sviluppo dei prodotti". Senza dimenticare uno degli aspetti su cui più volte FCA ha fatto leva per spingere ad una fusione con altri colossi automobilistici, ovvero il "bisogno di prendere decisioni coraggiose per cogliere su larga scala le opportunità che si sono create nel settore automobilistico in campi come la connettività, l'elettrico e i veicoli a guida autonoma".
Come anticipato, l'aggregazione tra Groupe Renault e Fiat Chrysler Automobiles creerebbe uno dei principali produttori di auto al mondo (il terzo) in termini di fatturato, volumi, redditività e tecnologia a beneficio dei rispettivi azionisti e degli stakeholder delle società. La Società risultante venderebbe annualmente circa 8,7 milioni di veicoli, sarebbe un leader mondiale nelle tecnologie EV (di cui Renault può offrire un importante know-how), nella guida autonoma (alleanza di FCA con Waymo, BMW e Aptiv) nei marchi premium (con il polo Alfa Romeo e Maserati), nei SUV (Jeep, ma anche Renault), nei pickup (Dodge e Renault), nei veicoli commerciali (Fiat Professional e Renault), nelle auto accessibili (Dacia e Lada) e in quelle di grande volume (Fiat, Renault, Jeep, Ram). I due Gruppi si completerebbero anche a livello geografico: Groupe Renault ha una forte presenza in Europa, Russia, Africa e Medio Oriente, mentre FCA è posizionata in modo unico nei segmenti ad alto margine in Nord America ed è un leader di mercato in America Latina. Groupe Renault, inoltre, può vantare anche un'attività finanziaria ben consolidata e redditizia (RCI Banque).
Nessuno stabilimento verrà chiuso. Nella proposta inviata da FCA alla dirigenza di Renault, il raggiungimento di tutti questi benefici non si otterrà con la chiusura di impianti produttivi, ma con "investimenti più efficienti in termini di utilizzo del capitale in piattaforme globali dei veicoli, in architetture, in sistemi di propulsione e in tecnologie".
A livello economico-finanziario, la combinazione delle due attività porterebbe dei benefici condivisi per il 50% dagli attuali azionisti di FCA e per il 50% dagli attuali azionisti di Groupe Renault. Per attenuare la disparità dei valori sul mercato azionario, gli azionisti di FCA riceverebbero anche un dividendo di 2,5 miliardi di euro.
Sempre secondo le previsioni di FCA, l'attuazione dell'accordo consentirebbe a FCA e a Groupe Renault di realizzare oltre 5 miliardi di euro in sinergie run-rate annuali, incrementando le sinergie esistenti dell'Alleanza: FCA vorrebbe infatti lavorare anche con Nissan e Mitsubishi (Alleati di Renault), "alla ricerca dei modi in cui creare ulteriore valore per tutti i membri dell'Alleanza". La fusione di FCA e Groupe Renault insieme con i partner Nissan e Mitsubishi porterebbe alla creazione della più grande alleanza di costruttori automobilistici al mondo, vendendo più di 15 milioni di veicoli annui.
Si parla di condividere le piattaforme, riducendone il numero, consolidare gli investimenti nei motori e attuare le dovute economie di scala. Sulla base dei risultati 2018, i ricavi della Società risultante dalla fusione sarebbero quasi 170 miliardi di euro, con un utile operativo di oltre 10 miliardi e un utile netto di oltre 8 miliardi. Tutto questo solo contando il Gruppo Renault, senza Nissan e Mitsubishi.
FCA stima, basandosi sulla propria esperienza, che circa il 90% delle sinergie derivererebbe da risparmi di acquisto (~ 40%), efficienze R&S (~ 30%), produzione e efficienze delle attrezzature (~ 20%). In queste stime sui risparmi sarebbe inclusa la possibilità di ridurre il numero complessivo di piattaforme di veicoli di circa il 20% e delle famiglie di motori di circa il 30%. Si prevede che il totale delle sinergie run-rate stimate sarà raggiunto entro la fine del sesto anno dalla chiusura dell'operazione, con circa l'80% raggiunto nel quarto anno. Tenendo conto dell'impatto dei circa €3-4 miliardi dei costi di implementazione cumulativi, si stima che le sinergie produrrebbero un flusso di cassa netto neutro nel primo anno e positivo a partire dal secondo anno in avanti.
Alle ore 11:48, una nota ufficiale diramata da Groupe Renault conferma l'interesse del gruppo francese nel valutare la proposta di fusione al 50% avanzata dal Gruppo FCA.
Dopo aver passato attentamente in rassegna i termini di questa proposta amichevole, il Consiglio di Amministrazione di Renault ha deciso di studiare con interesse l’opportunità di tale intesa, atta a consolidare l’impronta industriale del Gruppo Renault e generare un supplemento di valore per l’Alleanza.
Una comunicazione verrà rilasciata al momento opportuno per informare il mercato dei risultati delle discussioni, in conformità con le leggi e i regolamenti applicabili.
Il governo francese, che è azionista al 15% di Renault, sta imponendo condizioni piuttosto importanti sull'affare. FCA e il gruppo Renault hanno comunque trovato un'intesa, che prevede:
Riassumendo in brevi parole: la Francia avrà voce in capitolo sui massimi vertici del gruppo. Oggi ci dovrebbe essere la riunione che deciderà l'esito dell'operazione. Le prospettive sono buone. Da chiarire la posizione di Nissan e Mitsubishi con Hiroto Saikawa (CEO Nissan) che ha già lanciato un avvertimento: l'alleanza tra FCA e Renault porterà i giapponesi, comunque ottimisti in termini di prospettive, ad avviare una revisione della relazione tra i produttori. Ci si aspetta comunque l'astensione dei due rappresentati Nissan dal voto.
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Commenti
Com'è possibile che uan compagnia con tanti marchi importanti [FIAT, Alfa Romeo, Maserati, Ferrari, Jeep, Chrysler, Dodge, Iveco(?)] valga quanto una compagnia come Renault (Renault, Dacia)?
Mah.
Nel mio caso non potrei fare certi lavori per il DoD
Per semplice curiosità, non rispondere se ti sembra una domanda personale, perché hai rinunciato? Avere la doppia cittadinanza in USA non porta alcuna complicazione
Sono tutte trattative o affari non conclusi o fatti senza un governo pd o peggio erano aziende non controllate da italiani ma diversi,dimentichi anche la ferramenta sotto casa mia
Rinunciato
:)))
Touché.
Io so che i dipedenti fiat hanno rubato per anni
sicuramente meno di quanto ha fatto la cara famiglia che controlla la FCA
si
Dimentichi Loro Piana, Bulgari,Pomellato, Vivendi il 23,9% di Telecom,Lo zucchero Eridania, Pioneer Investments...
Ma tutti i vari governi cianno dato un sacco di soldi alla FIAT!
Noi pero' abbiamo 3 grandi statisti al governo. Loro uno solo.
Certo. Macron non c'entra niente...
Tu secondo me non hai ben colto il punto G.
Pare l'italia nei confronti della UE! LOL
Mio cuggino francese sa una mossa che se te la fa dopo 3 giorni muori.
non ho detto che sia meglio, ma avranno sicuramente visto come si sono comportati negli anni in Italia i proprietari di FCA e hanno voluto vederci chiaro prima di cedere metà dell'azienda.
si è giusto nel loro caso. hanno una partecipazione in azioni, quindi guadagni e debiti si gestiscono anche con soldi dello stato. senza contare che lo Stato in questo caso ha il DOVERE di prendersi tutto il tempo per avere garanzie d'investimento sugli stabilimenti e sulla ricerca per garantire i posti di lavoro.
Lo Stato francese ha semplicemente chiesto tempo per valutare e per vederci chiaro sui piani industriali del futuro per garantire i posti di lavoro.
bah. si poteva ancora parlare senza uscire e rientrare come forse accadrà martedì con la controproposta.
quello che mi lascia perplesso è il fatto che nessuno abbia parlato di quali collaborazioni potrebbero intraprendere, quali industrie riorganizzare...ma solo soldi.
insomma se fai un accordo tra due costruttori dovrai prima pensare ai benefici industriali a lungo termine in termini di razionalizzazione dell'apparato industriale con annessi fornitori...
i cugini sono sempre i migliori
Forse sei un po confuso,dopo il 2011 solo edison e parmalat oltre una tenuta di brunello.
In realtà chiedeva troppo potere ai vertici della società, non giustificato con una partecipazione del 15%
Dovevano fare cosi anche con stx e essilor,
in questo caso non lo è stato in realtà. chiedeva tempo più che altro e tutele per i lavoratori
Lo sei ancora
Ti consiglio di informarti bene sulla questione, non è che quando siamo su un blog dobbiamo dire stupidaggini o essere pressapochisti per forza eh
Non c'entra il patriottismo, FCA non la considero nemmeno italiana. Dico che han fatto bene perché lo stato francese si è dimostrato troppe volte pretenzioso e doppiogiochista (vedi Fincantieri e precedenti)
Magneti Marelli mica fa solamente accumulatori
attenzione ad elogiare totalmente fca.
1) fca rivela non solo le trattative ma che queste ultime sono praticamente fatte!
2) "Fca, Manley vende azioni per 3,5 mln. Appena prima delle nozze con Renault" gli agnellli? boh ma tramite società di comodo potrebbero aver speculato (mia personalissima opinione, non c'è nulla di sicuro tranne manley)
3) stato francese ci mette lo zampino (strano, mai capitato!) chiedendo una proroga e mi sembra pure corretto perchè parliamo di grosse aziende con molti aspetti da vagliare sia finanziari (tema principe) che industriali e commerciali (cosa di cui si è parlato molto poco da parte di fca)
4) fca ritira tutto per ora diventando patrioti contro i brutti francesi che hanno perso in borsa più di fca che è uscita apparentemente a testa alta.
fca niente però...
"Fca, Manley vende azioni per 3,5 mln. Appena prima delle nozze con Renault"
ora degli agnelli non sappiamo nulla ma società di loro proprietà potrebbero aver speculato...
nonostante le dichiarazioni secondo me sapevano che sarebbe stato difficile trovare un accordo in realtà.
poi mi puzza il fatto di aver rivelato praticamente dal nulla questo potenziale matrimonio da parte di fca e non da renault che si è limitata a confermare la presenza di trattative
Sono naturalizzato americano, ma fino a qualche anno fa ero italiano
Ma se io ho solo la batteria di quella marca!
Pero' FCA va forte sul metano!
Si ma con sto casino alla fine FCA ci ha guadagnato o perso in borsa?
E' una bella comodita' :D
Pero' Sophie Marceau e' francese!
La fate troppo complicata.
In realta' e' tutto saltato solo perche' Macron ha paura di perdere le elezioni (che ovviamente perdera' lo stesso)
Greg Garage la sa lunga!
Infatti. Pure quello la che e' morto era mezzo americano svizzero!
Vero. Neanche il Brunello hanno venduto ai francesi. Tutte storie!
Ed io il latte Parmalat!
Ah no...
Pero' parli bene italiano! Complimenti!
Perche' a te Salvini, Di Maio (e aggiungiamoci anche Conte) ti sembrano degli incapaci???
Adoro i francesi...
ok
Mi ha pianto il cuore a darla via, ma ogni spostamento estivo era diventato un dramma. Si è fermata nelle rotonde, alla ripartenza di uno stop, una tragedia. E' che non lo faceva per dei giorni, poi un martellamento continuo. Il mio volante era ormai pelato sopra, mentre le plastiche sopra il display in estate diventavano morbidissime e ballavano insieme al motore.
Dopo 14 anni probabilmente era da cambiare.
Sono passato ad una 500L, decisamente comoda e molto simile per guida allo Scenic (anzi, è un pelo più alta).
Il suo difetto è di essere meno larga dello Scenic, nonostante sia lunga quasi uguale.
Questa compattezza in larghezza la rende meno piantata per terra (mia sensazione) rispetto alla Sceniccona.
Giusto per precisare, non hanno venduto il parmigiano reggiano, è solo una scemenza che gira in rete. Un'azienda francese ha acquistato un noto distributore di parmigiano reggiano (e altri formaggi), non c'entra nulla il marchio ed è un singolo distributore, il consorzio ne conta a decine.
Brava FCA.
La proposta era buona ma dall'altra hanno trovato tutta l'arroganza dello stato francese, credo che Groupe Renault fosse davvero interessata anche in virtù del loro debito stellare che poteva essere ridimensionato
tutti i giapponesi sono solidi in nord america (e producono li quasi tutto) quindi non può barattare quella carta.
fca renault poteva essere in buon accordo ma nissan si sarebbe piano piano tirata fuori
non è il motore o le batterie che compri dai fornitori (vanno fatti gli accordi però) ma è pensare al pianale e riprogettare da zero l'auto; non un semplice adattamento su auto esistenti che si è rivelato poco efficiente ma bisogna perseguire la strada di tesla e vw con le future id