Roborace: oggi Devbot 2.0 ai Motor1 Days, domani sfida fra reale e virtuale | Video

24 Maggio 2019 18

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Aggiornamento 23/05

Aggiorniamo l'articolo con il video di Devbot dalla Motor Valley Fest.

Articolo originale - 15/05

Roborace torna protagonista della cronaca nel contesto della Motor Valley Fest, la quattro giorni dal 16 al 19 maggio al cui interno trovano posto i Motor1Days. Nel weekend Roborace, il campionato mondiale di auto a guida autonoma che rinunciano al pilota, debutta in Italia con il DevBot 2.0, nuovo prototipo per le Season Alpha.

Il debutto nel 2017 in concomitanza con la Formula E aveva lasciato un po' di amaro in bocca ma la presentazione di DevBot 2.0 servirà a mostrare le potenzialità dei veicoli autonomi dove l'abilità del team di programmazione farà la differenza. Riflessi, allenamento e capacità del pilota vengono infatti sostituiti dagli algoritmi che dovranno reagire a quanto accadrà in pista alla ricerca del tempo migliore.

Il DevBot altro non è che la vettura utilizzata per lo sviluppo, creata per far convivere computer e umano nella fase di ricerca così da permettere ai team di capire meglio le dinamiche in pista e registrare i dati necessari per creare l'infrastruttura software che, in gara, si occuperà di guidare la Robocar, il mezzo da competizione vero e proprio previsto per il debutto dalla stagione successiva alla "alpha".

Ancora da scoprire nel dettaglio, la Season Alpha di Roborace inizia a prendere forma come confermato dal recente tweet dell'account ufficiale, che parla di diversi team e di un campionato che, pur utilizzando i DevBot che hanno spazio per un "umano di backup", sarà corso solo dai robot.

I DevBot 2.0 sono vetture identiche per tutti i team, completamente elettriche, connesse e autonome, dotate di computer vision che si occuperà di gestire anche la partenza basandosi sul feedback visivo del semaforo verde esattamente come i piloti in carne ed ossa. Il format della stagione sarà vario e si prevedono competizioni tradizionali in pista, cronoscalate ma anche sfide nelle smart cities e gare notturne.

L'obiettivo non è quello di sostituire le gare fra robot al motorsport tradizionale, piuttosto quello di far crescere la tecnologia della guida autonoma in un ambiente estremo come quello delle competizioni, così da spingere sullo sviluppo e poter trasferire le conoscenze nel mondo delle auto di produzione.

VIDEOGIOCHI VS REALTÀ

Ci sarà da aspettare, perché al momento si correrà in Alpha con i Devbot 2.0 prima di arrivare alla vera Roborace. Nei piani dei creatori, però, c'è anche un'interazione reale tra videogiochi e Robocar: l'obiettivo, che potrà concretizzarsi tra qualche anno o più (non ci è dato saperlo), è quello di far competere sullo stesso circuito i piloti del mondo eSports con l'Intelligenza Artificiale delle Robocar.

Lo spettatore vedrà quindi auto reali e auto virtuali nella stessa scena e anche le Robocar considereranno come reali le vetture digitali. Il software e la precisione nel posizionamento in pista si occuperà di tutto: i ghost del videogioco saranno, agli occhi virtuali delle Robocar, oggetti fisici. Questo non solo significa che l'IA dovrà effettivamente impegnarsi per un sorpasso (senza poter passare attraverso il fantasma) ma che, tramite algoritmi, gli sviluppatori potrebbero introdurre anche l'effetto aerodinamico della vettura virtuale che precede quella reale. Allo stesso modo, e la mia visita in Dallara lo ha dimostrato (scoprite qui il perché), il pilota sul simulatore potrà subire le condizioni ambientali del circuito in quel momento, inclusa la densità dell'aria e altri parametri restituiti in tempo reale dalla Robocar.

Scenari davvero interessanti quindi, che potrebbero portare a far sparire completamente il divario tra reale e virtuale e creare qualcosa di completamente inedito nel mondo del motorsport che diventerebbe accessibile ad una più ampia fascia di utenza dotata di volante e pedaliera anche nell'era della guida autonoma.

OGGI LE UNIVERSITÀ, DOMANI I PRODUTTORI

Oggi la Season Alpha può contare sui primi partecipanti: le Università di Pisa e Monaco sono salite a bordo per correre con i Devbot 2.0 ma l'intervista agli organizzatori ci ha permesso di scoprire che sono già in corso dialoghi con i produttori: brand forti nella guida autonoma su strada, potrebbero quindi decidere di partecipare al campionato con un team ufficiale, portando quindi marchi come Audi, BMW, Mercedes-Benz, Tesla e via dicendo in pista per sfoggiare i progressi tecnologici delle proprie vetture.

Il motorsport, pur autonomo, continuerà quindi a diventare laboratorio di Ricerca & Sviluppo per migliorare ulteriormente le prestazioni delle vetture in strada.

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Commenti

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Riccardo33
Tiziano

Quanto durerà una corsa tipo? Come una classica F1/FE?

La vera Formula1, ovvero la vettura più veloce!!! O a sto punto Formula0 magari.

Avevo persino partecipato ad un campionato con la mia Mini 4WD!
Che bei ricordi...

Riccardo33

A questo punto direi che è la naturale evoluzione... https://uploads.disquscdn.c... https://uploads.disquscdn.c...

Paolo C.

Potrebbero diventare gare veramente divertenti, molto più delle attuali. Mancando il problema della sicurezza potrebbero tornare a sviluppare le auto come nelle competizioni anni 70 e 80, anche permettendo qualche scorrettezza e lavorando su forme e concept differenti. Ricordo ancora la Tyrrel a 6 ruote che correva in F1.

il Gorilla con gli Occhiali

Sembra di vedere bambini con le auto a batteria. Che brutta fine sta facendo il mondo dei motori, assurdo!

Luigi Melita

Lo saranno, quelle di oggi sono aloha per lo sviluppo

Un incidente senza pilota non é divertente da vedere...

Desmond Hume

la progressione della guida autonoma è un bene, non c'è cosa più noiosa di guidare in mezzo al traffico quando potrei starmene stravaccato dietro a guardarmi una serie netflix con Ambrogio Bot che mi porta dal punto A al punto B.

T. P.

ahahaha hai ragione che scivolone...
audience è la parola corretta ma io ricordavo proprio "odiens"
google mi viene in aiuto e mi ricorda che è esistita una trasmissione con questo nome (scritto proprio così, odiens).
ovviamente, non minimizzo il mio errore ma almeno cerco di darti una spiegazione! :)

Code_is_Law

Queste sono solo per lo sviluppo e test . I vari giri vengono fatti con la supervisione interna del pilota . Le vere macchine di roborace sono altre e non hanno spazio per il pilota

Luigi Melita

lo sono e lo saranno, quello spazio sta li sul DevBot per lo sviluppo...

sgarbateLLo

Con un mitragliatore schizza l’odiens ovvero colui che odia, in latino.

Paolo C.

Le auto dovrebbero essere completamente ridisegnate, lo spazio del pilota non ha senso

T. P.

io ci metterei anche un paio di mitragliatrici e qualche razzo!!!

così sai come schizza l'odiens?

ovviamente, le facciamo correre dove non diano fastidio a nessuno...

Aster

bello

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