Il DTM diventa più green: ora i primi test con carburanti sostenibili, in futuro l'ibrido
Primi test nel DTM per i carburanti derivati al 50% da fonti rinnovabili. In futuro anche l'ibrido
Nel 2020, con l'entrata in vigore dei nuovi limiti dell'Unione Europea sulle emissioni di CO2, il mondo dell'auto si troverà a dare una decisa sterzata nell'ottica di una mobilità più sostenibile, e il motorsport lo seguirà a ruota. Dopo l'annuncio di Projekt E, anche il DTM inizia a fare i conti con l'esigenza di un motorsport più "green", annunciando l'avvio dei primi test con carburanti derivati per il 50% da fonti rinnovabili.
Si comincerà già dal prossimo weekend: in occasione del finale di stagione del Campionato Tedesco Turismo, che si terrà presso il circuito di Hockenheim dal 4 al 6 ottobre, i race-taxi utilizzati dagli organizzatori per agevolare gli spostamenti di piloti, VIP e ospiti ad alta velocità utilizzeranno un nuovo carburante performante realizzato con il 50% di componenti rinnovabili, derivati da prodotti di scarto. Sviluppato e testato insieme al partner Aral, questo combustibile consentirà di ridurre le emissioni di CO2 di oltre il 30% rispetto ai carburanti derivati interamente da oli minerali.
In particolare, questo nuovo carburante – una benzina da gara da 102 ottani che rispetta il regolamento del DTM sul numero di ottani e risponde alla normativa DIN EN 228 – sarà impiegati sui race-taxi Audi RS 5 DTM (dotati per l'occasione di sedili posteriori) e Aston Martin Vantage GT4. L'obiettivo è testarne sul campo le prestazioni. Se tutto andrà come da programma, i race-taxi "green" prenderanno servizio per tutta la stagione 2020 del DTM.
Ma gli organizzatori della ITR guardano già al futuro: si inizia a parlare della tecnologia ibrida nel DTM, con dei componenti elettrici che affiancheranno gli attuali motori turbo benzina a 4 cilindri per ridurre i consumi e migliorare le prestazioni. Del resto, come ricorda il direttore ITR Achim Kostron, una delle responsabilità del motorsport è quella di introdurre e sviluppare nuove tecnologie per il futuro dell'industria automobilistica. Quello che non verrà ridotto saranno invece il coinvolgimento dei fan e la spettacolarità delle gare.