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Mercedes Simplex: interfaccia digitale per l'omaggio alla prima auto del marchio

Una carrozza dallo stile moderno e dall'interfaccia digitale ispirata al primo veicolo di Mercedes

Mercedes Simplex: interfaccia digitale per l'omaggio alla prima auto del marchio
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 17 set 2019

Quella che vedete in apertura e nella gallery qui sotto è il grande omaggio di Mercedes-Benz alla 35 PS, la prima auto sviluppata da Daimler-Motoren-Gesellschaf ad essere insignita del marchio Mercedes, il nome di battesimo della figlia di visionario Emil Jellinek, l'uomo d'affari (nonché pilota) che contribuì alla nascita della Casa automobilistica che oggi tutti conoscono. 

Vision Mercedes Simplex è più di una semplice scultura. Presentato in occasione della Design Essentials 2019 nei pressi del Mercedes-Benz International Design Center Europe (vicino a Nizza), questo esercizio di stile rappresenta il manifesto delle Mercedes di domani, ma al contempo è una reinterpretazione di quella carrozza motorizzata che fece scalpore nel 1901, quando partecipò per la prima volta alla Race Week che si svolgeva tra Nizza e La Turbie.  

Un modello essenziale per il marchio Mercedes – divenuto poi Mercedes-Benz – perché rappresentava la prima idea di auto moderna, un progetto pioneristico il cui schema meccanico è ancora oggi alla base delle vetture con cui ognuno di noi si sposta quotidianamente. 

Il messaggio di Vision Mercedes Simplex è "la passione per il lusso e l'innovazione", elementi che sono parte integrante del DNA di Mercedes-Benz. Le forme levigate e tipicamente da concept car "contemporanea" non tradiscono le proporzioni di quelle "pseudo carrozze" che hanno dato origine alle auto moderne: ruote alte e strette, cellula scoperta e volante orizzontale | Il design Mercedes-Benz Sensual Purity: le quattro dimensioni del lusso.

La griglia copriradiatore c'è e presenta una reinterpretazione in chiave moderna della cornice in bronzo del modello originale, insieme al lettering Mercedes con scritta a manolibera, che tuttavia viene sovraimposto tramite una particolare proiezione digitale, che tra le altre informazioni mostra anche lo stato del veicolo (l'abbiamo visto anche sulla concept Mercedes Vision EQS esposta al Salone di Francoforte). Un chiaro simbolo della trasformazione digitale di cui Mercedes è protagonista. 

Moderna è invece l'impostazione dell'abitacolo a due posti, dove viene enfatizzato il ruolo dell'interfaccia utente, ancora oggi uno dei punti forti di Mercedes (con MBUX, qui la nostra prova, la Casa ha effettivamente alzato il livello per quanto riguarda l'accessibilità e la tecnologia degli interni).

Manca il parabrezza, ma la protezione degli occupanti è assicurata dalla cellula dell'abitacolo, una monoscocca in materiali altoresistenziali. Un chiaro riferimento al passato – ma anche al concetto contemporaneo di lusso artigianale di Mercedes-Maybach – è la presenza della sacca di pelle che sporge dal posteriore

La strumentazione, come dicevamo, è protagonista centrale di questo progetto: disegnata come naturale prosecuzione del cofano motore, è essenzialmente un pannello su cui vengono proiettate delle informazioni basiche, specifiche per il contesto di utilizzo. I designer Mercedes lo chiamano, non a caso, "iper analogico". Il design del volante e dei pochi interruttori fisici è invece di derivazione nautica, così come i colori sono ispirati al mood della Costa Azzurra. Il motore? Naturalmente elettrico

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