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Auto connesse, i Paesi UE dicono no al Wi-Fi e votano per il 5G

21 Paesi UE su 28 hanno votato a favore del 5G come standard da adottare per le auto connesse. Il consiglio europeo aveva invece proposto il Wi-Fi

Auto connesse, i Paesi UE dicono no al Wi-Fi e votano per il 5G
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 5 lug 2019

La maggior parte dei Paesi dell'Unione Europea ha votato contro la proposta del Consiglio Europeo di adottare il Wi-Fi al posto del 5G come tecnologia su cui basare lo standard per le auto connesse commercializzate nel Vecchio Continente. Uno smacco ai sostenitori di questa fazione, capitanata da Costruttori come Volkswagen, Renault e Toyota.

21 Paesi sui 28 Membri dell'Unione Europea hanno votato compatti contro la proposta, in occasione di un meeting dei rappresentanti dell'UE che si è tenuto nelle scorse ore a Bruxelles. Tra i Paesi che hanno votato contro il Wi-Fi figurano Germania, Francia e Italia, le più forti industrie automobilistiche dell'area Euro. E se questa scelta può apparire insensata, considerando che da Germania e Francia provengono i principali sostenitori del Wi-Fi, va anche detto che il numero di aziende a sostegno del 5G è di gran lunga superiore: Daimler, Ford, Groupe PSA, Deutsche Telekom, Ericsson, Huawei, Intel, Qualcomm e Samsung, giusto per citare le più influenti.

La scelta di uno standard comune per le auto connesse è considerata prioritaria in un settore che varrà, secondo le stime, qualcosa come 270 miliardi di euro nel 2025, tra sicurezza, servizi e intrattenimento, coinvolgendo non solo le Case automobilistiche ma anche gli operatori delle telecomunicazioni. L'ago della bilancia del Consiglio UE, fino a ieri, propendeva verso lo standard ITS-G5 (identificabile, semplificando, con il Wi-Fi), sostenendo che questo abbia il vantaggio di essere già stato testato e standardizzato in Europa. In più, essendo focalizzato sulla comunicazione tra veicoli, risulterebbe più efficiente nelle comunicazioni tempestive. 

È anche vero, però, che tutto il resto del mondo (Asia e USA) si sta orientando verso l'altro standard, il C-V2X, un sistema che, basandosi sull'ultima generazione delle reti mobili (5G) viene considerato "a prova di futuro", in quanto in grado di connettere non solo le auto ma anche i dispositivi nell’ambiente circostante e offrire applicazioni nell’ambito intrattenimento, monitoraggio del traffico e navigazione con una maggiore garanzia di velocità di trasmissione e affidabilità del segnale. A questo proposito, lo scorso maggio abbiamo avuto un assaggio dell'applicazione pratica del C-V2X.

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