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FCA ritira la proposta di fusione con Renault: i motivi del gran rifiuto

Esito negativo per la trattativa tra FCA e Groupe Renault: decisivo l'intervento dello Stato Francese nella questione

FCA ritira la proposta di fusione con Renault: i motivi del gran rifiuto
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 6 giu 2019

Dopo oltre un giorno di discussioni, i vertici di FCA hanno deciso di ritirare la proposta di fusione con Renault. Decisivo è stato l'intervento del Governo Francese, che ha spinto Renault a sospendere la trattativa.

FCA RITIRA LA PROPOSTA: NON CI SONO LE CONDIZIONI POLITICHE

Al termine di due giornate di discussioni, una breve nota ufficiale di Groupe Renault chiude temporaneamente le porte ad una fusione con il Gruppo FCA:

Il Consiglio di Amministrazione non è stato in grado di prendere una decisione a causa delle richieste espresse dai rappresentanti dello Stato Francese a rimandare il voto ad un altro Consiglio.

Non si è fatta attendere la risposta ufficiale di FCA, riunitosi ieri sera sotto la presidenza di John Elkann: come comunicato stamani, FCA ha deciso di ritirare con effetto immediato la proposta di fusione avanzata a Groupe Renault. Il colosso italo-americano sostiene di continuare ad essere "fermamente convinto" di una proposta che ha ricevuto un ampio apprezzamento sin dal momento in cui è stata formulata. Una proposta la cui struttura e le cui condizioni, ricorda FCA, erano attentamente bilanciati al fine di assicurare sostanziali benefici a tutte le parti.

E’ tuttavia divenuto chiaro che non vi sono attualmente in Francia le condizioni politiche perché una simile fusione proceda con successo. FCA esprime la propria sincera gratitudine a Groupe Renault, in particolare al suo Presidente, al suo Amministratore Delegato ed agli Alliance Partners, Nissan Motor Company e Mitsubishi Motors Corporation, per il loro costruttivo impegno in merito a tutti gli aspetti della proposta di FCA.

Questa la risposta di Groupe Renault, arrivata in tarda mattinata: 

Il Gruppo Renault esprime il suo rammarico per non poter approfondire la proposta di FCA (Fiat Chrysler Automobiles). Siamo grati a Nissan per l’approccio costruttivo adottato e desideriamo ringraziare FCA per gli sforzi compiuti nonché i membri del Consiglio di Amministrazione di Renault per la fiducia. Riteniamo che questa proposta sia opportuna, per il grande valore industriale e l’attrattiva finanziaria che comporta, creando un leader mondiale del settore automobilistico con sede in Europa.

Quest'offerta sottolinea, altresì, l’attrattiva che esercitano Renault e l’Alleanza

E ora? Accantonata – per il momento – l'idea della fusione, FCA proseguirà contando sulle proprie forze, almeno fino a quando non si ripresenteranno le condizioni per un nuovo merger. Magari con un partner asiatico…

TUTTI I RETROSCENA DELLA VICENDA

Il Gruppo FCA è interessato alla fusione con Renault: la notizia, riportata per la prima volta dal Financial Times alla fine di marzo, è tornata sulle prime pagine dei principali quotidiani finanziari (e non) nel corso delle ultime ore, rilanciata dal The New York Times e dal The Wall Street Journal.

La conferma è arrivata in un comunicato stampa di Groupe Renault del 27/05/2019 alle ore 7:50:

Groupe Renault conferma di aver ricevuto una proposta da parte di FCA (Fiat Chrysler Automobiles) riguardante una potenziale operazione di fusione 50/50 tra Groupe Renault e FCA. Il Consiglio di Amministrazione di Renault si riunirà stamattina per discutere la proposta. Un comunicato stampa verrà rilasciato dopo la riunione.

Il deal riguarda l'ingresso del Gruppo italo-americano FCA all'interno della galassia di Groupe Renault, che insieme "all'alleato" Nissan-Mitubishi costituisce il principale agglomerato automobilistico mondiale con oltre 10 milioni di veicoli l'anno (a pari merito con il Gruppo Volkswagen e il Gruppo Toyota). Un'eventuale fusione (sempre più probabile) tra FCA e Renault (contando anche Nissan-Mitsubishi) porterebbe al più grande Gruppo automobilistico al mondo, come sottolinea un'infografica di Bloomberg.

L'accordo – che potrebbe essere ufficializzato già in mattinata – prevederebbe una condivisione delle tecnologie, della proprietà intellettuale, della catena produttiva. Obiettivo: sviluppare e produrre congiuntamente veicoli più competitivi, puntando su elettrificazione, guida autonoma e connettività e raggiungendo ogni angolo del pianeta grazie al vasto assortimento di marchi. Al momento, sempre secondo i rumor, si tratterebbe comunque di una mossa intrapresa da Groupe Renault senza il contributo degli alleati giapponesi (circa 8,7 milioni di veicoli l'anno contando i risultati del 2018). 

LA PROPOSTA DI FCA NEL DETTAGLIO

La proposta di FCA va nella direzione di una collaborazione ad ampio raggio, che "migliorerebbe sostanzialmente l'efficienza del capitale e la velocità nello sviluppo dei prodotti". Senza dimenticare uno degli aspetti su cui più volte FCA ha fatto leva per spingere ad una fusione con altri colossi automobilistici, ovvero il "bisogno di prendere decisioni coraggiose per cogliere su larga scala le opportunità che si sono create nel settore automobilistico in campi come la connettività, l'elettrico e i veicoli a guida autonoma".

Come anticipato, l'aggregazione tra Groupe Renault e Fiat Chrysler Automobiles creerebbe uno dei principali produttori di auto al mondo (il terzo) in termini di fatturato, volumi, redditività e tecnologia a beneficio dei rispettivi azionisti e degli stakeholder delle società. La Società risultante venderebbe annualmente circa 8,7 milioni di veicoli, sarebbe un leader mondiale nelle tecnologie EV (di cui Renault può offrire un importante know-how), nella guida autonoma (alleanza di FCA con Waymo, BMW e Aptiv) nei marchi premium (con il polo Alfa Romeo e Maserati), nei SUV (Jeep, ma anche Renault), nei pickup (Dodge e Renault), nei veicoli commerciali (Fiat Professional e Renault), nelle auto accessibili (Dacia e Lada) e in quelle di grande volume (Fiat, Renault, Jeep, Ram). I due Gruppi si completerebbero anche a livello geografico: Groupe Renault ha una forte presenza in Europa, Russia, Africa e Medio Oriente, mentre FCA è posizionata in modo unico nei segmenti ad alto margine in Nord America ed è un leader di mercato in America Latina. Groupe Renault, inoltre, può vantare anche un'attività finanziaria ben consolidata e redditizia (RCI Banque).

Nessuno stabilimento verrà chiuso. Nella proposta inviata da FCA alla dirigenza di Renault, il raggiungimento di tutti questi benefici non si otterrà con la chiusura di impianti produttivi, ma con "investimenti più efficienti in termini di utilizzo del capitale in piattaforme globali dei veicoli, in architetture, in sistemi di propulsione e in tecnologie".

UNA FUSIONE AL 50%

A livello economico-finanziario, la combinazione delle due attività porterebbe dei benefici condivisi per il 50% dagli attuali azionisti di FCA e per il 50% dagli attuali azionisti di Groupe Renault. Per attenuare la disparità dei valori sul mercato azionario, gli azionisti di FCA riceverebbero anche un dividendo di 2,5 miliardi di euro. 

Sempre secondo le previsioni di FCA, l'attuazione dell'accordo consentirebbe a FCA e a Groupe Renault di realizzare oltre 5 miliardi di euro in sinergie run-rate annuali, incrementando le sinergie esistenti dell'Alleanza: FCA vorrebbe infatti lavorare anche con Nissan e Mitsubishi (Alleati di Renault), "alla ricerca dei modi in cui creare ulteriore valore per tutti i membri dell'Alleanza". La fusione di FCA e Groupe Renault insieme con i partner Nissan e Mitsubishi porterebbe alla creazione della più grande alleanza di costruttori automobilistici al mondo, vendendo più di 15 milioni di veicoli annui.

Si parla di condividere le piattaforme, riducendone il numero, consolidare gli investimenti nei motori e attuare le dovute economie di scala. Sulla base dei risultati 2018, i ricavi della Società risultante dalla fusione sarebbero quasi 170 miliardi di euro, con un utile operativo di oltre 10 miliardi e un utile netto di oltre 8 miliardi. Tutto questo solo contando il Gruppo Renault, senza Nissan e Mitsubishi. 

FCA stima, basandosi sulla propria esperienza, che circa il 90% delle sinergie derivererebbe da risparmi di acquisto (~ 40%), efficienze R&S (~ 30%), produzione e efficienze delle attrezzature (~ 20%). In queste stime sui risparmi sarebbe inclusa la possibilità di ridurre il numero complessivo di piattaforme di veicoli di circa il 20% e delle famiglie di motori di circa il 30%. Si prevede che il totale delle sinergie run-rate stimate sarà raggiunto entro la fine del sesto anno dalla chiusura dell'operazione, con circa l'80% raggiunto nel quarto anno. Tenendo conto dell'impatto dei circa €3-4 miliardi dei costi di implementazione cumulativi, si stima che le sinergie produrrebbero un flusso di cassa netto neutro nel primo anno e positivo a partire dal secondo anno in avanti.

RENAULT: VALUTEREMO LA PROPOSTA CON INTERESSE

Alle ore 11:48, una nota ufficiale diramata da Groupe Renault conferma l'interesse del gruppo francese nel valutare la proposta di fusione al 50% avanzata dal Gruppo FCA. 

Dopo aver passato attentamente in rassegna i termini di questa proposta amichevole, il Consiglio di Amministrazione di Renault ha deciso di studiare con interesse l’opportunità di tale intesa, atta a consolidare l’impronta industriale del Gruppo Renault e generare un supplemento di valore per l’Alleanza. 

Una comunicazione verrà rilasciata al momento opportuno per informare il mercato dei risultati delle discussioni, in conformità con le leggi e i regolamenti applicabili. 

LE CONDIZIONI DEL GOVERNO FRANCESE

Il governo francese, che è azionista al 15% di Renault, sta imponendo condizioni piuttosto importanti sull'affare. FCA e il gruppo Renault hanno comunque trovato un'intesa, che prevede:

  • 1 dei 4 posti del consiglio di amministrazione del nuovo gruppo spetterà a un delegato governativo francese. In totale i posti sono 8: gli altri 4 spettano a FCA.
  • 1 dei 2 posti del comitato nomine del nuovo gruppo spetterà a un delegato governativo francese. In totale i posti sono 4: gli altri 2 spettano a FCA.
  • La sede operativa del nuovo gruppo dovrà avere sede in Francia.

Riassumendo in brevi parole: la Francia avrà voce in capitolo sui massimi vertici del gruppo. Oggi ci dovrebbe essere la riunione che deciderà l'esito dell'operazione. Le prospettive sono buone. Da chiarire la posizione di Nissan e Mitsubishi con Hiroto Saikawa (CEO Nissan) che ha già lanciato un avvertimento: l'alleanza tra FCA e Renault porterà i giapponesi, comunque ottimisti in termini di prospettive, ad avviare una revisione della relazione tra i produttori. Ci si aspetta comunque l'astensione dei due rappresentati Nissan dal voto.

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