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Smartphone alla guida: la Polizia stradale ripropone il ritiro immediato della patente

Giro di vite per chi utilizza smartphone e tablet alla guida: una storia che si ripete ciclicamente

Smartphone alla guida: la Polizia stradale ripropone il ritiro immediato della patente
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 21 feb 2019

Giro di vite per chi utilizza smartphone e tablet alla guida: una proposta che si ripete ciclicamente e che mai nessuno ha avuto il coraggio di applicare fino in fondo, nonostante gli annunci | Smartphone alla guida, il ministro Toninelli minaccia il ritiro della patente |. Semplice capire il perché: se è vero che siamo tutti d'accordo che si tratti di un'infrazione pericolosa e assolutamente condannabile, è anche vero che proporre una "stangata" di questo tipo risulterebbe assai impopolare tra gli automobilisti-elettori, per i quali la guida con lo smartphone rappresenta una consuetudine – purtroppo – ancora molto diffusa. 

Come riporta Il Sole 24 Ore, nella giornata di ieri una nuova richiesta è giunta da parte della Polizia stradale alla commissione Trasporti della Camera: modificare l'attuale normativa affinché venga prevista la sospensione immediata della patente per chi venisse sorpreso ad utilizzare smartphone o dispositivi simili durante la guida. La proposta formulata da Santo Puccia, primo dirigente della Polizia stradale, è stata accolta in modo favorevole dal presidente della commissione Alessandro Morelli, che ha dichiarato: 

La Polizia stradale ha oggi sottolineato quanto sia preminente l'inasprimento delle punizioni per chi utilizza smartphone e tablet. Siamo d'accordo sul fatto che l'imprudenza e la distrazione rappresentino la prima causa di incidente.

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Ad oggi la sospensione della patente è prevista solamente in caso di recidiva. Una misura che lo stesso Puccia, nella sua audizione davanti alla commissione Trasporti, ha definito insufficiente, citando le ultime rilevazioni effettuate dalla Polstrada. La politica del pugno di ferro, secondo Puccia, rappresenta l'unica arma efficace per tentare di arginare il fenomeno, con la speranza che si possa "generare un efffetto virtuoso come lo abbiamo registrato con il meccanismo della patente a punti".

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