
13 Settembre 2018
Dopo l'annuncio di Opel, che ha in programma di elettrificare l'intera gamma entro il 2024, ecco arrivare quello del gruppo PSA, che di Opel è proprietario dal marzo del 2017: entro il 2025, ogni modello della gamma (dalle utilitarie ai veicoli commerciali) sarà elettrico o ibrido.
Ad annunciarlo, in occasione dell'Automotive News World Congress di Detroit, il CEO del gruppo Carlos Tavares. insieme, i marchi Peugeot, Citroen, DS, Opel e Vauxhall, offriranno in totale 40 modelli elettrificati, rendendo PSA "il costruttore dotato dei powertrain più efficienti". L'ambizione di essere al primo posto nella classifica di vendite in Europa non è tra le priorità. Del resto, con Opel e Vauxhall, PSA può vantarsi già adesso di essere il secondo gruppo automobilistico europeo.
Nei prossimi sei anni, ha aggiunto poi Tavares, verranno lanciati 124 nuovi modelli in sei diverse regioni del pianeta. Tra queste, anche gli Stati Uniti d'America, il cui ritorno è stato ufficializzato, sebbene non si conosca l'identità del brand destinato al ritorno sul suolo nordamericano dopo diversi decenni dall'ultimo modello commercializzato ufficialmente.
Si sa solo che il primo veicolo PSA destinato agli USA è in fase di sviluppo in Europa da un team di ingegneri americani. In ogni caso, si tratterà di un rientro graduale, che prima passerà dai servizi di mobilità della divisione Free2Move.
Il manager ha parlato anche di guida autonoma, dichiarando che l'80% dei veicoli del gruppo sarà in grado di circolare con limitate condizioni di autonomia (livello 3?) entro il 2030, mentre il 10% della gamma rispetterà i livelli 4 e 5 stabiliti dal SAE per la guida senza conducente.
Infine, qualche considerazione sul difficile compito che spetterà a PSA nei prossimi anni: risanare Opel e Vauxhall, aziende con prodotti all'avanguardia ma con una situazione finanziaria paragonabile ("se non uguale"), a quella di PSA nel 2013, quando il gruppo correva il rischio di non sopravvivere. Oggi, dopo 5 anni e due piani di risanamento, il gruppo è in ottima salute, e Tavares è convinto di poter riportare i due brand ex GM ad un livello di profittabilità accettabile entro il 2020, quando il margine operativo sarà del 2%.
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