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Volkswagen: completati i test di R33 BlueDiesel, il gasolio rinnovabile

Il futuro dei motori diesel passa anche dalla qualità del gasolio

Volkswagen: completati i test di R33 BlueDiesel, il gasolio rinnovabile
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 30 nov 2018

Il gruppo Volkswagen procede spedito verso l'elettrico, ma questo non significa che il diesel sia morto. Lo testimonia l'ingresso del 1.6 TDI nella gamma del SUV T-Roc, lo conferma il continuo sviluppo di diesel sempre più puliti. Ma la sostenibilità non interessa solo il motore, anche il carburante può fare la sua parte.

È il caso del gasolio R33 BlueDiesel, sviluppato da Volkswagen insieme ad alcuni partner tra cui l'Università di Coburg, Shell Global Solutions, Tecosol e Neste: si tratta di un biocarburante realizzato per un terzo con componenti rinnovabili. Questa soluzione ha consentito alle vetture in fase di test (durati 9 mesi) di emettere il 20% di CO2 in meno rispetto ad un gasolio tradizionale.

La parte rinnovabile del BlueDiesel (il 33%) proviene principalmente dagli oli di cottura per alimenti (per intenderci quelli delle patatine fritte), filtrati e lavorati con una miscela paraffina o biodiesel.

I vantaggi sono evidenti: la riduzione dei consumi e delle emissioni porta le vetture a inquinare meno e a costare meno, un aspetto quest'ultimo che sta particolarmente a cuore alle flotte. 

La produzione industriale di R33 BlueDiesel è alle porte: intanto, a Wolfsburg sono già presenti delle stazioni di rifornimento allestite per i test di questi ultimi mesi. Nel frattempo, una nuova fase di test è iniziata presso l'impianto di Salzgitter, e altri stabilimenti seguiranno questo esempio. 

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