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Guida autonoma in Italia: secondo ANFIA siamo a metà strada

In Italia siamo a metà strada sulla guida autonoma. Lo afferma ANFIA in un'intervista concessa all'ANSA.

Guida autonoma in Italia: secondo ANFIA siamo a metà strada
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Matteo Milani
Matteo Milani
Pubblicato il 11 set 2018

La guida autonoma in Italia ha ricevuto il via libera nel marzo scorso dopo la firma del Decreto ministeriale Smart Road previsto dalla legge di bilancio 2018 da parte dell'ex Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Grazie Delrio. Il Ministero potrà autorizzare, previa richiesta, la sperimentazione di veicoli automatizzati su alcuni tratti di strada che saranno soggetti a controlli per verificare che le prove si svolgano in totale sicurezza.

Nonostante il nostro Paese sia attivo nella componentistica per la tecnologia (sistemi radar, sensori integrati e LiDAR) con alcune aziende come Magneti Marelli e STMicroelectronics apprezzate all'estero, la strada verso il livello 5 è ancora lunga. Per proseguire gli sviluppi, nei prossimi mesi a Torino (città che ospiterà i test su un tracciato di 35 km in un'area urbana) e in Campania verranno sperimentate le demo car per valutare se le prove potranno essere svolte nelle strade aperte al traffico.

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Al progetto, oltre a FCA, GM e TIM, partecipa anche ANFIA. In un'intervista all'ANSA, il Direttore dell'Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica Gianmarco Giorda ha dichiarato: "Siamo quasi a metà del guado. Ci vorranno infatti ancora anni affinché le tecnologie siano mature per il livello 5, di piena operatività e di totale autonomia del mezzo. Vogliamo far crescere le competenze nella nostra filiera, attraendo aziende anche dall'estero. Quella della guida autonoma, infatti, è una materia talmente varia, con tecnologie diversificate, che abbiamo solo una parte delle competenze necessarie.

La tecnologia permetterà di apportare dei miglioramenti alla rete infrastrutturale italiana a nuovi servizi connessi e alla circolazione dei veicoli senza conducente. Ricordiamo che nel 2025 sarà installato un hardware sulle strade per la comunicazione di grandi quantità di dati; hotspot Wi-Fi nelle stazioni di servizio e nelle aree di parcheggio, e sistemi in grado di rilevare e comunicare in tempo reale informazioni su traffico e incidenti. Entro il 2030 i servizi saranno estesi a tutte la rete del Sistema Nazionale Integrato dei Trasporti.

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