Ferrari: una nuova tecnologia di verniciatura a bassa temperatura
Ferrari è la prima casa automobilistica al mondo ad adottare la nuova tecnologia conosciuta come Low Cure clear coats
Una Ferrari è già esclusiva di suo. A rendere uniche le vetture del Cavallino Rampante non sono solamente il marchio, il design e le prestazioni, ma anche le tinte della carrozzeria, che si servono di una tecnica di verniciatura inedita nel panorama automobilistico. Così, se già nel 2004 a Maranello avevano dimostrato di sapersi distinguere dalla massa grazie all'implementazione di un impianto di verniciatura a base acqua in grado di ridurre notevolmente l'impatto ambientale, oggi non stupisce che in Ferrari abbiano introdotto un innovativo sistema di verniciatura.
Nata dalla collaborazione con PPG, si chiama Low Cure ed è una tecnologia di verniciatura a bassa temperatura. Il processo prevede una nuova vernice bicomponente, che incorpora un trasparente cotto a bassa temperatura. Si parla di temperature che scendono dai tipici 150 gradi a circa 100 gradi centigradi, con un'importante riduzione dei costi energetici.
Ferrari è la prima Casa automobilistica ad introdurre questa tecnologia nel proprio processo produttivo. Peculiarità delle resine "Low Cure clear coats" è la presenza di un nuovo agente indurente, che è in grado di migliorare le prestazioni di resistenza chimica e meccanica garantendo una maggiore durata della lucidatura. Questa nuova formula, inoltre, aumenta la capacità di reticolazione consentendo un aumento della idrofobicità chimica e una diminuzione della permeabilità all’acqua.
Con questa soluzione, Ferrari può verniciare componenti in fibra di carbonio e compositi insieme al corpo vettura, garantendo così l’uniformità dei colori tra le parti della carrozzeria. Grazie al contributo della tecnica Low Cure, il costruttore è ora in grado di verniciare a livello industriale non meno di 61 tinte, combinando la vernice base metallica con un trasparente colorato disponibile in versione lucida o opaca. Per l'extra-serie, naturalmente, non ci sono limiti.