Guida autonoma: a Torino un tracciato di 35 km per le sperimentazioni
Torino diventa il laboratorio della guida autonoma dopo il protocollo d'intesa approvato dalla Giunta Comunale.
Il Decreto ministeriale Smart road previsto dalla legge di bilancio 2018 firmato nel marzo scorso dall'ex Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio ha dato il via libera allo sviluppo della guida autonoma in Italia. La tecnologia potrà essere sperimentata, previa autorizzazione del Ministero, su alcuni tratti di strada che saranno soggetti a controlli affinchè le prove si svolgano in totale sicurezza.
Dopo essersi candidata nei mesi precedenti per ospitare i test, la Città di Torino diventa ufficialmente il laboratorio per lo sviluppo di tale tecnologia. La Giunta Comunale ha infatti approvato ieri, martedì 24 luglio, il protocollo d'intesa che trasforma Torino in un banco di prova per la guida autonoma. Le prove saranno svolte su un tracciato di 35 km situato in un'area urbana che comprende i principali assi stradali.
Il tracciato dispone di un layout modulare e consente di effettuare prove a seconda del livello di guida autonoma e si avvicina a molti dei poli verso o dai quali si muove chi si sposta in città: sedi ospedaliere (Città della Salute) e universitarie (Politecnico, Lingotto), uffici pubblici (Palagiustizia) e stazioni ferroviarie (Porta Nuova e Porta Susa), oltre a stabilimenti industriali (polo dell'auto di Mirafiori, Powertrain, ecc.).
La tecnologia permetterà di apportare dei miglioramenti alla rete infrastrutturale italiana a nuovi servizi connessi e alla circolazione dei veicoli senza conducente. “L’ obiettivo è di contribuire a migliorare il sistema di mobilità urbana attraverso lo sviluppo, in tutta la città, di un'infrastruttura tecnologica capace di interagire con i progetti che verranno attivati sul territorio", afferma Paola Pisano, assessora all'Innovazione.