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Auto usate, un algoritmo indica il loro stato di salute

AIRVO ha messo a punto un algoritmo che consente di calcolare l'aspettativa di vita di un veicolo, essenziale per il mercato dell'usato.

Auto usate, un algoritmo indica il loro stato di salute
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Matteo Milani
Matteo Milani
Pubblicato il 8 giu 2018

AIRVO, l'associazione italiana rivenditori veicoli d'occasione nata nel febbraio scorso a Torino, ha messo a punto un algoritmo che calcola l'aspettativa di vita di un veicolo, essenziale per il mercato delle auto di seconda mano. Il sistema consente di stabilire uno standard qualitativo di ciò che viene immesso sul mercato dell'usato, tutelando il consumatore.

L'algoritmo, affinato dall'azienda torinese Movi insieme al Dipartimento di Ingegneria gestionale e della produzione del Politecnico di Torino, indica la percentuale di vita residua di un veicolo usato attraverso un calcolo che tiene conto dell'utilizzo pregresso del mezzo, dei chilometri percorsi, dell'età, e del prezzo di listino del nuovo e di quello di vendita dell'usato.

Uno strumento particolarmente indicato per l'Italia, il cui mercato dei veicoli usati genera, secondo i dati Unrae, un giro d'affari pari a 34 miliardi di euro rispetto ai 41,5 milioni di quelli nuovi. Al vertice della classifica troviamo il marchio Fiat coi modelli Punto (che cesserà la produzione entro l'estate) e la best seller Panda. Seguono Ford, Alfa Romeo, Peugeot, Renault, Volkswagen, Opel, Citroen, Audi e Mercedes.

Rimanendo nel tema dell'usato, più precisamente nella parte dedicata all'alimentazione, nelle preferenze degli automobilisti italiani continua ad esserci il diesel, in aumento fino al 52% per una crescita dell'8% registrata nei primi tre mesi del 2018 rispetto allo stesso periodo del 2017. A riferirlo un rapporto elaborato dal Centro Studi di AutoScout24.

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